E' stato presentato oggi allo stadio Olimpico il nuovo esterno granata, arrivato nella sessione invernale di mercato, Dolly Menga.
Ad introdurlo è stato il DS del Torino FC, Gianluca Petrachi:
<<Oggi presentiamo Menga: il suo acquisto si inserisce
nell'ottica di inserire in rosa nuovi giocatori giovani e stranieri.
Sono molto contento che sia qui. Le cose non accadono mai per caso, ma
sono sempre frutto della programmazione. Vogliamo puntare forte sui
giovani e creare una società sana e competitiva.
Menga è un giocatore dotato tecnicamente
e fisicamente e vede bene la porta. Sono convinto che il ragazzo
riuscirà a mostrare il proprio valore. Dal punto di vista fisico non è
ancora al top, ma si è subito messo al lavoro: lunedì giocherà con la
Primavera per trasformare sul campo il lavoro fatto in questi giorni,
poi da martedì tornerà con la prima squadra. Non è stata una facile
trattativa: quando abbiamo capito che molti lo volevano abbiamo fatto un
blitz per portarlo a Torino. Il ragazzo ha guardato più al progetto che
all'aspetto economico, un fatto molto positivo.>>
Ha poi risposto alle domande dei media
l'esterno, che vestirà la maglia numero 29: <<C'è molta differenza
dal punto di vista tattico rispetto al Belgio, dove è un aspetto meno
curato. Ho visto alcune partite del Toro e mi piace come lo fa giocare
Ventura: è anche per questo che ho scelto la maglia granata, perchè so
che qui potrò crescere molto. Farò di tutto per rendere al massimo e
contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Toro. La mia scelta
non è stata dettata da fattori economici: in questo momento sono giovane
e non sono i soldi che mi interessano ora, quello che mi preme
è migliorare dal punto di vista tecnico-tattico. Mi devo allenare molto,
ma Ventura mi parla spesso e mi sta aiutando a crescere. All'inizio ho
trovato qualche difficoltà tattica, ma ripetendo più volte gli esercizi
ora sto piano piano imparando.
Se ho mai trovato qualcuno più veloce
di me quando andavo a scuola? No, mai trovato - dice con un sorriso il
giovane belga. Dell'Italia apprezzavo la pasta, la pizza e lo stile: gli
italiani si sanno vestire molto bene.
Qui in Italia ci sono pochi giocatori
giovani in serie A: quando il Toro mi ha fatto la proposta per venire
qui per me è stata una grande emozione. In Belgio ho già giocato in
prima squadra e questo mi ha aiutato a crescere, ma ho ancora molta
strada da fare.
Il 29? E' una scelta di famiglia: mia
mamma infatti è nata il 29 maggio. Mio papà invece è stato comandante in
Angola: da sabato sarà qui a Torino. Ho ricevuto un'educazione molto
ferrea da mio padre, ex parà, che ha insegnato a tutti noi della
famiglia ad essere rispettosi.
A chi mi ispiro? Cristiano Ronaldo, per
la sua rapidità ed intelligenza. E' un giocatore completo, capace di
fare la differenza in qualsiasi momento. Qui al Toro mi ha colpito molto
Cerci: è un altro calciatore che può fare sempre la differenza. Come
simpatia invece dico Gillet.
Preferisci giocare a destra o a sinistra? Per me è indifferente: sono a disposizione del tecnico.>>
Pubblicato da: www.torinofc.it
Mi raccomando !!! Continuiamo a votare il logo del Toro anni'80 nel sondaggio di Tgcom alla pagina:
Purtroppo siamo al secondo posto dopo il logo dell' Ascoli, cerchiamo di vincerla sta sfida!!!
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