A volte basta uno sguardo tra due persone per capirsi, l'intesa, il cercarsi per arrivare a raggiungere uno scopo, così è stato per loro,
vivere in simbiosi, l'affiatamento che li ha portati ad essere una delle più forti coppie gol del dopoguerra loro sono Paolo Pulici e Francesco Graziani, loro sono i gemelli del gol.


Dopo 25 anni dalla tragedia di Superga il Toro si ritrova a festeggiare uno scudetto e loro sono stati i protagonisti insieme agli altri compagni di squadra di quello scudetto,il settimo.
Prima di essere gli eroi di quel Torino, i due gemelli hanno fatto tanta gavetta, Paolo Pulici gioca nel Legnano senza ottenere grandi risultati,mentre l'altro Francesco (detto
"Ciccio") Graziani va sicuramente meglio con la maglia dell'Arezzo, squadra dove lascerà uno straordinario ricordo di se.
Paolo Pulici fu scartato dall'Inter e non giudicato all'altezza di stare con i grandi Corso e Sandro Mazzola , ma due persone credono in lui anche se calcia con un solo piede e sbaglia tanti gol, due persone che faranno grande proprio quel Torino:i due allenatori Radice e Giagnoni, dove faranno di Paolo Pulici da un attaccante pasticcione a un bomber di grandissima qualità e tecnica ed arriverà a fare tanti gol come personaggi del calibro di Gianni Rivera e Beppe Savoldi.
Nel Torino arriva nel 1967 e nel 1972 sigla ben 17 reti da fargli vincere la classifica marcatori, per lui arriva pure la chiamata in azzurro nella nazionale di Valcareggi, debuttando il 31 marzo 1973,contro il Lussemburgo e l'anno dopo si formerà la mitica coppia perchè dall'Arezzo, il Torino acquisterà quello che diventerà il suo gemello, Francesco Graziani per gli amici "Ciccio".
Un bravo ragazzo, uno senza grilli per la testa, qualità che hanno fatto di lui una persona di una semplicità unica, capace di farsi volere bene ancora oggi da tutti.
Nella prima stagione la coppia arriva a fare 20 gol, 6 reti per Francesco, 14 per Paolo e il Torino arriva al quinto posto.Paolo Pulici convocato in Nazionale parteciperà al Mondiale di Germania.
Si ritorna in campionato e i gemelli del gol inizieranno veramente a prendere forma e a fare il botto,arriveranno a fare insieme 30 gol, e Pulici arriva a siglare 18 reti classificandosi al 2 posto nella classifica marcatori, continueranno nell'anno successivo a far crescere sempre il bottino e arriveranno a fare 36 reti,Paolo con 21 vincerà la classifica marcatori e Francesco con 15 non sarà certo da meno e per lui ci sarà la nazionale di Bearzot e Bernardini
La coppia va sempre consolidandosi e quell'anno che è il 1975-76 li porterà al trionfo perchè il Torino di Radice si aggiudicherà il suo settimo scudetto e scriverà una delle più belle ed indimenticabili pagine dellla storia del calcio italiano,un campionato bello e avvincente dal ritmo serrato e giocato fino alla fine.
Quell'anno si deve tanto a loro, ma è un grande Torino fatto di grandi nomi oltre al bravo allenatore Radice che ha creduto molto in quella mitica coppia,c'è il mitico Claudio Sala detto "il poeta del gol" , Renato Zaccarelli una mezz'ala classifica che gli anni a seguire si inventerà il ruolo di libero, un calciatore di grande eleganza e tatticamente perfetto e il grandissimo portiere Luciano Castellini soprannominato dai tifosi del Toro "il giaguaro".
La mitica coppia l'anno seguente arriverà a segnare qualcosa come 37 reti in due, questa volta è Graziani a vincere la classifica cannonieri con 21 reti e Pulici 16 reti.
Dopo due anni da sogno, il bottino dei calciatori incomincerà a calare, però il cuore dei tifosi del Toro quando si parlerà di loro continuerà a battere ancora forte, perchè loro hanno farto parte di quel Toro che vedeva il calciatore combattere come un guerriero, con rabbia e sudore e l'agonismo messo in campo diventava teatro di scontri che fanno parte di eroi della mitologia greca.
Quando puntavano la porta, quando si cercavano col solo sguardo la folla andava in delirio, un misto di tecnica e potenza, di generosità e altruismo messo al servizio della squadra, valori fondamentali del calcio che hanno fatto di quel Toro una squadra vincente.

I gemelli del gol Pulici e Graziani verranno ricordati come in un finale di una filastrocca o un ritornello di una canzone o come due eroi di un fumetto che nessuno ha mai potuto scrivere ma è sicuramente presente nell'immaginario di ogni tifoso granata.

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