E’ la terza volta che si annuncia che dietro l’angolo c’è la
svolta decisiva: vi ricordate la vigilia di Torino Sampdoria? Che dire poi del
match con il Palermo per tacere della disgraziata trasferta di Cagliari? Per
noi dietro l’angolo solo bastonate. La nostra specialità, in cui veramente
primeggiamo, è quella di far resuscitare squadre in profonda crisi (il Parma
nelle ultime otto partite solo tre pareggi e cinque sconfitte) o ex, ma molto
ex, bomber in grave astinenza che all’improvviso trovano la via del gol e nel
caso in questione addirittura tre volte. In questo caso non voglio nemmeno
parlare degli episodi o delle situazioni o della tattica usata, ma torno a un
appunto che già feci in occasione della sconfitta in terra sarda quando sul due
a uno abbiamo sprecato per scarsa convinzione se non proprio per sufficienza,
la palla del tre a uno. Oggi sull’uno a zero quante volte si poteva chiudere il
match? Sicuramente due o tre. Le partite si vincono con la cattiveria e con la
concentrazione soprattutto nei momenti top del match. Cagliari, Atalanta, Parma
e Chievo ormai hanno sopravanzato il
Toro, la Samp è lontana e il Bologna in crescendo potrebbe fare quel colpaccio
che non rientra nelle nostre caratteristiche. Restare in A in virtù dei sei
punti di penalizzazione inflitti al Siena non è onorevole. Se qualcuno, Ventura
in testa, pensa di potersela cavare con sei o sette punticini, oltre a fare uno
sgarbo ai provatissimi tifosi granata
che meriterebbero molto di più, potrebbero correre grossi rischi. Temo
purtroppo che questa sia una situazione irreversibile e che il Torino dovrà
guardarsi anche dal Genoa se non riuscirà a recuperare la voglia di battersi
alla grande contro tutti. Non dimentichiamoci quali avversarie ci aspettano nei
prossimi turni. Napoli, Lazio ,Roma, Fiorentina e Juventus non mi sembrano
intenzionate a regalarci punti e a Bologna sarà molto dura mentre in casa con il Genoa ci giocheremo la
credibilità.
Fulvio
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