Tornato da Cagliari con le ossa rotte e bastonato dall’arbitro
che ha considerato, nel referto, Diop come un potenziale criminale violento per
un gesto del tutto naturale come quello di alzare il braccio per tenere lontano
l’avversario e proteggersi da chi salta dietro di lui come le riprese
televisive ampiamente documentano, il Torino deve assolutamente fare bottino
pieno contro il Palermo. Quella con i rosanero è infatti una delle poche
partite restate ai granata per cogliere un successo pieno, in considerazione
del fatto che in casa soltanto il Genoa verrà a far visita ai granata fra le
squadre che stanno dietro in classifica. È risaputo, infatti, che solo con chi
sta dietro il Toro riesce vincere avendo sconfitto due volte Pescara e Atalanta
e Bologna, Chievo, Siena in casa. Ora, considerando che affronteremo al Dallara
un Bologna in grande ripresa e a Verona un Chievo che sarà affamato di punti,
per quanto riguarda il Genoa sarà sicuramente un match durissimo e dall’esito
incerto (non dimentichiamo che gli arbitri non concedono nulla al Toro e vanno
anche più in là quando devono prendere decisioni nei nostri confronti).
Risulta, a questo punto, quasi obbligatoria domani, per la partita che si disputerà all’ora solito
dedicata agli agnolotti e all’arrosto, la vittoria. Meggiorini
riprenderà il suo ruolo a fianco di Bianchi vista l’indisponibilità di Barreto
e questo potrebbe essere utile al capitano poiché il Meggio se non può certo
essere considerato un gran finalizzatore, senz’altro è di grande utilità alla
squadra (il suo più grande merito) e porta comunque peso in area agevolando
così il compito di lottare con le difese avversarie al capitano granata. Il
probabile rientro di Santana ridarà la struttura di base all’undici di Ventura
e Rodriguez è ormai una garanzia come ha dimostrato tutte le volte in cui è
stato chiamato in campo. Non peseranno a livello psicologico i problemi legati
al calcio –scommesse che stanno vivendo Gillet e Gazzi, trattandosi di grandi
professionisti che hanno contribuito a dare una solida fisionomia al Torino
2012/2013. Come sempre saremo fiduciosi convinti come siamo che in assenza di
fattori esterni il Toro se la può giocare con la grande maggioranza delle
squadre italiane. A tal proposito vorrei tornare su un episodio di
Cagliari-Torino che mi fa tornare a quello che è il mio più grande cruccio di
questa stagione e cioè l’episodio decisivo dell’espulsione di Glik nel derby.
Come sapete, perché l’ho scritto più volte e l’ho anche detto in occasione di
un mio intervento alla trasmissione Orgoglio Granata, per me l’intervento del difensore
granata su Giaccherini, grande acrobata, era da giallo perché effettuato
chiaramente sul pallone e perché i due non si fronteggiavano uno di fronte
l’altro o uno dietro l’altro, ma il bianconero andava incontro alla palla e il
granata tentava di anticiparlo e in qualche modo lo ha fatto, lateralmente. Il
capitano dei rossoblu’ sardi, nel primo tempo, è intervenuto alle spalle di
Gazzi colpendo le gambe del centrocampista ex Bari, senza neppure vedere la
palla e con gran violenza tanto che il rosso centrale ne ha risentito per tutto
il resto dell’incontro. Cartellino rosso per un fallo più violento e evidente
di quello commesso da Glik ? Ma non scherziamo. Purtroppo dopo tre anni di
inferno e dopo derby persi all’ultimo minuto per gol in fuorigioco come quello
di Trezeguet che nonostante i tentativi
di tutti di spiegare la validità di quella rete risulta ancora essere un gol
segnato in fuorigioco, si sperava di poter giocare alla pari. L’errore
arbitrale ci può stare ma non mi auguro di vincere un derby per un errore
arbitrale a nostro favore. Tranquilli non è mai successo e mai succederà.
Fulvio
AVVISO A TUTTI GLI UTENTI:
Domenica
seguite la diretta audio della partita, con la voce di Luca Fiore,
offerta da Cultura Granata!!! Potrete ascoltarci da PC o da smartphone
con sistema operativo Android. Le istruzioni per ascoltarci sono le
stesse di sempre, e sono disponibili alla pagina dell'ultima diretta:
Nessun commento:
Posta un commento