Un sabato che ci ha
dato soddisfacenti risposte sulla tenuta caratteriale dei giocatori
dopo lo scivolone di Gubbio e buoni messaggi sulla compattezza dello
spogliatoio. C'era attesa intorno a questa partita, non tanto per la
caratura attuale dell'Empoli quanto per gli strascichi negativi che
l'incontro di lunedì scorso potevano aver lasciato nella testa e nei
muscoli dei granata. Qualcosa che poteva confermare queste paure nei
primi quarantacinque minuti si è visto aldilà del risultato sfavorevole
ma evidentemente durante il riposo si è fatto sentire il Mister e nella
ripresa si sono riviste la voglia di vincere e la grinta trasmessa in
questi quattro mesi di lavoro. Gran merito va a Ventura che è riuscito a
rivitalizzare un attacco che languiva e non funzionava dalla parte di
Surraco. Troppo farraginoso oggi l'uruguagio schierato a destra.
Antenucci ha subito vivaczzato il nostro attacco con continue e
pericolose incursioni che hanno messo in difficoltà lo schieramento
difensivo toscano di destra. Non a caso il pareggio è nato da un
inserimento chirurgico di Mirko con passaggio preciso per l'accorrente
Ebagua al suo terzo gol stagionale.
L'utilità dell'ex varesino a
battagliare alle spalle del capitano pur facendosi trovare pronto al
momento opportuno è nota a tutti ma il gol di oggi è importantissimo
perchè giunto quando il cronometro lo richiedeva: se fosse tardato tutto
si sarebbe complicato. Abbiamo citato due atleti che hanno avuto un
peso determinante per la vittoria ma non si può dimenticare la
prestazione di Darmian coronata dal gol-vittoria che mi fa dire che il
Toro non si deve lasciare sfuggire questo giovane difensore di fascia
sempre attento nelle chiusure e cercato con continuità dai compagni.
Buona la prova di Bianchi che ha il gran merito nell'azione del
raddoppio di aver colpito benissimo di testa dopo con un gesto atletico
fantastico degno di un grande attaccante. Devo però fare un appunto
a Rolly, giusto perchè le critiche ci devono essere se servono. Il
nostro bomber deve cercare di limitare la sua ricerca del gol a tutti i
costi anche da posizioni impossibili,soprattutto quando ci sono compagni
ben ben smarcati che potrebbero sfruttare un suo eventuale assist. E'
altresì vero che un attaccante puro ci deve provare da tutte le
posizioni ma a volte deve avere anche la lucidità dei campioni che
cercano di scaricare sul compagno meglio posizionato. Continua la
ricerca di Ventura degli esterni più affidabili ma continua anche la
crescita di Stevanovich che sta coniugando estro e pericolosità con
umiltà e sacrificio pur se la strada è ancora lunga ma è bene averla
imboccata.
Fulvio
domenica 30 ottobre 2011
venerdì 28 ottobre 2011
Attenti a Tavano !!!
Domani si gioca Torino-Empoli ma la posta in palio è molto di
più dei tre punti. La sconfitta di lunedì è sì stata anche un po’
occasionale ma è stata comunque come uno schiaffo inaspettato. Tutti a dire, me
compreso, che si è trattato di una sconfitta salutare per evitare errori
futuri, che meglio essersi tolti il dente per riprendere a marciare spediti,
che perdere contro i ragazzi di Simoni, grande amico, tutto sommato ci fa meno
male ecc…ecc… A parte il fatto che perdere non può e non deve mai
far piacere, tutto giusto ma fino al novantesimo della prossima partita non
sapremo se ci siamo messi alle spalle un episodio infelice e nulla più o se si
devono prendere contromisure perché ormai tutti sanno come giochiamo e di
conseguenza come affrontarci. Tocca a Ventura rimescolare le carte e togliere
certi punti di riferimento ormai noti a tutti. Antenucci ad esempio ha fatto
molto su quella fascia per coprire l’assenza di Guberti e l’immaturità
dei suoi naturali sostituti, ma adesso deve rifiatare e poi riprendersi il
posto vicino alla porta avversaria là dove rende per quello che sa fare.
Provare,
se si vuole procedere con il modulo che prevede due esterni alti e due punte
anche in trasferta a limare qualcosa alti provando a sinistra il triangolo
Parisi, Iori e Basha (ha le qualità per gli inserimenti profondi) in attesa di
avere a disposizione Suciu e a destra Darmian, De Feudis (Vives non ha ancora
sufficiente benzina) Surraco in alternativa a D’ambrosio. In questo modo
probabilmente ci sarebbe più protezione e più sostegno ai centrocampisti e
Parisi, sempre comunque utile nelle aperture ma meno nelle chiusure soprattutto
perché si trova spesso solo a fronteggiare il dirimpettaio avversario che
qualora riuscisse a saltarlo avrebbe via libera verso la porta. Purtroppo Guberti
e Suciu infortunati, Verdi e Odu tanto bravi a offendere quanto ancora poco
esperti nelle chiusure e Pagano e Surraco ancora sotto una condizione fisica accettabile,
lasciano poca scelta al tecnico genovese. Si potrebbe forse cambiare modulo ma
manca il giocatore di fantasia, il suggeritore, l’inventore dell’ultimo
passaggio che agisce dietro alle punte, ma anche in questo caso un giocatore
con queste caratteristiche sarebbe utile ad Antenucci o al limite a Ebagua non
certo a Bianchi. Guberti rappresenta la giusta sintesi per il gioco del Toro ma
dovremo aspettarlo per molto quindi caro Ventura tocca a te. Nel titolo ho
ricordato chi potrebbe rappresentare una minaccia costante per i nostri
difensori poiché Tavano che non segna da quattro giornate non ci tranquillizza per
niente anzi…
Sabato sera ne sapremo di più e spero siano buone notizie.
Fulvio
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Ventura: "Una sconfitta non incide su un campionato"
Ha incontrato oggi i media il tecnico granata Giampiero Ventura:
<<L'avversario sarà ostico, come lo sono stati gli ultimi
affrontati; una squadra chiusa in difesa, che ci aspetterà nella sua
metà campo. I dubbi sulla formazione sono ancora molti, soprattutto in
virtù del fatto che avremo tre partite in una settimana.
Una sconfitta incide minimamente sul morale;
l'importante è analizzare la partita, capire gli errori commessi e
correggerli per poi non ripeterli più. In una piazza come Torino manca
equilibrio, sia nelle situazioni positive che in quelle negative. In
questi mesi è stato fatto tanto per ridare dignità alla maglia granata;
non si può pensare con due partite di aver vinto il campionato, ma
neanche di averlo perso per una sconfitta.
Per fare un certo tipo di calcio serve la serenità di
non aver paura oltre alla conoscenza del gioco. Non è vero che in
queste due partite si decide il campionato. E' tre mesi che lavoriamo
per ritrovare la serenità e riportare l'orgoglio di tifare Toro, non
sarà una sconfitta a cambiare le cose. Il calcio è fatto di vittorie e
di sconfitte: anche chi vince i campionati durante l'anno perde 6/7
partite. E' normale.
Si sta lavorando non solo per portare in alto il
Torino in classifica, ma per ricreare l'orgoglio del Toro e la dignità
granata.
Io non ho mai detto che i ragazzi non fanno quello che dico io, ma che non stavano facendo quello di cui erano, e sono, capaci.
Per costruire qualcosa di importante bisogna gettare
delle basi serie, fatte di serenità e conoscenza. Questo vuol dire fare
calcio.>>
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I convocati per l'Empoli
Il tecnico granata Giampiero Ventura ha convocato 22
calciatori per la partita Torino vs Empoli in programma sabato
pomeriggio alle ore 15.00:
Antenucci, Basha, Bianchi, Coppola, D'Ambrosio,
Darmian, De Feudis, Di Cesare, Ebagua, Glik, Iori, Morello, Oduamadi,
Ogbonna, Parisi, Pratali, Sgrigna, Stavanovic, Surraco, Verdi, Vives,
Zavagno.
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Giovanili: il programma del weekend
Tenteranno di allungare la striscia di successi i Giovanissimi Nazionali
del Torino FC, impegnati questo fine settimana in casa contro il Cuneo.
Reduci da sei successi in altrettante gare, i ragazzi di Fogli saranno
impegnati domenica mattina, alle ore 11.00, presso il centro sportivo
"Robaldo" di strada Castello di Mirafiori 285, a Torino, nel settimo
turno del loro campionato di categoria.
Impegno esterno invece per gli Allievi Nazionali,
reduci dal pareggio 1-1 contro il Grosseto, che occupano attualmente la
quarta piazza in classifica, a tre punti dalla vetta. I ragazzi di
Longo giocheranno in casa della Sampdoria, domenica alle ore 15.00,
presso il campo sportivo "3 campanili" di via Marconi, in località
Poggio a Bogliasco (GE).
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giovedì 27 ottobre 2011
Primavera: sabato i granata ospitano il Livorno
La formazione Primavera del Torino
FC dopo la bella prova infrasettimanale contro l'Empoli, che ha
garantito ai granata il passaggio del turno, torna in campo sabato
pomeriggio contro il Livorno per il 7° turno del Campionato Primavera.
La sfida avrà luogo alle ore 15.00 presso il campo
sportivo "Don Mosso" di via San Marchese 27 a Venaria Reale (TO); si
giocherà sul terreno sintetico.
I ragazzi di Asta hanno attualmente 5 punti in classifica e puntano a raggiungere i toscani, che li precedono di due lunghezze.
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Cena Sociale TC Valtriversa Granata
Martedì 18 ottobre si è svolta, presso i locali del
ristorante "da Mariuccia" di Pratomorone di Tigliole (AT), la cena del
5°Anniversario del Toro Club Valtriversa Granata "Paolo PULICI"
di Villafranca d'Asti. Alla serata erano presenti più di 250 persone,
giunte dall'astigiano, ma anche dalle province limitrofe. Ospiti della
serata sono stati il mister del Torino FC Giampiero Ventura, il dg
Antonio Comi e i calciatori Simone Verdi e Giuseppe De Feudis. Presente,
come sempre, il Presidente onorario del club Paolo Pulici, coadiuvato
dall'amico Patrizio Sala.
Il culmine della serata è stata la premiazione di
mister Ventura da parte di Paolo Pulici con un curioso trofeo....un
maxi magnum di vino di 12,5 litri di Malot del Roero del granatissimo
Fabio Pezzuto .
Il Torino Fc ringrazia sentitamente tutti i tifosi che hanno voluto essere presenti a questa serata di festa granata.
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mercoledì 26 ottobre 2011
Primavera: vittoria e passaggio del turno in Tim Cup
Vittoria casalinga e passaggio del turno in Tim Cup per la Primavera
del Torino FC: i granata hanno superato 4-1 l'Empoli nel secondo turno
eliminatorio grazie alle reti di Cinaglia, Pinelli, Bosco e Marcelli. In
virtù anche del 2-0 in favore del Toro maturato nella gara di andata, i
ragazzi di Asta passano alla fase successiva dove incroceranno il
Genoa.
TABELLINO:
Reti: 4' Pinelli, 15' Cinaglia, 25' Bosco, 47' Marcelli, 70' Himcimschi (E).
Torino FC: Gomis, Pernice, Sampò,
Cinaglia, Milani, Fiore, Triggiani, Gatto, Pinelli, Bosco, Fumana. A
disposizione: Di Martino, Uyi, Isoardi, Cibrario, Firriolo, Vita,
Marcelli. All: AstaPubblicato da: www.torinofc.it
Il Toro Club di Acqui Terme piange la scomparsa del suo Presidente Onorario
Il Toro Club di Acqui Terme piange la scomparsa del suo Presidente Onorario Giovanni Caglio di anni 82, deceduto il 23/10/2011.
Il sig. Caglio è stato grande tifoso del Torino fin dagli anni '40, sempre al seguito la squadra sia in casa che in trasferta.Pubblicato da: www.torinofc.it
In scena lo spettacolo teatrale "Ho comprato il Toro!?!"
Dopo la recente pubblicazione del libro "Orfeo
Pianelli, il Presidente del Toro Campione", ecco il nuovo spettacolo sul
Torino di Sabina Gonzatto: giovedì 3 novembre 2011, presso la
Cavallerizza (Maneggio Reale) alle ore 20.45 andrà in scena "Ho comprato il Toro!?!" con
Stefano Guerrieri e la regia di Giulio Graglia. Lo spettacolo è
prodotto da Linguadoc in collaborazione con il Sistema Teatro Torino e
Provincia e la Fondazione del Teatro Stabile di Torino;
all'organizzazione della serata ha contribuito il Club Amici Sostenitori
Toro (CAST).
Per informazioni:
info@linguadoc.it oppure 335.62.99.996
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martedì 25 ottobre 2011
Sconfitta salutare
Sì possiamo tranquillamente dire che quella di ieri sera è
stata una sconfitta che ci può servire per diversi motivi primo fra tutti che
certi errori banali in dfesa non si devono ripetere perché costano carissimi. Su
un campo che a me è parso di dimensioni al limite della regolarità, un pareggio
ci può anche stare e se per ottenerlo si deve ricorrere a soluzioni poco
eleganti (vedi palla spedita in tribuna o portiere che colpisce con la punta
del piede per allontanare la sfera il più possibile) non è un dramma ma una
necessità che anche i campioni sanno quando è il caso di usare. Un altro motivo
è quello prettamente di cabala o se vogliamo legato alla statistica: cinque
vittorie esterne di seguito creano inconsciamente la consapevolezza di essere imbattibili
e di contro psicologicamente ci si aspetta la sconfitta che prima poi arriverà.
Tutto questo ha un peso nell’atteggiamento in campo dei giocatori, è
innegabile. Nella mia analisi prepartita mi ero lasciato prendere la mano dall’ottimismo
ma solo nel titolo che alludeva a una doppia festa a Gubbio, sottintendendone
una per il Gubbio in serie B contro una grande per blasone e attualmente
capolista e una per un’eventuale vittoria del Toro. Effettivamente la
festa è stata doppia ma ahimè solo per gli Umbri. Dell’incontro poco da
dire se non ripetere quello che è il clichè dei commenti alle nostre partite di
quest’anno contro avversari che per contrastarci mettono in campo
tattiche semplici basate sui raddoppi alle nostre punte, intasamenti a
centrocampo per impedire adeguati rifornimenti agli avanti e aperture sulle
fasce e tanta, tanta corsa. Semplici ma a volte efficaci. Abbiamo anche parlato
di fortuna per alcuni recenti risultati e ieri ecco che questa non è stata a
noi favorevole soprattutto con Glick che in due occasioni ha avuto la palla più
che buona da scaraventare nella porta pressoché sguarnita. Con un tap-in ad un
metro dalla porta mancato nel primo tempo e con un colpo di testa schiacciato
troppo violentemente a terra con il portiere fuori causa verso la fine. Questo
per dovere di cronaca e non certo per ricercare un inesistente alibi alla
sconfitta ma a dimostrazione che in partite difficili come queste un episodio
casualmente sfavorevole può essere determinante, anche se non deve essere motivo
di ingiustificate recriminazioni. Importante vedere sabato una reazione decisa
contro l’Empoli. La lettura del prossimo match casalingo è soprattutto
questa: fondamentale rilevare che Gubbio non ha lasciato scorie psicologiche
nei nostri e soprattutto che non riaffiorino antichi fantasmi. La nota più
stonata forse è quella del portiere, mi dispiace dirlo data la stima per
Coppola come uomo e professionista, ma in due occasioni, tralasciando quella
che ha portato al rocambolesco gol-partita, ha lasciato forti dubbi sulla sua
condizione atletica. Dopo l’uno a zero è uscito di pugno su una palla
alta molto distante dai pali che avrebbe richiesto un intervento deciso e di
grande spessore atletico, invece è arrivato un po’ molle sulle gambe
quindi lo stacco è stato inferiore al necessario. Anche in occasione del palo
colpito dagli avversari con un tiro da circa trenta metri, mi è parso in
ritardo e lento nello spostarsi verso il montante alla sua sinistra. Il buon
Coppola ha una stazza importante per un portiere e penso che vada allenata
meglio. Sono convinto che sabato ne sapremo di più su questa nostra amatissima
squadra. Aggiungerei ancora un elogio a Iori maltrattato dal giornale sportivo
di Torino, perché a parer mio ieri più che altre volte è stato grandioso
rendendosi utile ovunque e chiudendo in copertura spesso meglio dei nostri
difensori. Poco aiuto ha avuto da Vives ancora lontano da una forma ottimale
che ne esalterebbe le indiscusse qualità. In questo momento meglio Basha per
dinamismo grinta ed in possesso di piedi buoni che nel tentativo finale di
riacciuffare il pareggio hanno dato un gran contributo.
Fulvio.
Giovanili: Giovanissimi a valanga, Allievi pari a Grosseto
Prosegue il grande momento dei Giovanissimi Nazionali,
che espugnano 9-1 il campo di Casale, mantenendo la vetta della
classifica e inanellando soprattutto la sesta vittoria in altrettante
gare di campionato. Da segnalare per i ragazzi di Fogli il poker di
Grossi.
Buon pari invece per gli Allievi Nazionali
di Moreno Longo, che impattano 1-1 contro il Grosseto. I toscani si
portano in vantaggio con un tiro dalla lunga distanza di Kacka. Nella
ripresa però i granata spingono e dopo aver colpito un palo con Aramu,
trovano, con lo stesso capitano, il gol del pareggio. Con questo punto
il Toro sale così a quota 7 in classifica.
TABELLINO GIOVANISSIMI:
CASALE-TORINO 1-9
Reti: pt 1’, 16’, st 7’ e 14’ Grossi
(T), pt 31’ Cepparrone (T), st 4’ Gaudeni (C), 26’ Altavilla (T), 28’
Kouakou (T), 31’ Venere (T), 33’ D’Orazio (T)
CASALE: Di Salvo (st 29’ Bernaudo),
Iannuzzo (st 21’ Mullici), La Porta, Cardinale, Marinello, Guidolin,
Conte, Cotto (st 6’ Montella), Blackbeni (st 7’ Morano), Gaudeni, Bodda
(st 13’ D’Ambrosio). All. Baldasso
TORINO: Blini (st 16’ Gomys),
Berrino, Edera, Zemide (st 1’ Venere), Massa (st 18’D’Orazio), Benassi
(st 1’ Sala), Grossi, Altavilla, Cepparrone ( st 18’ Candellone),
Sabbioni (st 1’ Tindo), Gentile (st 18’ Kouakou). All. Fogli.
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Ventura: "Questa sconfitta deve servirci come lezione"
Al termine dell'incontro di Gubbio analizza la sconfitta il tecnico granata Giampiero Ventura:
<<Ben venga la sconfitta se ci può servire come sprono e a capire
gli errori commessi. Dobbiamo essere intelligenti e trarre i giusti
insegnamenti. Potevamo anche pareggiarlo l'incontro, le occasioni le
abbiamo avute, ma il punto non è questo; bisogna capire che siamo in
serie B e la cadetteria è questa. Questa esperienza deve servirci da
insegnamento.>>
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Pubblicato da : www.torinofc.it
Gubbio-Torino 1-0
GUBBIO-TORINO 1-0
GUBBIO (4-1-4-1): Donnarumma;
Caracciolo, Cottafava, Benedetti (st 33' Briganti), Bartolucci; Boisfer;
Sandreani, Bazzoffia, Raggio Garibaldi, Buchel (pt 13' Mario Rui);
Ciofani. A disp.: Farabbi, Ragatzu, Almici, Farina, Mendicino. All. Simoni.
TORINO (4-4-2): Coppola; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi; Stevanovic (st 31' Ebagua), Iori, Vives (st 16' Basha), Antenucci; Bianchi, Sgrigna (st 16' Surraco). A disp.: Morello, Di Cesare, D'Ambrosio, Oduamadi. All. Ventura
TORINO (4-4-2): Coppola; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi; Stevanovic (st 31' Ebagua), Iori, Vives (st 16' Basha), Antenucci; Bianchi, Sgrigna (st 16' Surraco). A disp.: Morello, Di Cesare, D'Ambrosio, Oduamadi. All. Ventura
Arbitro: Pinzani di Empoli
Marcatore: st 12' Ciofani (G)
Ammonito: Bartolucci, Mario Rui, Sandreani (G), Darmian e Basha (T).
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lunedì 24 ottobre 2011
Gubbio-Torino : gli schieramenti in campo
GUBBIO (4-2-3-1): Donnarumma; Caracciolo, Briganti,
Cottafava, Bartolucci; Sandreani, Lunardini; Bazzoffia, Raggio
Garibaldi, Mendicino; Ciofani. All: Simoni.
TORINO (4-2-4): Coppola; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi; Iori, Basha; Surraco, Bianchi, Ebagua, Antenucci. All: Ventura.
Arbitro: Pinzani di Empoli
TORINO (4-2-4): Coppola; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi; Iori, Basha; Surraco, Bianchi, Ebagua, Antenucci. All: Ventura.
Arbitro: Pinzani di Empoli
A GUBBIO PER UNA DOPPIA FESTA
Quanto entusiasmo intorno a questo nuovo-vecchio Toro! Si parla del tempio
granata,il mitico Fila, senza quasi accennare alle tristi vicende che l'hanno
portato al deprimente stato attuale. Sui quotidiani cittadini, sportivi e non,
si racconta del Torino come di una società che pensa ad un futuro con programmi
e proppositi di investimenti e non per le sue beghe fra tifosi arrabbiati,
tecnici inadeguati e presidenti allo sbando. Questa è la dimostrazione che in tutti
questi anni, a parte il periodo di Borsano, presidente avventuriero senza
scrupoli che ci ha dato tre anni di finto benessere societario foriero di
risultati strepitosi, a noi è mancato il sorriso che solo i risultati
positivi possono portare. Ho addirittura sentito da più parti la
volontà di voler dare a Cairo una nuova chance. E' un segnale
importantissimo che va sfruttato assolutamente. Una squadra di calcio è la
somma di tre fondamentali componenti che devono funzionare insieme nell'ottica
del raggiungimento dell'unico traguardo perseguibile con soddisfazione di
tutti: i risultati positivi. Ma ognuna di queste tre componenti ha doveri
precisi, vale a dire deve rispettare il lavoro e le aspettative delle
altre. La società che fa capo al presidente, ha come obiettivo primario il
bilancio economico che deve essere comunque accettabile ma deve tenere
presente che per tale scopo ha bisogno di buoni risultati sul campo senza
i quali solo una società con risorse economiche illimitate può
sopravvivere. Il tecnico e i giocatori, oltre ad essere all'altezza,
devono essere ottimi professionisti e saper trovare le giuste motivazioni per
mettere in atto i propositi di successo della società e dei tifosi che
porteranno loro buoni guadagni e gloria. I tifosi per arrivare a vivere
momenti come questi che stiamo assaporando da dieci turni di campionato, devono
saper aspettare con fiducia come si sta verificando e sostenere senza
pregiudizi o procesi sommari dando la possibilità a tutti di lavorare. Solo
così facendo fanno proprio il diritto di critica a fronte di risultati alla
fine deludenti.
A Gubbio troveremo una squadra guidata, come molte altre, da un personaggio a noi caro comunque: Gigi Simoni. Allenatore espertissimo che ci ricorda un eisodio di quando indossava la maglia granata. Il nostro PRESIDENTISSIMO Pianelli lo sacrificò alla Juve per non avere contro la piazza indignata per la cessione ai cugini ( ma perchè cugini? Laggiù ormai non è più Torino ma Venaria, parenti poi, non scherziamo) di Gigi Meroni. Simoni si comportò da gran signore anche quando esonerato dalla guida tecnica del Toro senza possibilità di apello non pronunciò alcuna parola contro la squadra per cui, sono sue parole, da sempre tifa e con la quale disputò tre ottimi campionati. Probabilmente il buon Gigi, tornato ad allenare in questi giorni per l'esonero di Pecchia (altro ex) sa architettando di mettere in difficoltà i nostri con tre mediani e un trequartista che dietro le punte e davanti i centrocampisti, come spesso accade, crea difficoltà ai nostri. Sarà dura in un piccolo stadio in festa per l'arrivo del blasonato e ricco di storia Torino, ma sono sicuro che sarà festa anche per noi alla fine. Tenere a bada il Padova e distanziare Samp e Sassuolo sarà iniezione di fiducia per noi e motivo di depressione per gli avversari attuali. Due parole le merita il Pescara di Zeman. Le squadre del tecnico boemo da sempre hanno entusiasmato coni risultati frutto di un gioco votato a realizzare un numero maggiore di gol dell'avversario, ma quando il gioco si sviluppa a senso unico e non sono previsti accorgimenti atti a fare punti anche negli incontri che si complicano o vinci o perdi e in questo modo i conti quasi sempre non tornano. Tutto ciò è una mia considerazione che perscinde dall'apprezzamento per lo spettacolo che il suo modo di vedere il calcio produce. Ormai mi sembra che la continuità nel gioco e nei risultati sia assodata quindi aspettiamoci un altro momento di festa lunedì sulla scia di questo crescente ottimismo diffuso.
Fulvio
A Gubbio troveremo una squadra guidata, come molte altre, da un personaggio a noi caro comunque: Gigi Simoni. Allenatore espertissimo che ci ricorda un eisodio di quando indossava la maglia granata. Il nostro PRESIDENTISSIMO Pianelli lo sacrificò alla Juve per non avere contro la piazza indignata per la cessione ai cugini ( ma perchè cugini? Laggiù ormai non è più Torino ma Venaria, parenti poi, non scherziamo) di Gigi Meroni. Simoni si comportò da gran signore anche quando esonerato dalla guida tecnica del Toro senza possibilità di apello non pronunciò alcuna parola contro la squadra per cui, sono sue parole, da sempre tifa e con la quale disputò tre ottimi campionati. Probabilmente il buon Gigi, tornato ad allenare in questi giorni per l'esonero di Pecchia (altro ex) sa architettando di mettere in difficoltà i nostri con tre mediani e un trequartista che dietro le punte e davanti i centrocampisti, come spesso accade, crea difficoltà ai nostri. Sarà dura in un piccolo stadio in festa per l'arrivo del blasonato e ricco di storia Torino, ma sono sicuro che sarà festa anche per noi alla fine. Tenere a bada il Padova e distanziare Samp e Sassuolo sarà iniezione di fiducia per noi e motivo di depressione per gli avversari attuali. Due parole le merita il Pescara di Zeman. Le squadre del tecnico boemo da sempre hanno entusiasmato coni risultati frutto di un gioco votato a realizzare un numero maggiore di gol dell'avversario, ma quando il gioco si sviluppa a senso unico e non sono previsti accorgimenti atti a fare punti anche negli incontri che si complicano o vinci o perdi e in questo modo i conti quasi sempre non tornano. Tutto ciò è una mia considerazione che perscinde dall'apprezzamento per lo spettacolo che il suo modo di vedere il calcio produce. Ormai mi sembra che la continuità nel gioco e nei risultati sia assodata quindi aspettiamoci un altro momento di festa lunedì sulla scia di questo crescente ottimismo diffuso.
Fulvio
domenica 23 ottobre 2011
Pensare al futuro
Da quando sono tifoso del Toro, ossia più o meno da circa 20 anni,
sento spesso parlare di gloria passata, di cuore toro, di tremendismo,
di Grande Torino, di Pulici, Ferrini, Meroni, eccetera eccetera....
Quello che poi si vede in campo la domenica ( in A ) o il sabato ( in B o Bwin ) è quasi sempre diverso....a volte dà l'impressione che ci si aspetti una squadra degna dei fasti del passato, capace magari di lottare per lo scudetto o perlomeno calcare i palcoscenici europei, e sarebbe bello, credo per qualsiasi tifoseria, anche di squadre che mai sono arrivate in serie A o che raramente ci sono state....Ma bisogna guardare la realtà....sarebbe possibile un TORO con i valori DA TORO nel calcio moderno, tutto affari, partite truccate, stipendi ultra milionari di big troppo spesso più vicini alle star del cinema che a veri e propri sportivi ???
Spesso mi capita di chiedermelo e, a seconda dell'umore, mi dò delle risposte tra loro contrastanti.... A volte dico, ma chissenefrega....un Toro come il Barcellona attuale che è la squadra che più si avvicina al Grande Torino che immagino nella mia fantasia basandomi sulle letture fatte...con un gioco offensivo e spettacolare, con uno sponsor come l' Unicef sulle maglie, con dei giocatori come Iniesta e Messi capaci di accarezzare un pallone, con un allenatore giovane come Guardiola, con una società basata sull'azionariato popolare e con uno stadio che pieno diventa più bello del Camp Nou, magari chiamato STADIO VALENTINO MAZZOLA, in onore del Capitano....prima o poi potrebbe pur esserci, basterebbe un imprenditore che abbia voglia di vincere, una tifoseria finalmente coesa ed in qualche anno lo si potrebbe costruire....
.....altre volte invece penso che tutto ciò sarebbe impossibile perchè il calcio ed il mondo sono cambiati...bla bla bla...certi valori non esistono più....bla bla bla....
Quale delle due risposte è quella migliore? Quale la verità? Quid veritas?
Guardiamo il nostro piccolo grande Torino di oggi, sì ragazzi, quello di Ventura, di capitan Rolando Furioso che resta in granata, mentre se fosse andato in serie A avrebbe potuto lottare per un posto in azzurro ; di Ogbonna, ultimo virgulto del settore giovanile, un nuovo italiano, ma dai valori solidi, uno che non promette di restare in granata tutta la vita ( per non dover mentire)...ma che nei fatti cerca di tener viva questa promessa restando nel Toro anche in serie Bwin ( o Bwind? ) conquistando l'azzurro e tenendoselo nonostante la serie cadetta.....di Iori, metronomo infaticabile del centrocampo granata ( che personalmente a me ricorda un po' Fusi....) ....di Stevanovic che risorge dalle ceneri come un'araba fenice trasformandosi da brutto anatroccolo indispettito in splendido cigno...il Toro che va a benzina verde con i vari Verdi, Suciu, Oduamadi, Steva, Ogbonna, Darmian.....insomma UN TORO DA RINASCITA !!!!
Capace di vincere 8 partite su 10, raggiungendo, anzi, superando il record della Giuve in serie B.....di non perdere neanche una gara....di vincere 5 partite esterne consecutive ( per ora....) e di stagliarsi SOLO AL COMANDO DEL CAMPIONATO.....Cairo non sarà Novo nè Pianelli ( sfortunanatamente hanno pochi lati comuni....) , Ventura non sarà Erbstein nè Radice, ma un po' il Mondo me lo ricorda....( a proposito....in bocca al lupo Emiliano....siamo tutti con te....)....Bianchi non sarà Gabetto, nè Pulici ......ma che cavolo cari fratelli granata !!!! Siamo in serie B e per ora va STRABENE..... Una volta tornati in A, GRADUALMENTE, PASSO DOPO PASSO.... abbiamo già una base su cui poter costruire un TORO che non sia una mucca smagrita come quella degli ultimi anni....o sbaglio????
FORZA TORO SEMPRE !!!!
Quello che poi si vede in campo la domenica ( in A ) o il sabato ( in B o Bwin ) è quasi sempre diverso....a volte dà l'impressione che ci si aspetti una squadra degna dei fasti del passato, capace magari di lottare per lo scudetto o perlomeno calcare i palcoscenici europei, e sarebbe bello, credo per qualsiasi tifoseria, anche di squadre che mai sono arrivate in serie A o che raramente ci sono state....Ma bisogna guardare la realtà....sarebbe possibile un TORO con i valori DA TORO nel calcio moderno, tutto affari, partite truccate, stipendi ultra milionari di big troppo spesso più vicini alle star del cinema che a veri e propri sportivi ???
Spesso mi capita di chiedermelo e, a seconda dell'umore, mi dò delle risposte tra loro contrastanti.... A volte dico, ma chissenefrega....un Toro come il Barcellona attuale che è la squadra che più si avvicina al Grande Torino che immagino nella mia fantasia basandomi sulle letture fatte...con un gioco offensivo e spettacolare, con uno sponsor come l' Unicef sulle maglie, con dei giocatori come Iniesta e Messi capaci di accarezzare un pallone, con un allenatore giovane come Guardiola, con una società basata sull'azionariato popolare e con uno stadio che pieno diventa più bello del Camp Nou, magari chiamato STADIO VALENTINO MAZZOLA, in onore del Capitano....prima o poi potrebbe pur esserci, basterebbe un imprenditore che abbia voglia di vincere, una tifoseria finalmente coesa ed in qualche anno lo si potrebbe costruire....
.....altre volte invece penso che tutto ciò sarebbe impossibile perchè il calcio ed il mondo sono cambiati...bla bla bla...certi valori non esistono più....bla bla bla....
Quale delle due risposte è quella migliore? Quale la verità? Quid veritas?
Guardiamo il nostro piccolo grande Torino di oggi, sì ragazzi, quello di Ventura, di capitan Rolando Furioso che resta in granata, mentre se fosse andato in serie A avrebbe potuto lottare per un posto in azzurro ; di Ogbonna, ultimo virgulto del settore giovanile, un nuovo italiano, ma dai valori solidi, uno che non promette di restare in granata tutta la vita ( per non dover mentire)...ma che nei fatti cerca di tener viva questa promessa restando nel Toro anche in serie Bwin ( o Bwind? ) conquistando l'azzurro e tenendoselo nonostante la serie cadetta.....di Iori, metronomo infaticabile del centrocampo granata ( che personalmente a me ricorda un po' Fusi....) ....di Stevanovic che risorge dalle ceneri come un'araba fenice trasformandosi da brutto anatroccolo indispettito in splendido cigno...il Toro che va a benzina verde con i vari Verdi, Suciu, Oduamadi, Steva, Ogbonna, Darmian.....insomma UN TORO DA RINASCITA !!!!
Capace di vincere 8 partite su 10, raggiungendo, anzi, superando il record della Giuve in serie B.....di non perdere neanche una gara....di vincere 5 partite esterne consecutive ( per ora....) e di stagliarsi SOLO AL COMANDO DEL CAMPIONATO.....Cairo non sarà Novo nè Pianelli ( sfortunanatamente hanno pochi lati comuni....) , Ventura non sarà Erbstein nè Radice, ma un po' il Mondo me lo ricorda....( a proposito....in bocca al lupo Emiliano....siamo tutti con te....)....Bianchi non sarà Gabetto, nè Pulici ......ma che cavolo cari fratelli granata !!!! Siamo in serie B e per ora va STRABENE..... Una volta tornati in A, GRADUALMENTE, PASSO DOPO PASSO.... abbiamo già una base su cui poter costruire un TORO che non sia una mucca smagrita come quella degli ultimi anni....o sbaglio????
FORZA TORO SEMPRE !!!!
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Ventura: "A Gubbio per poggiare un altro mattone"
Prima della partenza per Gubbio ha incontrato i media il tecnico granata Giampiero Ventura:
<<Il pericolo di sottovalutare c'è, spero di riuscire a
debellarlo. Si è parlato della grande festa di giovedì a Volpiano, della
visita al Museo, ma poco della partita. Affrontiamo una squadra che
darà tutto perchè ha l'assoluta necessità di fare punti per la
classifica e per la sua sopravvivenza. Giochiamo contro il Gubbio, ma
anche contro il rischio di sottovalutare inconsciamente l'avversario;
questa partita dovrà darci risposte sul piano di chi siamo e chi
vogliamo essere. I campionati non si vincono battendo la Sampdoria, ma
battendo il Gubbio.
E' la prima volta negli ultimi dieci anni che
affronto una squadra che non so con che modulo giochi e in che modo
venga disposta in campo. Conosco alcuni loro giocatori e il nuovo
tecnico, Simoni. Hanno cambiato diversi moduli dall'inizio dell'anno e
dunque non sappiamo con quale di essi ci affronteranno. Quando conosci
le difficoltà sai anche come superarle, ma se non le conosci tutto
diventa più difficile.
Antenucci ha fatto bene da esterno, dunque è una possibile soluzione tattica, ma bisogna valutare il loro schieramento.
Ogni settimana si cerca di ottenere un buon risultato
per la classifica, ma l'obiettivo deve essere quello di mettere un
mattone alla volta per costruire qualcosa di solido. Il mattone può
essere di ordine tecnico-tattico, psicologico o, come in questo caso, di
maturità. Questa partita può essere un tassello importante.>>
I convocati per Gubbio
Il tecnico granata Giampiero Ventura ha convocato 22
calciatori per la partita Gubbio vs Torino in programma lunedì sera alle
ore 20.45:
Antenucci, Basha, Bianchi, Coppola, D'Ambrosio,
Darmian, De Feudis, Di Cesare, Ebagua, Glik, Iori, Morello, Oduamadi,
Ogbonna, Parisi, Pratali, Sgrigna, Stavanovic, Surraco, Verdi, Vives,
Zavagno.
Pubblicato da : www.torinofc.it
Primavera: finisce in parità la sfida con il Genoa
Termina in parità la sfida del campionato Primavera
tra Genoa a Torino. I ragazzi colgono il pari grazie alla rete di Vita.
Con questo punto i granata salgono a quota cinque in classifica, ad un
punto dai Grifoni, che continuano a precederli.
La prossima sfida in programma avrà luogo sabato 29 ottobre, in casa, contro il Livorno.
TABELLINO:
GENOA-TORINO 1-1
Reti: 23' Vita, 86' Parodi.
Formazione Torino FC: Gomis,
Isoardi, Ropolo, Fiore, Panepinto, Ignico, Vita, Diarra, Fumana,
Pinelli, Ferrante. A disposizione: Di martino, Cinaglia, Pernice,
Firriolo, Milani, Sarr, Triggiani. Allenatore: AstaPubblicato da : www.torinofc.it
venerdì 21 ottobre 2011
Il Toro in visita al Museo dell'AMSG (fotogallery)
Tutta la prima squadra granata, insieme allo staff
tecnico e dirigenziale, si è recata questo pomeriggio in visita privata
al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, a Villa Claretta,
Grugliasco. La visita è durata più di un'ora, sotto la sapiente ed
appassionata guida del Presidente dell'Associazione Memoria Storica
Granata, Domenico Beccaria, e dell'artista Giampaolo Muliari. A loro, a
tutta l'AMSG ed alla Città di Grugliasco vanno i ringraziamenti della
società per l'ospitalità e la cortesia ancora una volta dimostrate.
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