Quando Fassino è stato eletto
sindaco della mia città mi son detto: finalmente un sindaco "gobbo" e
paradossalmente per noi potrebbe essere un bene. I precedenti sindaci
erano tutti di fede granata a partire da Novelli e forse il timore di
essere troppo di parte nel confrontarsi con una realtà, quella torinese,
che da circa un secolo è fortemente condizionata dagli interessi della
FIAT di proprietà degli Agnelli, sicuramente la più importante ed
influente famiglia cittadina dal punto di vista economico, ne ha frenato
le scelte e le decisioni che andavano prese per il bene di tutta una
città. Sì perchè impegnarsi nella ricostruzione di uno stadio
che sarebbe monumento storico per la città, perchè è stato la sede
della rappresentazione, in un periodo molto critico per la nazione
tutta, il dopoguerra, di un fenomeno sociale che va aldilà del puro
evento sportivo, non può essere considerato atto discriminante e
formalmente di parte. La leggenda del Grande Torino fa parte della
storia della città così come possono essere considerati vanto di Torino
i numerosi successi anche internazionali dell'altra squadra
cittadina, la Juventus. A livello di tifosi ci può essere rivalità e
competizione ma Torino deve essere orgogliosa della storia di queste due
squadre che hanno lasciato e continuano lasciare traccia di se in tutto
il mondo. Allora, mi dicevo, un sindaco dichiaratamente di fede opposta
alla mia ma che mi rappresenta in pieno, senz'altro avrà a cuore di dar
finalmente soddisfazione a quell'altra parte della città che più è
radicata nello spirito torinese di gente solida, dai forti principi e
valori che si sono rafforzati nel corso degli anni anche attraverso le
vicessitudini travagliate della squadra granata. Ancora aspetto. Non
segnali, ne sono sempre stati dati tanti, ma fatti definitivi,
importanti. Sarebbe un regalo anche per i turisti che da qualche anno
hanno inserito Torino fra le mete interessanti del nostro
Belpaese, poter aggiungere, fra le opzioni di visite alle nostre
bellezze, anche il vecchio Fila con il suo museo del Grande Torino. Aver
sentito il leggendario racconto delle sue imprese e non trovare segno
alcuno di queste nella città che attraverso la presanza di più di
cinquecentomila persone, in un grigio pomeriggio di un maggio di
sessantatre anni fa, ha reso omaggio al funerale dei suoi eroi, è
quantomeno avvilente sig. sindaco Fassino.
Tra l'altro vi invito nuovamente a votare i nostri ragazzi Verdi e Stevanovic come miglior giovane della serie cadetta al link qui sotto...grazie ai nostri voti adesso Stevanovic e tra i primi otto, forza continuiamo a votare:
http://sport.sky.it/sport/speciali_sport/miglior_giovane_serie_b_2012.html
ormai m sto convincendo che il fila nn lo ricostruiranno mai
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