domenica 30 ottobre 2011

Vittoria che fa bene, anzi benissimo

Un sabato che ci ha dato soddisfacenti  risposte sulla tenuta caratteriale dei giocatori dopo lo scivolone di Gubbio e buoni messaggi sulla compattezza dello spogliatoio. C'era attesa intorno a questa partita, non tanto per la caratura attuale dell'Empoli quanto per gli strascichi negativi che l'incontro di lunedì scorso potevano aver lasciato nella testa e nei muscoli dei granata. Qualcosa che poteva confermare queste paure nei primi quarantacinque minuti si  è visto aldilà del risultato sfavorevole ma evidentemente durante il riposo si è fatto sentire il Mister e nella ripresa si sono riviste la voglia di vincere e la grinta trasmessa in questi quattro mesi di lavoro. Gran merito va a Ventura che è riuscito a rivitalizzare un attacco che languiva e non funzionava dalla parte di Surraco. Troppo farraginoso oggi l'uruguagio schierato a destra. Antenucci ha subito vivaczzato il nostro attacco con continue e pericolose incursioni che hanno messo in difficoltà lo schieramento difensivo toscano di destra. Non a caso il pareggio è nato da un inserimento chirurgico di Mirko con passaggio preciso per l'accorrente Ebagua al suo terzo gol stagionale.

L'utilità dell'ex varesino a battagliare alle spalle del capitano pur facendosi trovare pronto al momento opportuno è nota a tutti ma il gol di oggi è importantissimo perchè giunto quando il cronometro lo richiedeva: se fosse tardato tutto si sarebbe complicato. Abbiamo citato due atleti che hanno avuto un peso determinante per la vittoria ma non si può dimenticare la prestazione di Darmian coronata dal gol-vittoria che mi fa dire che il Toro non si deve lasciare sfuggire questo giovane difensore di fascia sempre attento nelle chiusure e cercato con continuità dai compagni. Buona la prova di Bianchi che ha il gran merito nell'azione del raddoppio di aver colpito benissimo di testa dopo con un gesto atletico fantastico degno di un grande attaccante. Devo però fare un appunto a Rolly, giusto perchè le critiche ci devono essere se servono. Il nostro bomber deve cercare di limitare la sua ricerca del gol a tutti i costi anche da posizioni impossibili,soprattutto quando ci sono compagni ben ben smarcati che potrebbero sfruttare un suo  eventuale assist. E' altresì vero che un attaccante puro ci deve provare da tutte le posizioni ma a volte deve avere anche la lucidità dei campioni che cercano di scaricare sul compagno meglio posizionato. Continua la ricerca di Ventura degli esterni più affidabili ma continua anche la crescita di Stevanovich che sta coniugando estro e pericolosità con umiltà e sacrificio pur se la strada è ancora lunga ma è bene averla imboccata.
Fulvio

venerdì 28 ottobre 2011

Attenti a Tavano !!!

Domani si gioca Torino-Empoli ma la posta in palio è molto di più dei tre punti. La sconfitta di lunedì è sì stata anche un po’ occasionale ma è stata comunque come uno schiaffo inaspettato. Tutti a dire, me compreso, che si è trattato di una sconfitta salutare per evitare errori futuri, che meglio essersi tolti il dente per riprendere a marciare spediti, che perdere contro i ragazzi di Simoni, grande amico, tutto sommato ci fa meno male ecc…ecc… A parte il fatto che  perdere non può e non deve mai far piacere, tutto giusto ma fino al novantesimo della prossima partita non sapremo se ci siamo messi alle spalle un  episodio infelice e nulla più o se si devono prendere contromisure perché ormai tutti sanno come giochiamo e di conseguenza come affrontarci. Tocca a Ventura rimescolare le carte e togliere certi punti di riferimento ormai noti a tutti. Antenucci ad esempio ha fatto molto su quella fascia per coprire l’assenza di Guberti e l’immaturità dei suoi naturali sostituti, ma adesso deve rifiatare e poi riprendersi il posto vicino alla porta avversaria là dove rende per quello che sa fare. 


Provare, se si vuole procedere con il modulo che prevede due esterni alti e due punte anche in trasferta a limare qualcosa alti provando a sinistra il triangolo Parisi, Iori e Basha (ha le qualità per gli inserimenti profondi) in attesa di avere a disposizione Suciu e a destra Darmian, De Feudis (Vives non ha ancora sufficiente benzina) Surraco in alternativa a D’ambrosio. In questo modo probabilmente ci sarebbe più protezione e più sostegno ai centrocampisti e Parisi, sempre comunque utile nelle aperture ma meno nelle chiusure soprattutto perché si trova spesso solo a fronteggiare il dirimpettaio avversario che qualora riuscisse a saltarlo avrebbe via libera verso la porta. Purtroppo Guberti e Suciu infortunati, Verdi e Odu tanto bravi a offendere quanto ancora poco esperti nelle chiusure e Pagano e Surraco ancora sotto una condizione fisica accettabile, lasciano poca scelta al tecnico genovese. Si potrebbe forse cambiare modulo ma manca il giocatore di fantasia, il suggeritore, l’inventore dell’ultimo passaggio che agisce dietro alle punte, ma anche in questo caso un giocatore con queste caratteristiche sarebbe utile ad Antenucci o al limite a Ebagua non certo a Bianchi. Guberti rappresenta la giusta sintesi per il gioco del Toro ma dovremo aspettarlo per molto quindi caro Ventura tocca a te. Nel titolo ho ricordato chi potrebbe rappresentare una minaccia costante per i nostri difensori poiché Tavano che non segna da quattro giornate non ci tranquillizza per niente anzi…
Sabato sera ne sapremo di più e spero siano buone notizie.

Fulvio 

Ventura: "Una sconfitta non incide su un campionato"

Ha incontrato oggi i media il tecnico granata Giampiero Ventura: <<L'avversario sarà ostico, come lo sono stati gli ultimi affrontati; una squadra chiusa in difesa, che ci aspetterà nella sua metà campo. I dubbi sulla formazione sono ancora molti, soprattutto in virtù del fatto che avremo tre partite in una settimana.
Una sconfitta incide minimamente sul morale; l'importante è analizzare la partita, capire gli errori commessi e correggerli per poi non ripeterli più. In una piazza come Torino manca equilibrio, sia nelle situazioni positive che in quelle negative. In questi mesi è stato fatto tanto per ridare dignità alla maglia granata; non si può pensare con due partite di aver vinto il campionato, ma neanche di averlo perso per una sconfitta.
Per fare un certo tipo di calcio serve la serenità di non aver paura oltre alla conoscenza del gioco. Non è vero che in queste due partite si decide il campionato. E' tre mesi che lavoriamo per ritrovare la serenità e riportare l'orgoglio di tifare Toro, non sarà una sconfitta a cambiare le cose. Il calcio è fatto di vittorie e di sconfitte: anche chi vince i campionati durante l'anno perde 6/7 partite. E' normale.
Si sta lavorando non solo per portare in alto il Torino in classifica, ma per ricreare l'orgoglio del Toro e la dignità granata.
Io non ho mai detto che i ragazzi non fanno quello che dico io, ma che non stavano facendo quello di cui erano, e sono, capaci.
Per costruire qualcosa di importante bisogna gettare delle basi serie, fatte di serenità e conoscenza. Questo vuol dire fare calcio.>>

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I convocati per l'Empoli

Il tecnico granata Giampiero Ventura ha convocato 22 calciatori per la partita Torino vs Empoli in programma sabato pomeriggio alle ore 15.00:
Antenucci, Basha, Bianchi, Coppola, D'Ambrosio, Darmian, De Feudis, Di Cesare, Ebagua, Glik, Iori, Morello, Oduamadi, Ogbonna, Parisi, Pratali, Sgrigna, Stavanovic, Surraco, Verdi, Vives, Zavagno.

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Giovanili: il programma del weekend

Tenteranno di allungare la striscia di successi i Giovanissimi Nazionali del Torino FC, impegnati questo fine settimana in casa contro il Cuneo. Reduci da sei successi in altrettante gare, i ragazzi di Fogli saranno impegnati domenica mattina, alle ore 11.00, presso il centro sportivo "Robaldo" di strada Castello di Mirafiori 285, a Torino,  nel settimo turno del loro campionato di categoria.
Impegno esterno invece per gli Allievi Nazionali, reduci dal pareggio 1-1 contro il Grosseto, che occupano attualmente la quarta piazza in classifica, a tre punti dalla vetta. I ragazzi di Longo giocheranno in casa della Sampdoria, domenica alle ore 15.00, presso il campo sportivo "3 campanili" di via Marconi, in località Poggio a Bogliasco (GE).

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giovedì 27 ottobre 2011

Primavera: sabato i granata ospitano il Livorno

La formazione Primavera del Torino FC dopo la bella prova infrasettimanale contro l'Empoli, che ha garantito ai granata il passaggio del turno, torna in campo sabato pomeriggio contro il Livorno per il 7° turno del Campionato Primavera.
La sfida avrà luogo alle ore 15.00 presso il campo sportivo "Don Mosso" di via San Marchese 27 a Venaria Reale (TO); si giocherà sul terreno sintetico.
I ragazzi di Asta hanno attualmente 5 punti in classifica e puntano a raggiungere i toscani, che li precedono di due lunghezze.

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Cena Sociale TC Valtriversa Granata

Martedì 18 ottobre si è svolta, presso i locali del ristorante "da Mariuccia" di Pratomorone di Tigliole (AT), la cena del 5°Anniversario del Toro Club Valtriversa Granata "Paolo PULICI" di Villafranca d'Asti. Alla serata erano presenti più di 250 persone, giunte dall'astigiano, ma anche dalle province limitrofe. Ospiti della serata sono stati il mister del Torino FC Giampiero Ventura, il dg Antonio Comi e i calciatori Simone Verdi e Giuseppe De Feudis. Presente, come sempre, il Presidente onorario del club Paolo Pulici, coadiuvato dall'amico Patrizio Sala.
Il culmine della serata è stata la premiazione di mister Ventura  da parte di Paolo Pulici con un curioso trofeo....un maxi magnum di vino di 12,5 litri di Malot del Roero del granatissimo Fabio Pezzuto .
Il Torino Fc ringrazia sentitamente tutti i tifosi che hanno voluto essere presenti a questa serata di festa granata.

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mercoledì 26 ottobre 2011

Primavera: vittoria e passaggio del turno in Tim Cup

Vittoria casalinga e passaggio del turno in Tim Cup per la Primavera del Torino FC: i granata hanno superato 4-1 l'Empoli nel secondo turno eliminatorio grazie alle reti di Cinaglia, Pinelli, Bosco e Marcelli. In virtù anche del 2-0 in favore del Toro maturato nella gara di andata, i ragazzi di Asta passano alla fase successiva dove incroceranno il Genoa.
TABELLINO:
Reti: 4' Pinelli, 15' Cinaglia, 25' Bosco, 47' Marcelli, 70' Himcimschi (E).
Torino FC: Gomis, Pernice, Sampò, Cinaglia, Milani, Fiore, Triggiani, Gatto, Pinelli, Bosco, Fumana. A disposizione: Di Martino, Uyi, Isoardi, Cibrario, Firriolo, Vita, Marcelli. All: Asta


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Il Toro Club di Acqui Terme piange la scomparsa del suo Presidente Onorario

Il Toro Club di Acqui Terme piange la scomparsa del suo Presidente Onorario Giovanni Caglio di anni 82, deceduto il 23/10/2011.
Il sig. Caglio è stato grande tifoso del Torino fin dagli anni '40, sempre al seguito la squadra sia in casa che in trasferta.
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In scena lo spettacolo teatrale "Ho comprato il Toro!?!"

Dopo la recente pubblicazione del libro "Orfeo Pianelli, il Presidente del Toro Campione", ecco il nuovo spettacolo sul Torino di Sabina Gonzatto: giovedì 3 novembre 2011, presso la Cavallerizza (Maneggio Reale) alle ore 20.45 andrà in scena "Ho comprato il Toro!?!" con Stefano Guerrieri e la regia di Giulio Graglia. Lo spettacolo è prodotto da Linguadoc in collaborazione con il Sistema Teatro Torino e Provincia e la Fondazione del Teatro Stabile di Torino; all'organizzazione della serata ha contribuito il Club Amici Sostenitori Toro (CAST).
Per informazioni: info@linguadoc.it oppure 335.62.99.996
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martedì 25 ottobre 2011

Sconfitta salutare

Sì possiamo tranquillamente dire che quella di ieri sera è stata una sconfitta che ci può servire per diversi motivi primo fra tutti che certi errori banali in dfesa non si devono ripetere perché costano carissimi. Su un campo che a me è parso di dimensioni al limite della regolarità, un pareggio ci può anche stare e se per ottenerlo si deve ricorrere a soluzioni poco eleganti (vedi palla spedita in tribuna o portiere che colpisce con la punta del piede per allontanare la sfera il più possibile) non è un dramma ma una necessità che anche i campioni sanno quando è il caso di usare. Un altro motivo è quello prettamente di cabala o se vogliamo legato alla statistica: cinque vittorie esterne di seguito creano inconsciamente la consapevolezza di essere imbattibili e di contro psicologicamente ci si aspetta la sconfitta che prima poi arriverà. Tutto questo ha un peso nell’atteggiamento in campo dei giocatori, è innegabile. Nella mia analisi prepartita mi ero lasciato prendere la mano dall’ottimismo ma solo nel titolo che alludeva a una doppia festa a Gubbio, sottintendendone una per il Gubbio in serie B contro una grande per blasone e attualmente capolista e una per un’eventuale vittoria del Toro. Effettivamente la festa è stata doppia ma ahimè solo per gli Umbri. Dell’incontro poco da dire se non ripetere quello che è il clichè dei commenti alle nostre partite di quest’anno contro avversari che per contrastarci mettono in campo tattiche semplici basate sui raddoppi alle nostre punte, intasamenti a centrocampo per impedire adeguati rifornimenti  agli avanti e aperture sulle fasce e tanta, tanta corsa. Semplici ma a volte efficaci. Abbiamo anche parlato di fortuna per alcuni recenti risultati e ieri ecco che questa non è stata a noi favorevole soprattutto con Glick che in due occasioni ha avuto la palla più che buona da scaraventare nella porta pressoché sguarnita. Con un tap-in ad un metro dalla porta mancato nel primo tempo e con un colpo di testa schiacciato troppo violentemente a terra con il portiere fuori causa verso la fine. Questo per dovere di cronaca e non certo per ricercare un inesistente alibi alla sconfitta ma a dimostrazione che in partite difficili come queste un episodio casualmente sfavorevole può essere determinante, anche se non deve essere motivo di ingiustificate recriminazioni. Importante vedere sabato una reazione decisa contro l’Empoli. La lettura del prossimo match casalingo è soprattutto questa: fondamentale rilevare che Gubbio non ha lasciato scorie psicologiche nei nostri e soprattutto che non riaffiorino antichi fantasmi. La nota più stonata forse è quella del portiere, mi dispiace dirlo data la stima per Coppola come uomo e professionista, ma in due occasioni, tralasciando quella che ha portato al rocambolesco gol-partita, ha lasciato forti dubbi sulla sua condizione atletica. Dopo l’uno a zero è uscito di pugno su una palla alta molto distante dai pali che avrebbe richiesto un intervento deciso e di grande spessore atletico, invece è arrivato un po’ molle sulle gambe quindi lo stacco è stato inferiore al necessario. Anche in occasione del palo colpito dagli avversari con un tiro da circa trenta metri, mi è parso in ritardo e lento nello spostarsi verso il montante alla sua sinistra. Il buon Coppola ha una stazza importante per un portiere e penso che vada allenata meglio. Sono convinto che sabato ne sapremo di più su questa nostra amatissima squadra. Aggiungerei ancora un elogio a Iori maltrattato dal giornale sportivo di Torino, perché a parer mio ieri più che altre volte è stato grandioso rendendosi utile ovunque e chiudendo in copertura spesso meglio dei nostri difensori. Poco aiuto ha avuto da Vives ancora lontano da una forma ottimale che ne esalterebbe le indiscusse qualità. In questo momento meglio Basha per dinamismo grinta ed in possesso di piedi buoni che nel tentativo finale di riacciuffare il pareggio hanno dato un gran contributo.
Fulvio.

Giovanili: Giovanissimi a valanga, Allievi pari a Grosseto


Prosegue il grande momento dei Giovanissimi Nazionali, che espugnano 9-1 il campo di Casale, mantenendo la vetta della classifica e inanellando soprattutto la sesta vittoria in altrettante gare di campionato. Da segnalare per i ragazzi di Fogli il poker di Grossi.
Buon pari invece per gli Allievi Nazionali di Moreno Longo, che impattano 1-1 contro il Grosseto. I toscani si portano in vantaggio con un tiro dalla lunga distanza di Kacka. Nella ripresa però i granata spingono e dopo aver colpito un palo con Aramu, trovano, con lo stesso capitano, il gol del pareggio. Con questo punto il Toro sale così a quota 7 in classifica.
TABELLINO GIOVANISSIMI: 
CASALE-TORINO 1-9
Reti: pt 1’, 16’, st 7’ e 14’ Grossi (T), pt 31’ Cepparrone (T), st 4’ Gaudeni (C),  26’ Altavilla (T), 28’ Kouakou (T), 31’ Venere (T), 33’ D’Orazio (T)
CASALE: Di Salvo (st 29’ Bernaudo), Iannuzzo (st 21’ Mullici), La Porta, Cardinale, Marinello, Guidolin, Conte, Cotto (st 6’ Montella), Blackbeni (st 7’ Morano), Gaudeni, Bodda (st 13’ D’Ambrosio). All. Baldasso
TORINO: Blini (st 16’ Gomys), Berrino, Edera, Zemide (st 1’ Venere), Massa (st 18’D’Orazio), Benassi (st 1’ Sala), Grossi, Altavilla, Cepparrone ( st 18’ Candellone), Sabbioni (st 1’ Tindo), Gentile (st 18’ Kouakou). All. Fogli.

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Ventura: "Questa sconfitta deve servirci come lezione"

Al termine dell'incontro di Gubbio analizza la sconfitta il tecnico granata Giampiero Ventura: <<Ben venga la sconfitta se ci può servire come sprono e a capire gli errori commessi. Dobbiamo essere intelligenti e trarre i giusti insegnamenti. Potevamo anche pareggiarlo l'incontro, le occasioni le abbiamo avute, ma il punto non è questo; bisogna capire che siamo in serie B e la cadetteria è questa. Questa esperienza deve servirci da insegnamento.>>

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Gubbio-Torino 1-0

GUBBIO-TORINO 1-0
GUBBIO (4-1-4-1): Donnarumma; Caracciolo, Cottafava, Benedetti (st 33' Briganti), Bartolucci; Boisfer; Sandreani, Bazzoffia, Raggio Garibaldi, Buchel (pt 13' Mario Rui); Ciofani. A disp.: Farabbi, Ragatzu, Almici, Farina, Mendicino. All. Simoni.

TORINO (4-4-2): Coppola; Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi; Stevanovic (st 31' Ebagua), Iori, Vives (st 16' Basha), Antenucci; Bianchi, Sgrigna (st 16' Surraco). A disp.: Morello, Di Cesare, D'Ambrosio, Oduamadi. All. Ventura
Arbitro: Pinzani di Empoli
Marcatore: st 12' Ciofani (G)
Ammonito: Bartolucci, Mario Rui, Sandreani (G), Darmian e Basha (T).

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lunedì 24 ottobre 2011

Gubbio-Torino : gli schieramenti in campo

GUBBIO (4-2-3-1): Donnarumma; Caracciolo, Briganti, Cottafava, Bartolucci; Sandreani, Lunardini; Bazzoffia, Raggio Garibaldi, Mendicino; Ciofani. All: Simoni.
TORINO (4-2-4): Coppola; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi; Iori, Basha; Surraco, Bianchi, Ebagua, Antenucci. All: Ventura.

Arbitro: Pinzani di Empoli

A GUBBIO PER UNA DOPPIA FESTA

Quanto entusiasmo intorno a questo nuovo-vecchio Toro! Si parla del tempio granata,il mitico Fila, senza quasi accennare alle tristi vicende che l'hanno portato al deprimente stato attuale. Sui quotidiani cittadini, sportivi e non, si racconta del Torino come di una società che pensa ad un futuro con programmi e proppositi di investimenti e non per le sue beghe fra tifosi arrabbiati, tecnici inadeguati e presidenti allo sbando. Questa è la dimostrazione che in tutti questi anni, a parte il periodo di Borsano, presidente avventuriero senza scrupoli che ci ha dato tre anni di finto benessere societario foriero di risultati strepitosi, a noi è mancato il sorriso che solo i risultati positivi possono portare. Ho addirittura sentito da più parti  la volontà di voler dare a Cairo una nuova  chance. E' un segnale importantissimo che va sfruttato assolutamente. Una squadra di calcio è la somma di tre fondamentali componenti che devono funzionare insieme nell'ottica del raggiungimento dell'unico traguardo perseguibile con soddisfazione di tutti: i risultati positivi. Ma ognuna di queste tre componenti ha doveri precisi, vale a dire deve rispettare il lavoro e le aspettative delle altre. La società che fa capo al presidente, ha come obiettivo primario il bilancio economico che deve essere comunque accettabile ma deve tenere presente che per tale scopo ha bisogno di buoni risultati sul campo senza i quali solo una società con risorse economiche illimitate può sopravvivere. Il tecnico e i giocatori, oltre ad essere all'altezza, devono essere ottimi professionisti e saper trovare le giuste motivazioni per mettere in atto i propositi di successo della società e dei tifosi che porteranno loro buoni guadagni e gloria. I tifosi per arrivare a vivere momenti come questi che stiamo assaporando da dieci turni di campionato, devono saper aspettare con fiducia come si sta verificando e sostenere senza pregiudizi o procesi sommari dando la possibilità a tutti di lavorare. Solo così facendo fanno proprio il diritto di critica a fronte di risultati alla fine deludenti.

A Gubbio troveremo una squadra guidata, come molte altre, da un personaggio a noi caro comunque: Gigi Simoni. Allenatore espertissimo che ci ricorda un eisodio di quando indossava la maglia granata. Il nostro PRESIDENTISSIMO Pianelli lo  sacrificò alla Juve per non avere contro la piazza indignata per la cessione ai cugini ( ma perchè cugini? Laggiù ormai non è più Torino ma Venaria, parenti poi, non scherziamo) di Gigi Meroni. Simoni si comportò da gran signore anche quando esonerato dalla guida tecnica del Toro senza possibilità di apello non pronunciò alcuna parola contro la squadra per cui, sono sue parole, da sempre tifa e con la quale disputò tre ottimi campionati. Probabilmente  il buon Gigi, tornato ad allenare in questi giorni per l'esonero di Pecchia (altro ex) sa architettando di mettere in difficoltà i nostri con tre mediani e un trequartista che dietro le punte e davanti i centrocampisti, come spesso accade, crea difficoltà ai nostri. Sarà dura in un piccolo stadio in festa per l'arrivo del blasonato e ricco di storia  Torino, ma sono sicuro che sarà festa anche per noi alla fine. Tenere a bada il Padova e distanziare Samp e Sassuolo sarà iniezione di fiducia per noi e motivo di depressione per gli avversari attuali. Due parole le merita il Pescara di Zeman. Le squadre del tecnico boemo da sempre hanno entusiasmato coni risultati frutto di un gioco votato a realizzare un numero maggiore di gol dell'avversario, ma quando il gioco si sviluppa a senso unico e non sono previsti accorgimenti atti a fare punti anche negli incontri che si complicano o vinci o perdi e in questo modo i conti quasi sempre non tornano. Tutto ciò è una mia considerazione che perscinde dall'apprezzamento per lo spettacolo che il suo modo di vedere il calcio produce. Ormai mi sembra che la continuità nel gioco e nei risultati sia assodata quindi aspettiamoci un altro momento di festa lunedì sulla scia di questo crescente ottimismo diffuso.
Fulvio    

domenica 23 ottobre 2011

Pensare al futuro

Da quando sono tifoso del Toro, ossia più o meno da circa 20 anni, sento spesso parlare di gloria passata, di cuore toro, di tremendismo, di Grande Torino, di Pulici, Ferrini, Meroni, eccetera eccetera....
Quello che poi si vede in campo la domenica ( in A ) o il sabato ( in B o Bwin ) è quasi sempre diverso....a volte dà l'impressione che ci si aspetti una squadra degna dei fasti del passato, capace magari di lottare per lo scudetto o perlomeno calcare i palcoscenici europei, e sarebbe bello, credo per qualsiasi tifoseria, anche di squadre che mai sono arrivate in serie A o che raramente ci sono state....Ma bisogna guardare la realtà....sarebbe possibile un TORO con i valori DA TORO nel calcio moderno, tutto affari, partite truccate, stipendi ultra milionari di big troppo spesso più vicini alle star del cinema che a veri e propri sportivi ???

Spesso mi capita di chiedermelo e, a seconda dell'umore, mi dò delle risposte tra loro contrastanti.... A volte dico, ma chissenefrega....un Toro come il Barcellona attuale che è la squadra che più si avvicina al Grande Torino che immagino nella mia fantasia basandomi sulle letture fatte...con un gioco offensivo e spettacolare, con uno sponsor come l' Unicef sulle maglie, con dei giocatori come Iniesta e Messi capaci di accarezzare un pallone, con un allenatore giovane come Guardiola, con una società basata sull'azionariato popolare e con uno stadio che pieno diventa più bello del Camp Nou, magari chiamato STADIO VALENTINO MAZZOLA, in onore del Capitano....prima o poi potrebbe pur esserci, basterebbe un imprenditore che abbia voglia di vincere, una tifoseria finalmente coesa ed in qualche anno lo si potrebbe costruire....
.....altre volte invece penso che tutto ciò sarebbe impossibile perchè il calcio ed il mondo sono cambiati...bla bla bla...certi valori non esistono più....bla bla bla....

Quale delle due risposte è quella migliore? Quale la verità? Quid veritas?

Guardiamo il nostro piccolo grande Torino di oggi, sì ragazzi, quello di Ventura, di capitan Rolando Furioso che resta in granata, mentre se fosse andato in serie A avrebbe potuto lottare per un posto in azzurro ;  di Ogbonna, ultimo virgulto del settore giovanile, un nuovo italiano, ma dai valori solidi, uno che non promette di restare in granata tutta la vita ( per non dover mentire)...ma che nei fatti cerca di tener viva questa promessa restando nel Toro anche in serie Bwin ( o Bwind? ) conquistando l'azzurro e tenendoselo nonostante la serie cadetta.....di Iori, metronomo infaticabile del centrocampo granata ( che personalmente a me ricorda un po' Fusi....) ....di Stevanovic che risorge dalle ceneri come un'araba fenice trasformandosi da brutto anatroccolo indispettito in splendido cigno...il Toro che va a benzina verde con i vari Verdi, Suciu, Oduamadi, Steva, Ogbonna, Darmian.....insomma UN TORO DA RINASCITA !!!!
Capace di vincere 8 partite su 10, raggiungendo, anzi, superando il record della Giuve in serie B.....di non perdere neanche una gara....di vincere 5 partite esterne consecutive ( per ora....) e di stagliarsi SOLO AL COMANDO DEL CAMPIONATO.....Cairo non sarà Novo nè Pianelli (  sfortunanatamente hanno pochi lati comuni....) , Ventura non sarà Erbstein nè Radice, ma un po' il Mondo me lo ricorda....( a proposito....in bocca al lupo Emiliano....siamo tutti con te....)....Bianchi non sarà Gabetto, nè Pulici ......ma che cavolo cari fratelli granata !!!! Siamo in serie B e per ora va STRABENE..... Una volta tornati in A, GRADUALMENTE, PASSO DOPO PASSO.... abbiamo già una base su cui poter costruire un TORO che non sia una mucca smagrita come quella degli ultimi anni....o sbaglio????


FORZA TORO SEMPRE !!!!

Ventura: "A Gubbio per poggiare un altro mattone"


Prima della partenza per Gubbio ha incontrato i media il tecnico granata Giampiero Ventura: <<Il pericolo di sottovalutare c'è, spero di riuscire a debellarlo. Si è parlato della grande festa di giovedì a Volpiano, della visita al Museo, ma poco della partita. Affrontiamo una squadra che darà tutto perchè ha l'assoluta necessità di fare punti per la classifica e per la sua sopravvivenza. Giochiamo contro il Gubbio, ma anche contro il rischio di sottovalutare inconsciamente l'avversario; questa partita dovrà darci risposte sul piano di chi siamo e chi vogliamo essere. I campionati non si vincono battendo la Sampdoria, ma battendo il Gubbio.
E' la prima volta negli ultimi dieci anni che affronto una squadra che non so con che modulo giochi e in che modo venga disposta in campo. Conosco alcuni loro giocatori e il nuovo tecnico, Simoni. Hanno cambiato diversi moduli dall'inizio dell'anno e dunque non sappiamo con quale di essi ci affronteranno. Quando conosci le difficoltà sai anche come superarle, ma se non le conosci tutto diventa più difficile.
Antenucci ha fatto bene da esterno, dunque è una possibile soluzione tattica, ma bisogna valutare il loro schieramento.
Ogni settimana si cerca di ottenere un buon risultato per la classifica, ma l'obiettivo deve essere quello di mettere un mattone alla volta per costruire qualcosa di solido. Il mattone può essere di ordine tecnico-tattico, psicologico o, come in questo caso, di maturità. Questa partita può essere un tassello importante.>>

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I convocati per Gubbio

Il tecnico granata Giampiero Ventura ha convocato 22 calciatori per la partita Gubbio vs Torino in programma lunedì sera alle ore 20.45:
Antenucci, Basha, Bianchi, Coppola, D'Ambrosio, Darmian, De Feudis, Di Cesare, Ebagua, Glik, Iori, Morello, Oduamadi, Ogbonna, Parisi, Pratali, Sgrigna, Stavanovic, Surraco, Verdi, Vives, Zavagno.

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Primavera: finisce in parità la sfida con il Genoa

Termina in parità la sfida del campionato Primavera tra Genoa a Torino. I ragazzi colgono il pari grazie alla rete di Vita. Con questo punto i granata salgono a quota cinque in classifica, ad un punto dai Grifoni, che continuano a precederli.
La prossima sfida in programma avrà luogo sabato 29 ottobre, in casa, contro il Livorno.
TABELLINO:
GENOA-TORINO 1-1
Reti: 23' Vita, 86' Parodi.
Formazione Torino FC: Gomis, Isoardi, Ropolo, Fiore, Panepinto, Ignico, Vita, Diarra, Fumana, Pinelli, Ferrante. A disposizione: Di martino, Cinaglia, Pernice, Firriolo, Milani, Sarr, Triggiani. Allenatore: Asta

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venerdì 21 ottobre 2011

Il Toro in visita al Museo dell'AMSG (fotogallery)


Tutta la prima squadra granata, insieme allo staff tecnico e dirigenziale, si è recata questo pomeriggio in visita privata al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, a Villa Claretta, Grugliasco. La visita è durata più di un'ora, sotto la sapiente ed appassionata guida del Presidente dell'Associazione Memoria Storica Granata, Domenico Beccaria, e dell'artista Giampaolo Muliari. A loro, a tutta l'AMSG ed alla Città di Grugliasco vanno i ringraziamenti della società per l'ospitalità e la cortesia ancora una volta dimostrate.
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