Verrebbe da dire: “Tutto bene”, ma ancoriamoci
al pragmatismo dei grandi e correggiamo con un più concreto”bene così,
continuiamo”. A onor del vero questo bagno di euforia ce lo meritiamo perché
dopo quella sera del trionfo sul Mantova, abbiamo avuto ben poco,anzi nulla, di
cui gioire. Il popolo granata però è adorabilmente viscerale e passa dalla
grande gioia alla disperazione nel volgere di un attimo per cui trovo
giustissimo gioire quando si può. Ieri è stata una prova di forza assoluta con
pochissime sbavature e grandi colpi. Il gol di Bianchi è da cineteca ed è la
fotocopia di un gol altrettanto strepitoso, sempre con imperioso stacco di
testa, contro l’Inter il primo anno con noi. Il cross quella volta
arrivava dalla destra a riprova delle capacità balistiche di questo bomber
antico che avrà sì qualche difficoltà con il gioco moderno delle punte fatto di
fraseggi rapidi e movimenti continui senza o con la palla, ma rappresenta il
top come realizzatore implacabile in grado di scombussolare i sistemi difensivi
avversari. Dicevamo di piccole sbavature e una di queste continua a essere,
secondo me e spero di sbagliarmi, la scarsa attitudine di Coppola a presidiare
l’area piccola. Anche ieri un paio di palle alte hanno attraversato tutta
l’area piccola con il gigante napoletano piantato a terra sulla linea
della porta. Data la professionalità indiscussa del nostro portiere, sono
arcisicuro che lavorerà per migliorarsi e dare così tranquillità a tutta la
difesa. Antenucci buono ma ieri ha dato segni d'insofferenza per il gol che non
arriva come vorrebbe. L'abbiamo visto in quelle due azioni sul finire del primo
tempo che l’hanno visto ad un passo dalla rete liberatoria. Il tiro
bellissimo di collo pieno uscito di un niente e l’azione prolungata che
gli ha fatto attraversare da destra a sinistra tutta l’area in dribbling
conclusasi con tiro fiacco di mancino preda del portiere. Peccato, avrebbe
meritato anche ieri la gioia del gol, ma arriveranno presto, ne sono certo. Riempiamoci
i polmoni con questa aria fresca in modo che avremo riserve di ossigeno adrenalinico
per quei momenti difficili di flessione di rendimento che ci ammorberanno l’aria
intorno a noi.
Adesso sotto un altro!
Fulvio
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