sabato 4 settembre 2010

Chi siamo e cosa non siamo

Innanzi tutto un caloroso benvenuto a tutti i tifosi che si stanno ritrovando in questi ideali. Prima che la situazione sfugga di mano è tuttavia opportuno riprendere il proemio del blog e chiarirne più concretamente alcuni punti.
  • Noi non siamo la panacea a tutti i mali del Toro, né imputiamo a qualsiasi gruppo, organizzato o non, l’origine dei nostri problemi. D’altronde qualsiasi fenomeno sociale si manifesta sempre come derivazione di molteplici cause, quindi ci pare semplicemente infruttuosa la vana ricerca di un capro espiatorio.
  • Non vogliamo erigerci ad apologeti di società e presidenti passati, presenti o futuri. Anzi, se tra di noi ci sarà qualcuno scontento del lavoro dirigenziale tanto quanto delle deprecabili condotte di alcuni violenti non potrà che essere il benvenuto. Non è ad un unico verbo che dobbiamo morbosamente attaccarci, è soltanto importante rifuggire dal qualunquismo e dalla chiusura mentale.
  • Non vogliamo insegnare a nessuno il significato di fede granata: è ridicolo pensare di essere i depositari di un sentimento che ognuno coltiva intimamente secondo il proprio ego.
  • Noi non vogliamo rappresentare nessun altro che noi stessi.
  • Noi vorremmo evitare di trasformare sistematicamente ogni discussione in una lotta fratricida tra detrattori, anti-detrattori ed apologeti dell’attuale presidenza. Meno la nomineremo e più vivremo sereni.
Quello che aneliamo è molto semplice.
  • Una presa di posizione forte ed univoca nei confronti di tutti coloro i quali pensano di risolvere la situazione calpestando i dettami del vivere civile. Nemmeno il Toro vale assalti al campo di allenamento, aggressioni, bombe carta o violenza di qualsiasi natura.
  • Ci sembra invece opportuno provare a riportare entusiasmo intorno al pianeta Toro; ci sentiamo in dovere, ora più che mai, di proporre anche piccole e pacifiche iniziative in modo da rianimare il fascino suggestivo che i colori del Toro hanno sempre portato in dote. Il tutto nella consapevolezza che, è bene ripeterlo, non serviranno a nient’altro che non sia la riabilitazione del nostro buon nome (che in fin dei conti era l’unica cosa che ci rimaneva). Se poi i risultati sportivi ne riscuoteranno anche un quasi impercettibile beneficio meglio sarà per tutti. Inoltre riteniamo che, a prescindere dai sentimentalismi personale, un'isola felice sia per il mercato dei ricchi molto più appetibile di un tumultuoso inferno.
Esempi pratici? La possibilità di far respirare ad alcuni gruppi di bambini l’erba della Sisport e scambiare due rapide chiacchiere con i calciatori. La richiesta alla società di far pervenire ad ogni nuovo tesserato una pubblicazione relativa alla bibliografia o videografia inerente il Torino Fc e la sua storia. La conquista dei cuori dei tanti cittadini non italiani, e dei loro figli, residenti a Torino: meglio granata che strisciati; soprattutto meglio dar prova della tipica tolleranza torinese piuttosto che far figuracce come i cugini bianconeri… E via dicendo, ma ovviamente queste sono idee appena abbozzate, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per trovarne il più possibile e vagliare quindi le migliori.

Insomma, l’immobilismo non piace a nessuno; tra di noi si è sempre parlato di quanto i tifosi del Toro fossero speciali, forse è il momento di dimostrarlo. Non possiamo scendere in campo a murare la nostra porta, ma possiamo far capire ai giocatori che la difenderanno quanto sappiamo essere unici. Non possiamo cancellare le bieche azioni dei pochi violenti, ma possiamo dar prova di grande civiltà ed erigerci, questa volta sì, paladini nazionali del tifo genuino. Non possiamo nemmeno rimediare agli errori o all’inesperienza dei vari timonieri, ma siamo anche convinti che per far capire che con il Toro non si scherza non serve la violenza: è necessario tirarsi su le maniche e provare ad influenzare le scelte societarie negli ambiti in cui i tifosi possono dir la loro. Non possiamo negare di prediligere normalmente una condotta buonista, ma tenteremo di non limitarci agli appelli moralistici e di interferire invece quando e dove avremo l’occasione di essere concreti.
Dobbiamo insomma tornare ad essere i migliori e lanciarci in imprese che magari nessuna tifoseria ha ancora tentato, affinchè si riesca a convincere anche quando, malauguratamente, non si possa vincere.

Ecco dunque cosa vi chiediamo: che idee avete da proporre? Idee semplici, che non comportino grossi esborsi economici e che possano essere favorevolmente accettate dall’intero pianeta Toro.
Scrivetele a rivoluzionegranata@yahoo.it inserendo come oggetto “IDEE PER IL TORO”. Mano a mano le pubblicheremo tutte.

11 commenti:

  1. Un'idea che a me potrebbe avere senso, bellina intendo, per l'inizativa è stampare delle cartoline di Cultura Granata, certo dopo aver valutato quanti iscritti ci sono per poi far sì che la persona che acquista la cartolina, possa per esempio spedirla a un amico del Toro o a tenerla per sè e farla così vedere ai suoi amici del Toro e diffondere così questa cultura granata. Sarebbe un po' laborioso ma fattibile e sicuramente, per quel che so io unico nel suo genere...forse col tempo farebbe notizia e oltretutto e darebbe un'immagine dei tifosi del Toro come esempio....i costi delle stampe di cartoline poi sono molto bassi per cui almeno per quello molto facili da raggiungere. Potrebbe essere una cosa che sia molto apprezzata

    RispondiElimina
  2. beh..ragazzi bella idea quella di cercare di portare un po' di positivo nell'ambiente TORO...l'importante è che non diventi servilismo verso l'attuale società....
    luca

    RispondiElimina
  3. Far respirare ai gagnu l'erba della sisport??? Io mio figlio lo porto al fila. E basta!

    RispondiElimina
  4. Batto strade già battute da tanti tifosi ma a volte ripetita juvant: sono per l'azionariato popolare!!! Funziona in una tifoseria caliente come quella del Barcellona perché mai non dovrebbe funzionare da noi che lo siamo altrettanto se non di più? D'accordo mi direte che siamo in un periodo di recessione, che alla gente dispiace spendere dei soldi di una busta paga sempre più magra, ma se vogliamo tirare via il toro dalla speculazione di tanti capitani d'avventura, pirati e banditi ne son passati a bizzeffe di qua, questa è l'unica strada percorribile. E poi, non per ultimo, siamo gente seria, innamorati persi dei nostri colori e non tifosi improvvisati che si manifestano seguaci quando una squadra vince campionati e scappano per scarsità di risultati della stessa. Noi siamo sempre presenti, imperturbabili alle batoste, alle retrocessioni, agli sciacalli che devastano i nostri enclavi, come il Filadelfia.
    Noi siamo noi e il Toro è nostro.
    Steme bin.
    Torok

    RispondiElimina
  5. http://www.youtube.com/watch#!v=HO8lTo5vB1Q&feature=related
    dobbiamo ritorna re così guardate il video

    RispondiElimina
  6. bellissimo il video...e bellissimo il blog.....
    COMPLIMENTI

    RispondiElimina
  7. ecco un'idea: perchè non evitate di fare i maestrini buonisti?

    RispondiElimina
  8. il toro non e' solo un simbolo,ma una fede.lo dimostrano 50000 persone che hanno festeggiato il giorno del nostro funerale!!!!!!!!

    RispondiElimina
  9. ho sbagliato a cliccare qualcosa,sono torocivich di toronews

    RispondiElimina
  10. Ma per non sapere ne leggere ne scrivere,perchè quando Sereni,che per altro sembra sia in giro senza squadra,si era fatto male un certo Morello l'aveva sostituito dignitosamente per poi prendere addirittura la maglia da titolare e dopo solo 2 partite sbagliate e stato messo in castigo con il divieto di essere in campo se non solo per stare in panchina?Per piacere qualcuno mi sa dare una risposta?Grazie

    RispondiElimina
  11. Se hai notato,quando la squadra ogni volta che vince in casa va a festeggiare sotto la Maratona c'è sempre ( e lo ripeto..SEMPRE ) Morello tra gli altri. Morello dall'inizio di questo campionato ha giocato solo una volta. Con Benussi in forma non credo potrà ritagliarsi spazi. Eppure è sempre lì. Eppure non ha chiesto la cessione nè tantomeno una rescissione consensuale. Questo è un esempio lampante che dimostra che c'è gente che pur non giocando si sente parte di questo progetto,di questo gruppo..si sente parte del Toro e della sua Gente. Concordo con te riguardo la scelta di sostituirlo dopo due partite sottotono. Con Coppola, nonostanti errori grossolani, la Società s'è comportata in maniera ben più transigente.

    RispondiElimina