domenica 30 novembre 2014

Torino, il Torino e la Juventus visti da fuori............





Bisogna avere il coraggio di andarsene quando si capisce che il proprio momento è arrivato, che il proprio tempo è trascorso, senza aspettare di vedere la curva discendente. Questo ho sempre pensato degli artisti, delle persone carismatiche, degli sportivi. È vero coraggio prendere la propria storia tra le mani e decidere che è il momento di lasciare il posto ad altri, anche se si è al massimo della gloria. Ma se la fine arriva senza che tu possa deciderlo, se ad esempio è una collina, mettiamo la collina di Superga, a decidere per te? Ci ho pensato molto da che sono a Torino, nel 2013 fanno 11 anni, come i giocatori in campo, preferibilmente a maglia granata! 

Mi sono innamorata perdutamente di questa città fin dalla prima visita nel 2001, l’ho trovata affine al mio carattere, fuori apparentemente fredda e difficile, ma dentro piena di emozioni dirompenti. E poi ho deciso, è coraggio anche quello, è il coraggio di rimanere grandi e continuare a far sognare la gente come per tanti anni, quelli più difficili della nostra storia di Italiani è stato. Invincibili e con un grande lascito, ma questo dovrebbe essere stimolante e non mai deprimente.
 Quando frequentavo le scuole medie mio padre a tavola ogni tanto ci raccontava la storia del Grande Torino. Raccontava molti aneddoti della sua gioventù, il militare, le amicizie, il calcio, sua grande passione, sia guardato e tifato che praticato, fino a quasi cinquant’anni di età. Parlando del Torino declamava l’ultima formazione prima di quel maledetto schianto: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Ossola, Grezar, Mazzola… non li ricordo nell’ordine giusto, sono cresciuta a urla di “Forza Napoli!”, però quando mio padre parlava del Torino la sua voce si riempiva d’affetto e a un certo punto diceva che quella era la squadra di quando era ragazzo, che tutti i suoi amici tifavano Torino e quando lo ascoltavo non pensavo mai che sarei arrivata in questa città, piena di speranze ed energie per affrontare il futuro. Non so molto di calcio, ma il Torino mi è sempre stato simpatico, anche se mi sono interessata alla sua squadra solo negli ultimi anni qui: da lontano era la Juventus a primeggiare nei discorsi dei miei amici che pedissequamente si aggregavano al più forte… in apparenza almeno. Ma stando a Torino ho capito molte cose: intanto che è una città meravigliosa, riservata, orgogliosa, schizzinosa, non ti blandisce per conquistarti, i suoi doni maestosi sono sotto i tuoi occhi ma in un certo senso sono inaccessibili, te li devi guadagnare, sudare, meritare; non sempre me ne sento all’altezza e insisto a volere farmela amica pur non avendo vinto tutte le sue resistenze; ecco, sento che il Toro è così: devi meritarti tutto quello che ne viene, devi sudare e faticare e mantenere un orgoglio e una forza d’animo che non è da tutti per poi essere premiato al massimo con un sorriso! Per carattere devo dire che preferisco mille volte questo che non le facili vittorie di chi si può permettere sempre di acquistare il meglio, forse perché non credo nel denaro che compra ogni cosa. 


Quindi per me il Toro è Torino, in ogni senso, in ogni fibra e se una persona che ami ama il Torino, devi amarlo anche tu. Nemmeno “devi”, senti che è l’unica strada percorribile, anche se per competenze e interessi puoi al massimo guardarlo da lontano con il cuore che trabocca di emozioni e lo stomaco che si chiude per l’ansia.
Ho pensato che, a parte per chi la propria fede la coltiva dalla nascita, per chi viene da fuori “scegliere” (perché è più sentire che scegliere davvero) la Juve o il Toro è come nel primo caso, andare in vacanza in una bellissima città turistica, dove devi fare a spintoni con la gente per vedere qualcosa di bello, essendo aggredito dalle offerte allettanti (ma spesso ingannevoli) dei ristoranti che cucinano surgelati a turisti sprovveduti, e nel secondo caso faticando e insistendo per trovare un posticino poco conosciuto, ma dove sei servito benissimo, mangi davvero locale ed esci con il sorriso anche se hai speso qualcosa di più. Quest’ultimo è il Toro per me. È questo che mi viene in mente quando penso alle dicotomie perenni presenti in questa città: collina/periferia, borghesi/operai, Juve/Toro… e spero che chiunque scelga di venire a vivere in questa città maestosa e generosa (fino all’eccesso) non si fermi all’apparenza, ma sia pronto a faticare, a lottare, a sudarsi le attenzioni di chi ha davvero una Storia e la porta addosso. In fondo per me Torino è amore e il Toro è Torino… cos’altro avrei potuto fare?

CLESSIDRA 




NOTA DELLA REDAZIONE: RINGRAZIAMO L'AUTRICE PER AVERCI CONCESSO DI PUBBLICARE QUESTO ARTICOLO CHE RENDE BENE L'IDEA DELLE DIFFERENZE TRA NOI E "LORO".

VI INVITIAMO A VISITARE IL BLOG DELLA BRAVISSIMA CLESSIDRA ALLA PAGINA:
 
http://fatterelli.wordpress.com/

IO L'HO FATTO E VI ASSICURO CHE NE VALE LA PENA!!!


sabato 29 novembre 2014

Torino-Brugge 0-0 le pagelle dei granata

lunedì 24 novembre 2014

Torino – Sassuolo 0-1 le pagelle dei granata



 
Gillet 6 Compie dei buoni interventi, ma si deve arrendere alla rete di Floro Flores
 
Maksimovic 5,5 Parecchie sbavature, va spesso in difficoltà come i compagni di reparto
 
Glik 5 Zaza gli sfugge più di una volta, per fortuna non castiga il Toro
 
Moretti 6 L’unico a salvarsi della linea di difesa, se Berardi non combina nulla è pure grazie a lui
 
Bruno Peres 6 Positiva la sua gara sia nell’attaccare sulla corsia di destra che nel coprire
 
Vives 5,5 Piuttosto appannato rispetto alle altre volte, poco supporto a centrocampo
 
Gazzi 6 Prestazione ordinata senza acuti, si limita al lavoro ordinario
 
Sanchez Mino 5 Prestazione davvero incolore, si presenta pure dal dischetto ma Consigli gli nega la gioia del riscatto
 
Darmian 6 Spinge ad oltranza sulla sua corsia di competenza, ha fatto meglio in altre occasioni
 
El Kaddouri 7 Davvero ispirato, regala giocate di alta qualità, manda in porta con assist al bacio prima Bruno Peres poi Quagliarella ma i suoi compagni sciupano
 
Quagliarella 6 Svaria per tutto il fronte offensivo ingaggiando un bel duello con Paolo Cannavaro, si procura il rigore che misteriosamente non tira, ha pure l’occasione per portare il Toro in vantaggio ma un grande Consigli si oppone
 
Farnerud 6 Rileva Sanchez Mino facendosi notevolmente preferire al compagno
 
Nocerino 5 Rileva Vives non entrando mai nel vivo della gara
 
DFB

lunedì 10 novembre 2014

Roma – Torino 3-0 le pagelle dei granata



 
Gillet 6 Sui tre gol presi è sicuramente incolpevole, compie qualche altro buon intervento
 
Maksimovic 6 Fa valere la sua fisicità e riesce ad interrompere qualche pericolosa incursione
 
Glik 5,5 Marcare Totti è faticoso e il capitano giallorosso lo disorienta più di una volta
 
Moretti 5 In ritardo sia nel chiudere Torosidis e Ljajic sulle azioni che valgono due reti per i giallorossi
 
Bruno Peres 6,5 Uno dei granata più pericolosi, le sue incursioni sulla fascia destra mettono in seria difficoltà Cole
 
Vives 5 Non in serata di grazia, poco preciso nelle verticalizzazioni, esce per infortunio
 
Gazzi 5,5 Poco filtro in mediana, i centrocampisti giallorossi lo sovrastano
 
Farnerud 5 Mai incisivo a centrocampo, dura solo il primo tempo
 
Darmian 5,5 Torosidis è in grande spolvero gol a parte, spinge solo nel finale a risultato acquisito, troppo tardi
 
El Kaddouri 5,5 Nel primo tempo sembrava in buona vena facendo intravedere qualche buona giornata, nella ripresa va in letargo essendo avulso dal gioco viene sostituito
 
Quagliarella 6 Ci prova in tutte le maniere contro il muro giallorosso, in un ‘occasione De Sanctis si supera
 
Nocerino 5 Rileva Vives risultando del tutto evanescente il suo ingresso
 
Sanchez Mino 6 Regala giocate di buona fattura, almeno da un po’ più di brillantezza ad un Toro quasi spento
 
DFB
 

venerdì 7 novembre 2014

Helsinki- Torino 2-1 le pagelle dei granata


Padelli 6 Qualche buon intervento, ma sulle due reti degli avversari si deve arrendere

Glik 5 Tiene bene nel primo tempo, va in netta difficoltà nella ripresa

Jansson 6 L'unico a salvarsi della difesa granata, sfiora il gol del pareggio a tempo scaduto

Gaston Silva 5 Poca cattiveria in area di rigore e poca reattività, serata da dimenticare

Darmian 6 Buona spinta ma poca precisione nei cross

Benassi 5,5 Nel primo tempo sembra nel vivo della gara, nella ripresa sparisce del tutto

Gazzi 5,5 Mancano le giuste geometrie, va in panne pure lui soprattutto quando regala la palla a Savage che s'invola tusso solo in area di rigore, nella circostanza salva Padelli

Sanchez Mino 6,5 Sicuramente il più brillante dei granata, nel primo tempo prende per mano la squadra, coglie pure un palo, peccato cali un pò nella ripresa

S Masiello 6 Un positivo rientro, una delle poche note liete della serata

Martinez 5,5 Buoni i movimenti in area di rigore e qualche occasione mancata di poco

Quagliarella 6 Forse si attendeva un po' di più da uno del suo calibro, ma riesce a mettere lo zampino siglando la rete della speranza

Larrondo 6 Rileva Martinez e si rende pericoloso con un colpo di testa di poco al lato, sicuramente era più nel vivo del match rispetto ad altri compagni di squadra

El Kaddouri 5 Rileva Benassi e non riesce a mettere a disposizione la sua tecnica e la capacità di saltare l'uomo,insufficiente e improduttiva la sua prestazione

Molinaro 6 Buon impatto sulla partita, offre la spinta di cui il Toro ha bisogno soprattutto nel finale di gara

DFB

martedì 4 novembre 2014

Torino – Atalanta 0-0 le pagelle dei granata


Gillet 6 Un solo intervento importante da segnalare quando salva la porta su un colpo di testa di Stendardo 
Maksimovic 6,5 Prende un colpo su fianco destro che lo manda ko, ma lui non molla e rimane in piedi disputando una buona gara. Gladiatore 
Jansson 6,5 Solo una sbavatura per il resto gara attenta giocata con grande sicurezza

Moretti 7 Una garanzia in difesa, pericoloso nel primo tempo con un colpo di testa di poco al lato e su di lui c’è da segnalare un netto rigore che l’arbitro non vede. Essenziale come sempre

Bruno Peres 7 Sulla corsia di destra è una freccia, ridicolizza Dramè, fa ammonire Baselli ed è prodigioso in fase di copertura quando salva su Bianchi lanciato a rete
Vives 6 La fascia lo responsabilizza e lui non demerita nel primo tempo, poi è costretto ad uscire per infortunio
Gazzi 6 Gioca da vertice basso una gara senza infamia e senza lode, ci si aspettava qualcosina in più
El Kaddouri 5,5 Anonimo nel primo tempo, pochino più intraprendente nella ripresa ma nel complesso una gara giocata sotto tono
Darmian 6 Punge e copre con misura senza strafare come fa altrettanto il suo rivale Zappacosta
Martinez 5 Tutto fumo e niente arrosto, molte volte corre a vuoto poca intesa col compagno Quagliarella
Quagliarella 5,5 Svaria su tutto il fronte offensivo, ma si infrange sul muro della difesa avversaria
Amauri 6 Premiato con la sufficienza solo perché in mezz’ora dimostra in tutti i modi di voler lasciare il segno, almeno l’impegno si vede
Farnerud 6,5 Rileva Vives e da peso e consistenza al centrocampo granata, si rende pericoloso su punizione ma un grande sportiello gli nega la gioia del gol
DFB

Torino – Parma 1-0 le pagelle dei granata




Gillet 6,5 Grande sicurezza tra i pali, nella ripresa compie un miracolo su un tiro di Acquah che salva il risultato

Maksimovic 7 Fa girare a vuoto Cassano, dimostra grande brillantezza e un’ottima condizione di forma da disputare una gara eccellente
Glik 6,5 I duelli aerei sono il suo pezzo forte, nel primo tempo si fa male alla caviglia ma stringe i denti ed esce stremato nel finale
Moretti 6,5 Solita esperienza al servizio della squadra dotato di buon piede imposta dalla difesa
Bruno Peres 6,5 Nel primo tempo spinge con veemenza sulla sua corsia di competenza, dal suo cross nasce il gol dei granata, altrettanto efficace in fase di copertura
Vives 6 Partita egregia dal punto di vista tattico, esegue con diligenza il compitino in mediana
Gazzi 6 Imposta poco l’azione ma ruba un’infinità di palloni, nel suo lavoro è prezioso come sempre
El Kaddouri 5,5 Poco ispirato, assiste poco le punte, una partita dove ci sono più ombre che luci
Darmian 7,5 Corre su tutta la fascia sinistra, limita Rispoli e si fa vedere più volte al cross, poi ha il grande merito di sbloccare la partita con un destro micidiale che batte Mirante e valgono i tre punti alla squadra granata
Amauri 6 Partita più improntata ai duelli fisici e alle sponde, sotto porta si vede poco
Quagliarella 6,5 Cerca di trovare il gol con insistenza e non ci riesce ma nel complesso la sua prova è più che buona
Sanchez Mino 5,5 Rileva El Kaddouri ma non risulta brillante, spreca una grossa occasione da gol che poteva valere il 2-0
Jansson 6 Rileva Glik  nei minuti finali quando il Parma tenta il forcing ma lui resiste insieme ai compagni di reparto
DFB