Poco da dire ci sarebbe a margine di una partita senza
squilli e senza meriti se non che anche oggi è stata evidenziato un difetto
abbastanza evidente di questa squadra. C’è sempre la sensazione, guardando le
prestazioni del Torino, che manchi poco a questa squadra per assestarsi su
posizioni più dignitose e con prospettive migliori, ma che cosa manca
veramente? La risposta è sotto gli occhi
di tutti: mancano i gol. Purtroppo le scelte delle punte effettuate dai nostri
dirigenti, in collaborazione con l’allenatore,
si sono dimostrate insufficienti. Se solo la somma delle reti degli
attaccanti che si sono alternati a fianco della punta centrale in queste 27
giornate di campionato fosse intorno agli otto o dieci gol, cifra non da
capogiro visto il numero elevato di partite disputatesi e che corrisponderebbe
circa ad un gol ogni tre gare, sicuramente i granata avrebbero quatto o cinque
punti in classifica. Invece i gol segnati dal trio Signa (2), Meggiorini (2) e
Barreto (0) sono solo quattro. Pochi, troppo pochi e se consideriamo che
Barreto, in sette gare disputate da titolare, non ha mai indirizzato un solo
pallone nello specchio della porta avversaria, ecco spiegato cosa manca a questa squadra. Siamo stati competitivi
solo grazie al gran dispendio di energie prodotto per tenere il campo nel modo
migliore secondo i dettami di mister
Ventura e grazie ai gol di Bianchi, sui quali si può sempre contare, e su
quelli di Cerci che goleador certo non è. Manca questo, è ormai chiaro a tutti,
ma sapendo che Brighi se ne andrà e che su Vives cominciano a scendere le ombre
dell’anagrafe, anche nella zona centrale del centrocampo si dovrà cercare la
svolta.
Fulvio
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