Quanto entusiasmo intorno a questo nuovo-vecchio Toro! Si parla del tempio
granata,il mitico Fila, senza quasi accennare alle tristi vicende che l'hanno
portato al deprimente stato attuale. Sui quotidiani cittadini, sportivi e non,
si racconta del Torino come di una società che pensa ad un futuro con programmi
e proppositi di investimenti e non per le sue beghe fra tifosi arrabbiati,
tecnici inadeguati e presidenti allo sbando. Questa è la dimostrazione che in tutti
questi anni, a parte il periodo di Borsano, presidente avventuriero senza
scrupoli che ci ha dato tre anni di finto benessere societario foriero di
risultati strepitosi, a noi è mancato il sorriso che solo i risultati
positivi possono portare. Ho addirittura sentito da più parti la
volontà di voler dare a Cairo una nuova chance. E' un segnale
importantissimo che va sfruttato assolutamente. Una squadra di calcio è la
somma di tre fondamentali componenti che devono funzionare insieme nell'ottica
del raggiungimento dell'unico traguardo perseguibile con soddisfazione di
tutti: i risultati positivi. Ma ognuna di queste tre componenti ha doveri
precisi, vale a dire deve rispettare il lavoro e le aspettative delle
altre. La società che fa capo al presidente, ha come obiettivo primario il
bilancio economico che deve essere comunque accettabile ma deve tenere
presente che per tale scopo ha bisogno di buoni risultati sul campo senza
i quali solo una società con risorse economiche illimitate può
sopravvivere. Il tecnico e i giocatori, oltre ad essere all'altezza,
devono essere ottimi professionisti e saper trovare le giuste motivazioni per
mettere in atto i propositi di successo della società e dei tifosi che
porteranno loro buoni guadagni e gloria. I tifosi per arrivare a vivere
momenti come questi che stiamo assaporando da dieci turni di campionato, devono
saper aspettare con fiducia come si sta verificando e sostenere senza
pregiudizi o procesi sommari dando la possibilità a tutti di lavorare. Solo
così facendo fanno proprio il diritto di critica a fronte di risultati alla
fine deludenti.
A Gubbio troveremo una squadra guidata, come molte altre, da un
personaggio a noi caro comunque: Gigi Simoni. Allenatore espertissimo che ci
ricorda un eisodio di quando indossava la maglia granata. Il
nostro PRESIDENTISSIMO Pianelli lo sacrificò alla Juve per non avere
contro la piazza indignata per la cessione ai cugini ( ma perchè
cugini? Laggiù ormai non è più Torino ma Venaria, parenti poi, non scherziamo) di
Gigi Meroni. Simoni si comportò da gran signore anche quando esonerato
dalla guida tecnica del Toro senza possibilità di apello non pronunciò alcuna
parola contro la squadra per cui, sono sue parole, da sempre tifa e con la
quale disputò tre ottimi campionati. Probabilmente il buon Gigi,
tornato ad allenare in questi giorni per l'esonero di Pecchia (altro
ex) sa architettando di mettere in difficoltà i nostri con
tre mediani e un trequartista che dietro le punte e davanti i
centrocampisti, come spesso accade, crea difficoltà ai nostri. Sarà dura in un
piccolo stadio in festa per l'arrivo del blasonato e ricco di
storia Torino, ma sono sicuro che sarà festa anche per noi alla
fine. Tenere a bada il Padova e distanziare Samp e Sassuolo sarà iniezione
di fiducia per noi e motivo di depressione per gli avversari attuali. Due
parole le merita il Pescara di Zeman. Le squadre del tecnico boemo da sempre
hanno entusiasmato coni risultati frutto di un gioco votato a realizzare un
numero maggiore di gol dell'avversario, ma quando il gioco si sviluppa a senso
unico e non sono previsti accorgimenti atti a fare punti anche negli incontri
che si complicano o vinci o perdi e in questo modo i conti quasi sempre non
tornano. Tutto ciò è una mia considerazione che perscinde dall'apprezzamento
per lo spettacolo che il suo modo di vedere il calcio produce. Ormai mi
sembra che la continuità nel gioco e nei risultati sia assodata quindi
aspettiamoci un altro momento di festa lunedì sulla scia di questo crescente
ottimismo diffuso.
Fulvio
stasera sarà dura, Simoni potrebbe sorprenderci
RispondiEliminaAttenzione!
Beppe