Sabato abbiamo svoltato, ne sono convinto ma cerchiamo di
capire come deve continuare adesso il nostro percorso. Abbiamo vinto dopo non
so quante partite contro una favorita e grande squadra e questo ci ha inebriato
di gioia com' è giusto che sia per chi da lustri soffre di depressione e passa
da un disastro all’altro barcollando ma restando in piedi sempre. Oggi ci
aspetta però un altro scoglio da superare: il Grosseto. Squadra tostissima. Basterebbe
pensare che dopo sette incontri è, come noi, imbattuta per capire quanto sarà
difficile. Vi ricordate di Caridi, stella di quel Mantova che tanto ci fece
soffrire? Buonissimo centrocampista d’attacco con piedi educati e
cervello fino che in serie B ha svolto tutta la carriera da gran professionista.
Stasera lo troveremo di fronte pronto a sfruttare il lavoro di Sforzini, gran
fisico e piedi buoni anche per lui che gli consentono una difesa della palla notevole
a favore dei compagni. Difficile cliente per i nostri difensori soprattutto
sulle palle alte. Quella con Il Grosseto però altro non è che una delle trentacinque
difficili partite che ci aspettano per raggiungere l’agognata meta. D’ora
in poi per noi ci saranno tutti incontri da affrontare con la giusta tensione
unita all’umiltà che nel calcio cui appartiene il nostro amatissimo Toro rappresenta
la virtù massima. Questo mi sembra essere il punto sul momento che viviamo:
avremo la necessaria umiltà di non considerare Genova come il punto di arrivo
ma la svolta dietro la quale inizia la salita che porta alla vetta? Oggi mi
accorgo di ricorrere alla retorica per analizzare un semplice match di serie B,
con in palio punti assolutamente ininfluenti per la classifica finale ma sono
arcisicuro che aldilà delle alchimie tattiche del Mister, dell’impiego di
questo o quello o del modulo da applicare viste le assenze, FONDAMENTALE è il
segnale che la squadra darà stasera sulla sua giusta interpretazione del
campionato aldilà anche del risultato.
Infine vorrei fare una considerazione sui vari telecronisti
e opinionisti che commentano le nostre partite. Da anni tolgo l’audio
dopo un quarto d’ora di partita infastidito dai commenti di questi
signori. Non sto a dirne i motivi perché so che moltissimi tifosi li conoscono
ma vorrei solo dire loro che il Torino non affronta sempre squadre a dir poco
fenomenali con impianto di gioco superiori al nostro e con atleti eccezionali
pronti a ridicolizzare i nostri. Non dico questo per fare del vittimismo ma perché
mi piacerebbe un’uniformità di giudizio in modo da non sentire più dire
da un commentatore frasi come quella proferita sabato sera :” la Samp
meritava il pareggio ma il Toro non ha rubato nulla”.
Sempre più convinto che finalmente il Toro c’è
godiamoci questo campionato e poi….
Fulvio
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