Domani si gioca Torino-Empoli ma la posta in palio è molto di
più dei tre punti. La sconfitta di lunedì è sì stata anche un po’
occasionale ma è stata comunque come uno schiaffo inaspettato. Tutti a dire, me
compreso, che si è trattato di una sconfitta salutare per evitare errori
futuri, che meglio essersi tolti il dente per riprendere a marciare spediti,
che perdere contro i ragazzi di Simoni, grande amico, tutto sommato ci fa meno
male ecc…ecc… A parte il fatto che perdere non può e non deve mai
far piacere, tutto giusto ma fino al novantesimo della prossima partita non
sapremo se ci siamo messi alle spalle un episodio infelice e nulla più o se si
devono prendere contromisure perché ormai tutti sanno come giochiamo e di
conseguenza come affrontarci. Tocca a Ventura rimescolare le carte e togliere
certi punti di riferimento ormai noti a tutti. Antenucci ad esempio ha fatto
molto su quella fascia per coprire l’assenza di Guberti e l’immaturità
dei suoi naturali sostituti, ma adesso deve rifiatare e poi riprendersi il
posto vicino alla porta avversaria là dove rende per quello che sa fare.
Provare,
se si vuole procedere con il modulo che prevede due esterni alti e due punte
anche in trasferta a limare qualcosa alti provando a sinistra il triangolo
Parisi, Iori e Basha (ha le qualità per gli inserimenti profondi) in attesa di
avere a disposizione Suciu e a destra Darmian, De Feudis (Vives non ha ancora
sufficiente benzina) Surraco in alternativa a D’ambrosio. In questo modo
probabilmente ci sarebbe più protezione e più sostegno ai centrocampisti e
Parisi, sempre comunque utile nelle aperture ma meno nelle chiusure soprattutto
perché si trova spesso solo a fronteggiare il dirimpettaio avversario che
qualora riuscisse a saltarlo avrebbe via libera verso la porta. Purtroppo Guberti
e Suciu infortunati, Verdi e Odu tanto bravi a offendere quanto ancora poco
esperti nelle chiusure e Pagano e Surraco ancora sotto una condizione fisica accettabile,
lasciano poca scelta al tecnico genovese. Si potrebbe forse cambiare modulo ma
manca il giocatore di fantasia, il suggeritore, l’inventore dell’ultimo
passaggio che agisce dietro alle punte, ma anche in questo caso un giocatore
con queste caratteristiche sarebbe utile ad Antenucci o al limite a Ebagua non
certo a Bianchi. Guberti rappresenta la giusta sintesi per il gioco del Toro ma
dovremo aspettarlo per molto quindi caro Ventura tocca a te. Nel titolo ho
ricordato chi potrebbe rappresentare una minaccia costante per i nostri
difensori poiché Tavano che non segna da quattro giornate non ci tranquillizza per
niente anzi…
Sabato sera ne sapremo di più e spero siano buone notizie.
Fulvio
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