Potrei discutere con
voi dell’importanza che il match di domani sera con l’Inter riveste per un Toro
che sta con enorme fatica, considerate
le scarse disponibilità economiche societarie, cercando di risalire verso
quelle posizioni di prestigio che i risultati ottenuti gli
avevano assegnato ma che le
vicissitudini drammatiche di cui la sua storia è segnata profondamente. Potrei
analizzare con voi la pericolosità costituita per una difesa come quella del
Toro dalla presenza di giocatori come Guarin e Cassano, forti tecnicamente e
insidiosi in area con tocchi di una precisione chirurgica impressionante
(Cassano) o da lontano con colpi potenti e imprendibili (Guarin). Potrei
cercare di capire, con argomentazioni di una certa fondatezza, con quale coppia
d’attacco scenderanno in campo i granata: Meggiorini e Barreto che bene ha fatto
con il Pescara, Bianchi e Barreto che rappresentano il meglio a disposizione di
Ventura o il collaudato duo Bianchi-Meggiorini con Barreto, non ancora
all’apice della forma fisica, pronto a subentrare a partita in corso. Pensando
però al teatro di questo atteso avvenimento mi cresce un po’’ di rabbia
considerando quanto poco rispetto per questa squadra abbia l’amministrazione
della città di cui rappresenta uno dei fiori all’occhiello in virtù di un
passato glorioso riconosciuto in tutto il mondo. La Juventus ha nel suo DNA un’attenzione legata ad altri valori che sviluppano altre
sensibilità (!) e che hanno ispirato l’intitolazione dell’ex “Stadio delle
Alpi” in “Juventus Stadium”: è giusto così. La mia domanda però è: perché non
dotare il Torino di un suo stadio e permettergli di intitolarlo agli eroi
dannati di cui è costellata la sua epica storia? “Grande Torino” come tutti in
Italia e anche in molti paesi del mondo ancora ricordano quella squadra
invincibile, oppure “Capitan Valentino”
o semplicemente “Valentino
Mazzola” in memoria del calciatore più amato fra quelli amatissimi scomparsi a
Superga. “Giorgio Ferrini” per ricordare
un altro grande capitano degno di tale onore e addirittura Gigi Meroni, altro
grande simbolo di una squadra unica per le leggende che ha saputo creare in uno
sport che molto spesso viene evocato come esempio poco encomiabile delle derive
negative che si sviluppano nella nostra società. A volte, quando penso a tutto quello che ingiustamente
la mia città toglie alla parte che tifa Toro vivendo a contatto di gomito con
quella parte cui invece viene tutto dato, mi dico che forse dare una casa a chi
più di tutti meriterebbe ma non è in grado di contribuire economicamente può
essere considerato un atto di generosità esagerato, ma cosa c’è di esagerato
nel consacrare ufficialmente uno stadio ricordandolo con la testimonianza di
un’intitolazione?
Fulvio
Continuiamo a votare il logo del Toro anni'80 nel sondaggio di Tgcom alla pagina:
Purtroppo siamo al secondo posto dopo il logo dell' Ascoli, cerchiamo di vincerla sta sfida!!!
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