Tempi
non rosei per il Toro, qui dal cielo di Superga siamo d’accordo nel dire che
quella di Ventura ci sembra una squadra poco affamata, che non chiude le
partite quando ne avrebbe l’opportunità e che se è così è giusto che si sudi la
salvezza fino all’ultima giornata. Abbiamo perennemente la sensazione, nel
vedere giocare il Toro, che se qualcosa può andare storto andrà storto.
Ultimamente Capitan Mazzola ed io incominciamo a tremare quando il Toro va in
vantaggio, lo vediamo sprecare palle gol che chiuderebbero la partita e invece
inesorabilmente capitola in condizioni in cui una squadra matura saprebbe
gestire a proprio vantaggio. L’amaro in bocca mi fa quasi dimenticare quel
Signore anziano norvegese che con la sua famiglia è venuto a vedere Torino –
Atalanta, sì, avete letto bene: dalla Norvegia, a quel Signore non è necessario
spiegare la differenza tra Toro e Juve, mostra con orgoglio il suo berretto
granata a chiunque. Conosce benissimo la storia degli Invincibili e non gli sembra
vero poterne parlare mentre i suoi occhi brillano sotto quella pelle
raggrinzita dalla vecchiaia; anche
Bacigalupo è rimasto a bocca aperta a sentir parlare di loro in lingua Inglese,
i ragazzi qui ogni volta rimangono commossi nel constatare quanto amore li
circondi ancora mentre Gigi (Meroni) sorride senza farsi notare troppo, in
fondo lui è un artista e certe emozioni sono riservate alle persone normali. E’
lì che imbratta tele senza sosta e spesso i suoi lavori vengono giudicati dall’occhio
severo di Giorgio Ferrini che l’ultima volta gli ha detto: “Ma come mai c’è
sempre il colore granata nei tuoi quadri?”. Gigi fa il sostenuto, ci ripete
sempre che lui non ha solo il Toro (solo????), lui dipinge, ascolta i Beatles,
mica può passare tutto il suo tempo a seguire questi ragazzi. Lui sì, era un
vero ribelle, mica come questi qui che pensano solo a tatuarsi e fidanzarsi con
le veline, salvo poi ogni tanto chiedermi se so quando trasmetteranno la Fiction dedicata a lui. Si
sa in fondo che gli artisti sono narcisi…
Pietro Micca
Nessun commento:
Posta un commento