Forse quella di domani sarà la trasferta più difficile da
gestire fra quelle sin qui disputate soprattutto per lo stato di forma degli
emiliani oltre che per l’entusiasmo che il derby vinto con punteggio
clamoroso contro il Modena ha scatenato.
È quella di Pea una formazione da prendere con le molle,
dotata di gran ritmo, rapida nei capovolgimenti di fronte e con diversi
giocatori in grado di andare in rete con facilità. Dopo essere stata estromessa
nei play-off dal Toro nel 2010,
ha disputato l’anno scorso un torneo sconcertante nel
quale ha rischiato la retrocessione ma in questo campionato ha ripreso a
correre e credo che sarà di nuovo protagonista. Ventura sarà, per la prima
volta, privo del punto di equilibrio tattico della squadra, mancherà cioè, perchè
squalificato, Manuel Iori. Assenza importante ma il tecnico dalle mille
risorse son sicuro troverà le giuste compensazioni sfruttando con acume e
maestria la rosa anche se a onor del vero è abbastanza povera in questo
periodo. Sarebbe stato logico riproporre il modulo che tanto bene ha fatto a Reggio
con i tre a centrocampo, ma nel Toro attuale tra i centrocampisti a disposizione
sono al 100% solo in due (Basha e De Feudis) con Vives non al meglio dopo l’infortunio
di martedì, Iori squalificato e Suciu indisponibile. Una volta avremmo pescato
nella Primavera ma non sono più quelli i tempi. Surraco, Pagano oltre a Guberti
fuori causa, Stevanovic con qualche problema fisico Oduamadi da non rischiare in
un incontro così delicato e un Verdi troppo offensivo, rappresentano le altre
problematiche relative al gioco sugli esterni. Potrebbero partire subito D’ambrosio
e Darmian sul lato destro ma a sinistra non ci sono alternative a d Antenucci e
Parisi o Zavagno in questo momento più affidabile nella fase difensiva. Sono curioso
di vedere come il Mister ligure disporrà la squadra in campo domani, ma stiamo
tranquilli questo Torino è Toro nella tenacia e nella volontà tant’è che ha
steccato solo con il Cittadella e a Gubbio ha affrontato il match in un clima
ambientale infuocato su un campo che per dimensioni favoriva più il gioco
convulso che quello ragionato e con un livello di concentrazione inadeguato. La
concentrazione e la pazienza non devono mai venire meno a questa squadra dato
il suo tipo di gioco da motore diesel più che da sportiva brillante.
Fulvio
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