In questi giorni stranamente, più
delle buone prestazioni del Toro, Capitan Valentino ed io abbiamo parlato a
lungo dei Tifosi Granata. Devo dire che ci siamo trovati d’accordo nel
convenire che la Curva Maratona e i tifosi tutti possono fare la differenza nel
bene e nel male. Nessun amore può essere più cieco di quello che un tifoso
prova per il Toro.
A Valentino si accappona ancora la
pelle nel ricordare il giorno del loro funerale, una piazza Castello gremita di
gente che neanche pensava di amarli così tanto fino a quando non sono tragicamente
spariti; per Gigi (Meroni) è lo stesso se ripensa allo stadio in lacrime
durante il derby successivo alla sua morte con la squadra che senza di lui
vinceva 4 a 0. Come non ricordare la marcia dei 50.000 il 4 Maggio del 2003?
Quel giorno è sfilato l’orgoglio Granata nonostante il Toro appena retrocesso
nelle mani di Cimminelli (che lo porterà al fallimento nel 2006). Tutte grandi
manifestazioni d’amore che renderebbero questa piazza appetibile da ogni grande
Campione se non fosse che l’Amore se si sente tradito si tramuta in rabbia.
Tutti vi ricorderete la contestazione folle che fece allontanare il Presidente
Sergio Rossi alla fine del campionato 86-87, un Presidente che nell’85 ha fatto
sfiorare lo scudetto al Toro facendolo arrivare secondo: con il suo
allontanamento si può dire che sia iniziato il vero e proprio declino del Toro,
con una tifoseria non abituata a sentirsi provinciale. Pensiamo invece a come
sono stati accolti giocatori assolutamente indegni di indossare la maglia
granata come Sukur Hakan (La curva voleva farlo sentire in famiglia e scandiva
il suo nome a ripetizione perché il ragazzo soffriva di nostalgia per la
Turchia ) e Samuel Ipoua (il coro faceva: Siam venuti fin qua per vedere
giocare Ipouaaaaaaa).
Qualche riflessione viene da fare
anche in questi giorni, prendiamo ad esempio Riccardo Meggiorini, contestato e
fischiato da gran parte dello Stadio alla lettura delle formazioni fino a
quindici giorni fa, quasi tutti si chiedevano perché non giocasse quello che
veniva considerato un fenomeno: Gianluca Sansone. Ora, Riccardo Meggiorini,
dopo due prestazioni convincenti in coppia con Barreto (acquistato in questo
mercato di Gennaio) contro Pescara e Inter, dal peggiore attaccante di tutta la
Seria A si è trasformato in un fenomeno e Gianluca Sansone, che in 700 minuti
giocati in cui non ha dimostrato molto, si è rivelato un ragazzo presuntuoso
che nulla deve pretendere visto che arriva dalla Serie B. Che dire del nostro
Capitano Rolando Bianchi, da giocatore indispensabile è diventato sacrificabile
nonostante impersoni i valori granata e che sia rimasto in B con noi nonostante
avesse la possibilità di trasferirsi in una nuova squadra… Queste sono tutte
follie di una Tifoseria Unica ma che per via dell’amore non riesce a vedere i fatti
oggettivamente e ha ragione Valerio Bacigalupo quando mi dice: “E’ colpa
nostra, il primo Amore non si scorda mai, gli altri non saranno mai
all’altezza”.
Pietro Micca
Caro Pietro Micca, quel che dici è vero e il finale da te presentato è la contraddizione del tuo precedente post, dove dici che è il confronto che frega o qualcosa del genere. Il primo amore non si scorda mai e infatti sarebbe meglio, più che restarci attaccati, onorarlo per quello che ci ha dato però guardando avanti. Penso però anche che i tifosi del Toro si disorientino facilmente e non solo per la dirigenza spesso inadeguata o troppo adeguata e non riconosciuta, ma proprio perché la speranza di tornare a essere Grandi offusca la vista.
RispondiEliminaComplimenti per l'articolo.
Luke
Ciao Luke,
RispondiEliminagrazie per la tua osservazione e per i complimenti,hai colto perfettamente il senso dei miei articoli, come te ritengo anche io che si debba onorare il passato ma al tempo stesso impedire che sia un fardello troppo pesante da portare. L'Amore cieco è il motivo per cui, amio parere, non riusciamo a maturare come Tifosi.
Pietro Micca
GRAZIE Pietro, e spero di rileggerti presto!
RispondiEliminaLuke