Un sabato che ci ha
dato soddisfacenti risposte sulla tenuta caratteriale dei giocatori
dopo lo scivolone di Gubbio e buoni messaggi sulla compattezza dello
spogliatoio. C'era attesa intorno a questa partita, non tanto per la
caratura attuale dell'Empoli quanto per gli strascichi negativi che
l'incontro di lunedì scorso potevano aver lasciato nella testa e nei
muscoli dei granata. Qualcosa che poteva confermare queste paure nei
primi quarantacinque minuti si è visto aldilà del risultato sfavorevole
ma evidentemente durante il riposo si è fatto sentire il Mister e nella
ripresa si sono riviste la voglia di vincere e la grinta trasmessa in
questi quattro mesi di lavoro. Gran merito va a Ventura che è riuscito a
rivitalizzare un attacco che languiva e non funzionava dalla parte di
Surraco. Troppo farraginoso oggi l'uruguagio schierato a destra.
Antenucci ha subito vivaczzato il nostro attacco con continue e
pericolose incursioni che hanno messo in difficoltà lo schieramento
difensivo toscano di destra. Non a caso il pareggio è nato da un
inserimento chirurgico di Mirko con passaggio preciso per l'accorrente
Ebagua al suo terzo gol stagionale.
L'utilità dell'ex varesino a
battagliare alle spalle del capitano pur facendosi trovare pronto al
momento opportuno è nota a tutti ma il gol di oggi è importantissimo
perchè giunto quando il cronometro lo richiedeva: se fosse tardato tutto
si sarebbe complicato. Abbiamo citato due atleti che hanno avuto un
peso determinante per la vittoria ma non si può dimenticare la
prestazione di Darmian coronata dal gol-vittoria che mi fa dire che il
Toro non si deve lasciare sfuggire questo giovane difensore di fascia
sempre attento nelle chiusure e cercato con continuità dai compagni.
Buona la prova di Bianchi che ha il gran merito nell'azione del
raddoppio di aver colpito benissimo di testa dopo con un gesto atletico
fantastico degno di un grande attaccante. Devo però fare un appunto
a Rolly, giusto perchè le critiche ci devono essere se servono. Il
nostro bomber deve cercare di limitare la sua ricerca del gol a tutti i
costi anche da posizioni impossibili,soprattutto quando ci sono compagni
ben ben smarcati che potrebbero sfruttare un suo eventuale assist. E'
altresì vero che un attaccante puro ci deve provare da tutte le
posizioni ma a volte deve avere anche la lucidità dei campioni che
cercano di scaricare sul compagno meglio posizionato. Continua la
ricerca di Ventura degli esterni più affidabili ma continua anche la
crescita di Stevanovich che sta coniugando estro e pericolosità con
umiltà e sacrificio pur se la strada è ancora lunga ma è bene averla
imboccata.
Fulvio
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