E' terminato l’iter da parte del Consiglio Comunale di
Torino che sostanzialmente "regala" alla Juventus F.C. la variante “parziale” relativa alla Continassa.
In fase di adozione del
provvedimento, molte sono state le voci critiche da parte di Consiglieri sia di
maggioranza sia di opposizione, tanto che si pensava a un possibile
ripensamento della Giunta a fronte di un atteggiamento così ostile.
Peccato che venerdì come per magia, i vari Mangone, Sbriglio,
Bertola, si sono limitati ad affermare le loro criticità con interventi di pochi minuti, lasciando al
sottoscritto il compito di affrontare un rigido, ma solitario ostruzionismo
durato 6 ore, che ha perlomeno fatto guadagnare la “pagnotta” all’Assessore Curti.
E’ evidente anche ai meno esperti di leggi, che
il provvedimento votato infrange le più elementari norme
urbanistiche, oltre che apparire come l’ennesimo regalo alla Famiglia Agnelli.
L’intreccio che lega l'amministrazione comunale
alla più
nota famiglia torinese dimostra ancora una volta come leggi, tempi, richieste
economiche siano differenti a seconda di chi sia il soggetto interessato. Se i
tempi della burocrazia comunale fossero quelli utilizzati per la vendita
della Continassa alla Juventus FC, gli
imprenditori e i cittadini torinesi sarebbero lieti di vivere in una città "tedesca". Chiunque, invece, debba presentare una
richiesta dalla più piccola modifica all'interno della propria abitazione,
impiega per avere una risposta un tempo superiore.
Allora adesso ci si
aspetta che il Comune dopo questo atto almeno onori l’impegno preso verso un pezzo di storia di
questa città.
Infatti mancano solo sette giorni per il versamento nelle casse della
Fondazione Stadio Filadelfia del primo milione di euro destinato alla
ricostruzione del Filadelfia.
Caro Fassino io non vado
in vacanza per le feste di Natale e il 27 dicembre sarò in Comune a ricordarle di onorare un impegno
ancora riaffermato non più di un mese fa.
Angelo D’Amico
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