lunedì 11 giugno 2012

Ripartiamo con le solite speranze che poi si rivelano illusioni che finiscono in grosse delusioni o siamo alla svolta???


 Questo è il grande rebus da risolvere in fretta. Le intenzioni della società devono assumere lineamenti definiti, essere chiare a tutti: ai possibili nuovi giocatori che devono essere di qualità superiori a quelli che dovranno sostituire quindi verrebbero solo sulla base di un valido progetto, ai tifosi che devono sottoscrivere gli abbonamenti e saranno perciò molto più numerosi se le prospettive saranno allettanti, agli sponsor che investiranno più volentieri in un progetto positivo che dia visibilità notevole al loro marchio e a me affinchè possa allargare la forbice fra il pessimismo tipicamente granata che mi accompagna e l'ottimismo che in me convive per un periodo brevissimo ma c'è ed ha bisogno di essere alimentato non solo da speranze ma da fatti concreti. Ho accennato agli sponsor non a caso perchè di loro, in un campionato di serie A difficilissimo per le squadre che non dispongono di mezzi economici importanti, c'è assoluto bisogno. Per attirarli però necessitano strutture societarie che abbiano un settore marketing promozionale di prim'ordine. Su questo la Cairo-comunication dovrebbe raddoppiare gli sforzi ma solo dopo aver reso palesi, nella volontà e nei fatti, gli intendimenti di sviluppo in merito non solo alla squadra ma soprattutto riguardo al capitale societario di cui lo stadio di proprietà, l'Olimpico attuale, e il Filadelfia come casa-Torino sarebbero l'enorme valore aggiunto. Sull'Olimpico ci sono state dichiarazioni di Fassino che vanno sondate e tradotte in accordi definitivi. Chiaro che il nome va cambiato in uno più pregevole e legato alla sua gente, ai suoi miti, agli eroi profondamente umani di cui la nostra storia è ricca. Non vogliamo intitolazioni simili a quelle che sono state trovate da altre società che giocano in stadium (puah!) al confine con il comune di Venaria. Il Filadelfia deve essere il coagulo di tutta la nostra storia: sede del Museo, del Torino FC con tutti i servizi che una società seria deve offrire ai media oltreche ai propri tesserati e sede degli allenamenti della prima squadra e delle partite casalinghe della Primavera. I giovani devono sentire di dover scalare questa scalinata fatta di tappe professionali importanti (campi cittadini>Fila>Olimpico) per assurgere nel mondo professionistico con l'imprimatur di una delle più gloriose società di calcio al mondo.

Ci vogliono progetti-progetti e ancora progetti che ipnotizzino imprenditori con la voglia del rilancio del proprio marchio e tutto risulterà fattibile. Una Società maiuscola, non megalomane e presupponente (voi intendete a chi mi riferisco) ma accattivante e seria. Se la strada sarà questa sono sicuro che anche se solo un trenta per cento di coloro che hanno marciato per le vie della città in pellegrinaggio nei luoghi sacri al culto granata, porterà un contributo economico in soldi, sotto forma di diritti a prelazioni extra sugli abbonamenti o sottoscrizione di quote di azionariato o quant'altro, questo sarà un contributo di generosità considerevole e, credetemi, importantissimo quanto determinante per gli scopi.

Fulvio

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