Guardando una delle tante trasmissioni
sportive dedicate al Toro, ho sentito il parere su Samp-Toro da parte
di un opinionista molto accreditato in quello studio televisivo tanto
da essere soprannominato “il Professore”. Sosteneva , “il
Professore”, che aldilà delle difficoltà nell’affrontare una
squadra in striscia di risultati positivi quindi con gran morale, non
avremmo dovuto dimenticare che l’anno scorso li abbiamo sconfitti
tutte e due le volte e in classifica li abbiamo distanziati di
sedici punti. Non me ne voglia “professore” ma queste sono
considerazioni senza senso e che non si confanno con una disanima di
carattere tecnico, perché se così fosse che interpretazione si
dovrebbe dare alla nostra vittoria sul Pescara che non più di
quattro mesi fa ci rifilò una bella scoppola o come spiegare le due
sconfitte consecutive a SanSiro di quel Milan che contese fino alle
ultime giornate lo scudetto a chi lo vinse? Questa Samp è lontana
parente di quella sconfitta da Suciu e Bianchi al Ferraris o da
Meggiorini all’Olimpico, sia perché cambiata negli interpreti e
con un Maxi Lopez in più comunque, sia perché ha superato il
momento di crisi che a volte è inevitabile quando si ammainano certe
bandiere logore (Palombo su tutti) o si devono sostituire ottimi
giocatori (Pazzini) se non addirittura campioni come Cassano. In
questi casi i tifosi giocano un ruolo negativo sulla squadra in
quanto non accettano i ridimensionamenti o, come in questo caso, il
declassamento in serie inferiori. Esercitano pressioni creando un
clima di tensione dovuto alle troppe aspettative che invariabilmente
portano alle delusioni madri delle contestazioni. L’anno scorso è
stato sufficiente inanellare buoni risultati nella parte finale del
campionato per ricreare entusiasmo e fiducia intorno alla squadra che
ha così ripreso per i capelli la promozione subito dopo un solo
anno. Non illudiamoci perché sarà una battaglia dall’esito
incerto se scenderemo in campo con il giusto carico di voglia di
giocarcela o sarà una deprimente sconfitta se affronteremo il match
nel modo che conosciamo bene quando i nostri non trovano il ritmo
partita o le giuste motivazioni. Permettetemi ancora una volta di
fare una critica al nostro sistema di gioco, l’ennesima
dimostrazione di quanto a me non piaccia il nostro 424, partendo dal
modulo che ha adottato l’avversaria del Chelsea in CL risultato
vincente. Il loro 352 prevedeva tre difensori
(Barzagli-Bonucci-Chiellini) supportati dalla copertura a dx di
Lichsteiner, di Pirlo in mezzo e a sx di Asamoah . Vidal e Marchisio
a fare l’elastico senza trascurare né la fase difensiva né quella
offensiva poiché erano in ogni caso ben coperti da una simile
disposizione. I nostri due centrocampisti non possono permettersi
grosse iniziative per due motivi : primo perché in un modulo come il
nostro i centrocampisti devono per forza di cose possedere
preponderatamente doti di copertura e di incontrista a discapito di
un’attitudine ad attaccare o addirittura concludere, secondo perché
, avendo ai fianchi giocatori con caratteristiche spiccatamente
offensive come sono Stevanovic, Cerci, Santana, Sansone, Verdi ( a
proposito che fine ha fatto?) e suppongo anche il nuovo arrivato
Birsa che confesso di non conoscerne le caratteristiche, non possono
permettersi di lasciare la difesa scoperta. E’ chiaro che
possedendo una pletora di esterni offensivi come noi abbiamo non
abbiamo alternative di gioco. Gli unici in rosa che potrebbero dare
un’interpretazione diversa al ruolo degli esterni sarebbero lo
sfortunato Suciu e in qualche misura il versatile Vives. Ultima
annotazione e poi taccio su questo argomento che rappresenta per me
un nodo vitale delle nostre prestazioni è che giocando con esterni
alti risultano più difficili le sovrapposizioni e per i nostri
avversari riesce più semplice raddoppiare sull’unico assaltatore
di fascia, ne sa qualcosa Stevanovic a volte compresso in mezzo a due
o tre difensori. Così la penso ma questa mia interpretazione non è
una bocciatura al modulo di Ventura che avendo dato l’anno scorso
grandi risultati e i risultati sono l’essenza di ogni attività, è
in ogni caso stato un modulo vincente e se dovesse dimostrarsi tale
anche quest’anno non farebbe altro che darci gioia e entusiasmo a
noi che altro non aspettiamo.
Fulvio
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