Dobbiamo renderci conto che quello segnato all’ultimo
istante fruibile a Bologna, alla luce dei fatti, è stato una perla rara che
probabilmente ci ha evitato un filotto di non so quante sconfitte consecutive
che potrebbe farci piombare nella lotta per la retrocessione. Ho sempre
sostenuto che il merito più grande di Ventura è stato quello di darci un
impianto di gioco certo e consolidato, frutto di anni e anni di esperienza ma
oltre a questo non siamo mai andati. Anche l’anno scorso quando, nonostante
avessimo un organico decisamente superiore ai nostri avversari, non siamo
riusciti a dominare o perlomeno giungere primi in classifica. L’unico acuto di
questa stagione mai esaltante, è stata la vittoria del cuore sulla Lazio.
Attenzione però perché la Lazio era priva dei suoi quattro uomini migliori (Klose,Hernanes,Floccari
e Mauri), il terreno di gioco era ai limiti della praticabilità, si è giocato
in mezzo ad una bufera di neve ininterrotta e il gol è giunto sul finire con un
colpo fantastico ma isolato. Quella vittoria, probabilmente ci ha dato quei tre
punti che saranno fondamentali e senza i quali adesso cominceremmo a tremare.
Il Mister tiene su il morale della squadra, giustamente, con affermazioni
roboanti come quella della vigilia del match con la Roma: “quest’anno abbiamo
fatto cose straordinarie”. Mi dispiace ma non è così. Straordinario è stato il
campionato del Siena partito con una penalizzazione pesantissima ed ora è lì a
cercare di venire fuori dalla zona B. Straordinaria è la rimonta del Palermo
che dopo una partenza disastrosa è riuscito a rialzare la testa con le
ciliegine recenti di una bella vittoria per due a zero, tre turni fa, con la
Roma (!) e dando una bella e sonante strigliata alla Sampdoria a Genova. A
parte l’incredibile e se vogliamo anche inspiegabile,5 a 1 di Bergamo, caro Ventura,
non ricordo nulla di straordinario quest’anno. Forse si riferisce alle sonanti
sconfitte incassate in giro per l’Italia o patite in casa con Milan, Parma,
Napoli per non tacere del Derby diventato ormai una partita maledetta per noi?
Dall’inizio del campionato sostengo che ci mancano tre importanti tasselli che
sono un mancino basso giovane e forte nel duplice compito di difendere e
attaccare, un regista esperto e tecnicamente di buon livello capace di
organizzare la squadra e una seconda punta estrosa e prolifica con gran
confidenza con il gol che è in grado di costruirseli anche da solo (Ilicic del
Palermo è il numero uno in questo momento). Basta puntare su giocatori
insufficienti fisicamente come Barreto incapace di entrare in partita in
maniera pesante, o insufficienti tecnicamente come il buon Meggiorini, gran
lottatore ma da utilizzare come riserva utile a giochi fatti. Spero
ardentemente che a Firenze o a Milano o nel derby i granata mi smentiscano di
brutto altrimenti ci giocheremo tutto alla morte con il Genoa all’Olimpico e
questo sarebbe un ricorso storico che sa di drammatico.
Fulvio
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