Stasera inizia quella interminabile serie di partite che
vengono di volta in volta definite importanti se non decisive.
Perché quella di stasera è una partita importante?
Le ragioni sono molteplici ma, tralasciando quelle legate ai
tre punti che darebbero al Toro un buon viatico per la trasferta di Genova e
quelle che portano a pensare che di fronte stasera ci sarà una squadra sull’onda
dell’entusiasmo che nasce da una condizione fisica già ottima e dal primato
in classifica da difendere, direi che l’aspetto tattico del match
costituisce il motivo di interesse più intrigante. Quasi sicuramente il Brescia
agirà con il centrocampo a tre che data l’assenza di Wass vedrà da destra
a sinistra Budel,Salamon e el Kaddouri fronteggiare i nostri Iori e Basha. Questo
sarà il nodo da sciogliere per tutta la stagione: contro squadre schierate con
tre in mezzo al campo o con un 442 vero e non come il nostro che è in realtà un
424, reggeranno i nostri centrali più di una mezzora come è sempre avvenuto
nella scorsa stagione quando andavamo spesso al riposo con un parziale
negativo? Perché è chiaro che se l’avversario pressa i nostri centrali e
i nostri esterni il gioco non si snoda per linee interne con aperture larghe
sulle fasce come richiede il modulo ma la palla viene affidata ai difensori che
non hanno alternative se non il lancio lungo da dietro a cercare la testa della
punta costretta sfiancarsi in questo tipo logorante di interventi.
Il quesito
è: gli accorgimenti che Ventura studia per contrastare il pressing avversario
sui facitori di gioco chiamati a fornire le punte (non prevedendo il
trequartista che potrebbe costituire alternativa ad una eventuale asfissia dei
centrocampisti e degli esterni) porteranno frutti e saranno ben interpretati
dai nostri giocatori. Perché è solo questo che determina la prestazione dei
singoli nel corso di un campionato. Importante, contro questi avversari,
concretizzare nel momento buono iniziale della partita instradandola così su
altri binari, diversamente saremo costretti ad aspettare i miracoli nei minuti
finali come è già successo con Ascoli, Cittadella e Vicenza. Abbiamo un parco
atleti notevole per la categoria, speriamo che sia adeguatamente sfruttato da
chi ha la responsabilità di metterlo in campo.
Fulvio
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