mercoledì 31 ottobre 2012

Torino-Parma 1-3 le pagelle dei granata



Gillet 6 Sempre attento e reattivo tra i pali non può nulla sui tre gol presi

Darmian 5 Buon primo tempo, si rende pericoloso anche al tiro, disastroso secondo tempo dove soffre le pene dell'inferno con uno come Biabiany

Glik 5 Perde il duello con Amauri che lo beffa in occasione del raddoppio del Parma

Rodriguez 6 L'unico a salvarsi della difesa granata, attento in marcatura e prodigioso negli anticipi, poi pure lui si deve arrendere

S Masiello 5 Primo tempo positivo,nella ripresa va in grande difficoltà contro il peperino Marchionni

Brighi 5,5 Cerca di mettere ordine a centrocampo non sempre ci riesce, si mette in luce per due tiri dalla distanza da dimenticare in fretta

Gazzi 6 Lotta come può e spesso ci riesce, uno dei più positivi del centrocampo granata

Vives 6 Solito lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco,nel primo tempo funziona, nella ripresa meno

Stevanovic 5,5 Parte bene poi si scioglie come neve al sole

Sansone 6,5 Il migliore dei granata, partita di grande generosità salta spesso l'uomo, sfiora il gol, viene fermato solamente dall'arbitro che gli sventola un rosso per doppia ammonizione veramente ingiusto

Meggiorini 6 In stato di grazia, encomiabile da un punto di vista dell'impegno, si rende pericoloso al tiro meriterebbe il gol e più fortuna

Basha 6 Entra nel momento peggiore dei granata, strappa la sufficienza per il gol della bandiera

Cerci sv

Birsa 6 Si mette in mostra con qualche buona incursione, da tenere d'occhio


DFB

martedì 30 ottobre 2012

Lettera aperta al mister Ventura!



 Caro Mister Ventura
abbiamo grande riconoscenza nei suoi confronti : ci ha dato un gioco ed una struttura in campo che si autoalimenta da sola e questo è un gran bene di cui le siamo grati. Ma non abbiamo ancora riacquistato quella dignità che vorremmo recuperare con i risultati che in ultima analisi costituiscono il capitale che stabilisce, agli occhi dei critici e dei tifosi, la qualità di una squadra e cioè se appartiene alla prima fascia, alla seconda o se è impelagata nel girone infernale di color che son sospesi "fra la A e la B". Lo si nota dai commenti degli addetti ai lavori che praticamente ci hanno presi in considerazione solamente dopo la cinquina rifilata ai Colantuono's boys. Lo dimostrano le telecronache dei vari commentatori tv e degli opinionisti che li affiancano sempre pronti ad osannare chiunque ci affronti e a criticare e sottolineare ogni nostro minimo errore. Il mio non è vittimismo, mi creda, ma è una constatazione di fatto di chi da  cinque e più  decenni ascolta i vari esperti di calcio mai pronti ad analizzare con imparzialità le prestazioni di una squadra che è parente povera anzi poverissima di quell'altra squadra della stessa città che domina da sempre, salvo brevi o forzate parentesi, il calcio italiano usando ogni mezzo per primeggiare (e qui mi fermo). Legendo il suo sermoncino o meglio la sua tiratina di orecchi dopo la disastrosa partita di ieri, con tutti gli alibi del caso, oggi mi sento di  farlei un appunto che spero serva a farle capire veramente cosa è il Toro per chi UMILMENTE lo ama. Ha citato, per avvalorare il suo pensiero, le critiche mosse dopo la sconfitta dell'anno scorso con il Gubbio, squadra di una cittadina che non credo abbia più di quindicimila abitanti, che però,nell'unica apparizione in serie cadetta, si è tolta la soddisfazione di  sconfiggere il blasonato e al confronto ricchissimo Toro. E, visto che si parla di ricordi vorrei citare anche altre sconfitte che ci hanno fatto fare  bagni di umiltà indicibili come quelle famose con il CasteldiSangro o la trasferta drammatica in quel di Licata. L'umiltà dei tifosi granata si è forgiata in queste centinaia di partite giocate vinte e spesso perse in giro per campi di calcio dove si è sempre praticato un calcio preminentemente dilettantistico o al massimo semiprofessionistico come a Cittadella, Portogruaro, Barletta, Albinoleffe, Crotone, Frosinone senza con questo voler deridere queste società coraggiose e rispettabilissime.L'anno scorso, con la promozione nella massima serie del Novara, siamo addirittura retrocessi al ruolo di terza squadra della nostra regione. Certo i tifosi del Chievo non vivono di ricordi perchè i loro sono legati a questi ultimi fantastici anni così come quelli del  Napoli perchè hanno un magnifico presente che li distrae dal passato glorioso anche se molto più recente del nostro.














 Noi, caro Giampiero, per coltivare nel nostro cuore e far crescere nei nostri figli questo sconfinato ed unico amore per queste undici maglie dal colore più vero, vivo e bello nel mondo del calcio, siamo costretti a tenere sempre viva la fiamma dei ricordi di un passato che sempre è stato travagliato ma qualche volta anche glorioso.  Su questo anche un doriano come te deve convenire: quello del Toro è sicuramente un passato glorioso. Ma quando nel settantasei Radice ci portò al successo, noi tutti, pur nel rispetto e nel ricordo affettuoso degli eroi di Superga, ci siamo innamorati del momento vissuto che cancellò in un solo colpo tutti i rimpianti del passato.  Se su cinque partite disputate in casa tre sono state le sconfitte ed una sola la vittoria  se il pubblico abbozza qualche perplessità e qualche critica, c'è da pensare che non  si tratti di malumore dettato dalla mancanza di umiltà che fa rima con la presunzione di chi si crede tifoso di uno squadrone. Non me ne abbia male stimatissimo Mister ma le sue parole mi sono suonate come una stonatura. Quasi come se un grande tenore avesse preso una stecca.
Con la solita stima

Fulvio

lunedì 29 ottobre 2012

TORO-PARMA: TOP&FLOP

Dopo la bruttissima sconfitta di ieri per 1-3 contro il Parma non mi sento di dare la palma di TOP a nessun giocatore, quindi oggi ci sarà soltanto la parte dedicata ai FLOP!!

FLOP: sono due i personaggi che a questo turno metto nei FLOP e sono Matteo Brighi e Giampiero Ventura. Il primo fornisce una bruttissima prestazione, correndo poco, facendo giocate inutili e calciando due tiri dal limite dell'area in rimessa laterale. Nel post partita accusa i compagni attaccanti di segnare poco; ( osservazione giustissima per carità ) ma come si permette un giocatore che viene da una prestazione del genere di accusare i propri compagni ?! Consiglio a Brighi di darsi da fare sul campo ( come fa Gazzi)  perché i giocatori che parlano e non sudano ai tifosi non piacciono per niente!! Capitolo Ventura; mi spiace tantissimo mettere il mister nei flop ma francamente il turn over di ieri non l'ho proprio capito. Pensa che con i titolari questo Toro possa battere Lazio e Napoli?? Deve capire il mister che questo Toro ha pochissima qualità e non può prescindere dai quei pochi elementi che sono veramente giocatori di serie 
A come Bianchi e Cerci.
Ultima cosa, mister non dica che i tifosi del toro hanno memoria corta e che non bisogna fischiare questa squadra, perché in casa abbiamo battuto solo il Pescara e abbiamo perso contro Cagliari e Parma , quindi ieri i fischi ci stavano eccome!!!

Pupi

Adesso il bicchiere è decisamente mezzo vuoto



A differenza delle mie abitudini,  mi butto sul computer con ancora il sangue bollente procuratomi dalla sconfitta, forse immeritata ma certamente significativa. Sarò telegrafico perchè non voglio ripetermi come un disco rotto.
1)L'arbitro. Espulsione ingiusta senza ombra di dubbio e non sto a commentare. Non da rigore, ok siamo abituati, ma Sansone non può restare in piedi dopo lo scontro con il difensore. Risultato falsato.
2) Manca qualità, manca qualità, manca qualità. Quest'estate si doveva provvedere con decisione.
3) Il prescelto per colmare in qualche modo questa lacuna è stato individuato in Cerci. Ebbene, a parte i dubbi suscitati da questa scelta fin dall'inizio da parte di molti fra cui il sottoscritto, mi pare che a questo punto si deve lavorare solo per rimediare in qualche modo e rendere quello del romano come un acquisto perlomeno utile visto che non può essere decisivo.
4) Uscire dagli equivoci su Bianchi. Il capitano si avvia verso i trent'anni che sono decisivi per un calciatore. Va verso lo svincolo, ha ancora due anni buoni e giustamente vorrebbe realizzare l'ultimo contratto vantaggioso. La società deve decidere su quelle che sono le proprie intenzioni. Il mio parere è che il Torino attuale non riesce nemmeno raggiungere obiettivi minimi come un tal Barreto o personaggi come Zarate (altro giocatore difficilissimo da inquadrare in un modulo e dal rendimento discontinuo oltrechè capriccioso). Bianchi, comunque giocatore di livello, rappresenta quindi un punto da cui partire.
5) Ripeto ed insisto sulla qualità che ci darebbe la possibilità di salire di livello. Ci serve un centrocampista con i baffi e con una tecnica superiore in grado di dare una caratura importante alla squadra e una seconda punta che sappia giocare con intuizioni e estro dietro la punta principale. Basta con questi esterni che non esplodono mai: Stevanovic (eterna promessa), Verdi (bocciato dall'allenatore), Santana (in fase atletica calante), Birsa (uguale nel bene e nel male ai suoi compagni), Cerci (incapace di capire che deve svoltare decisivamente altrimenti sparirà nell'anonimato). E' altro ciò che ci serve.
Adesso siamo là dove temevano saremmo stati dopo una decina di partite con ancora squadre a noi superiori come Atalanta, Chievo, Bologna e Palermo dietro di noi ma non so fino a quando. Forza Ventura, l'autocritica è una risorsa eccezionale. In Italia non ci sono solo ex giocatori di un buon Bari( ma sono passati tre anni da allora) o del Pisa di un quattro anni fa.

Fulvio

venerdì 26 ottobre 2012

Domenica tre punti per poter affrontare due trasferte durissime con la giusta carica..



Siamo giunti al nodo cruciale del primo quarto di campionato e già dobbiamo risolvere qualche problemino di quelli che un po' ci aspettavamo. La classifica è di quelle da bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ad un paio di punti dalla zona medio alta della classifica e da altrettanti dalla zona calda dove si sbattono in questo momento squadre di alto lignaggio, tipo il Milan' che presto troveremo davanti inevitabilmente, ed altre come il Cagliari che ha preso slancio proprio vincendo contro di noi. E' chiaro che a questo punto dobbiamo mettere fieno in cascina col Parma anche perchè dietro all'angolo ci sono Lazio e Napoli che ci aspettano. Fin qui tuto bene per quanto riguarda i propositi e gli obiettivi, poi ci sono il campo e gli avversari e i ragazzi del Parma sono avversari che non si sa come prendere. Un altro problemino che personalmente sapevo sarebbe venuto fuori come tutti i nodi vengono al pettine, è rappreseentato da Cerci. Pensavo, alle prime apparizioni, che si trattasse di una condizione ancora carente e forse al cinquanta per cento ancora questa condizione che tarda ad arrivare è un motivo più che plausibile, ma ancora credo che il talentuoso romano debba ancora dimostrare di essere giocatore di caratura superiore tale da costituire la svolta decisiva per il nostro gioco offensivo. Son convinto che Ventura domani darà la chance che Cerci deve saper cogliere nella speranza che il suo carattere umorale non giochi brutti scherzi se le cose non dovessero andare nel verso giusto per l'ex viola. Preoccupazioni crescenti per l'Angelone e non so che dirvi a tal proposito perchè certamente qualche problema fisico c'è e noi non possiamo nemmeno sperare nello stellone granata anche perchè ancora non abbiamo visto il suo intervento a nostr favore in tutti questi anni. Speruma!!

Fulvio     

mercoledì 24 ottobre 2012

CASTagnata granata

martedì 23 ottobre 2012


Il CAST 1983 compie 29 anni e organizza per domenica 4 novembre 2012, alle ore 14.30 una CASTagnata granata con distribuzione di caldarroste, vin brulè e frittelle ad offerta libera.
L'evento avrà luogo presso la sede del CAST sita al Circolo Beni Demaniali di via Verdi 9, a Torino (cortile Cavallerizza Reale).

Pubblicato da: www.torinofc.it

Presto in edicola l'album delle figurine del Torino FC!

martedì 23 ottobre 2012

L'imperdibile album delle figurine del Torino FC - Stagione 2012-2013 verrà presentato ufficialmente alla stampa venerdì 26 ottobre p.v.
A rappresentare la Società, insieme al Responsabile Marketing, Relazioni esterne e New Media Alberto Barile, ci sarà anche il Team Manager Giacomo Ferri.

Pubblicato da: www.torinofc.it

lunedì 22 ottobre 2012

PALERMO-TORO: TOP & FLOP !

Eccoci all'analisi del migliore e peggiore della partita di ieri contro il Palermo finita 0-0!!

TOP: senza ombra di dubbio il migliore in campo ieri è stato Gillet!!
Nel primo tempo compie come minimo 5 interventi decisivi, che permettono al toro di andare all'intervallo ancora sullo 0-0. Nel secondo tempo il Palermo si rende meno pericoloso ma nel finale compie due ottime uscite che evitano guai alla retroguardia granata. Dopo due anni il toro ha trovato il degno erede di Sereni! 
Voto: 9

FLOP: nei flop questo turno metto la coppia Meggiorini&Sgrigna. Il primo anche ieri ha sbagliato cose che una punta di serie A non può assolutamente sbagliare. Emblema della sua partita è stato un tiro nel primo tempo con il pallone che é finito   
fuori dallo stadio!! Sgrigna invece risulta troppo lento e macchinoso. Sciupa una grande occasione verso la fine della partita perché sbaglia un semplice stop!!! Speriamo di vedere al più presto Sansone al fianco di Bianchi!!!

Voto: 4

Pupi

Io mi sono divertito e vi spiego perchè.


 Classica partita da trasferta difficile affrontata con il giusto atteggiamento di chi sa difendersi con ordine e cerca di colpire alla prima occasione. Detta così sembrerebbe che quella al Barbera sia stata
una banalissima partita disputata da una squadra, il Palermo, proiettata in attacco per far bottino pieno di fronte al proprio pubblico, contro un Torino votato a difendersi e tentare il colpaccio in contropiede. E' stato molto di più. Innanzitutto c'è da dire che il Palermo adesso è un'altra squadra rispetto alle prime partite di campionato. Gasperini ha cambiato completamente il volto della sua squadra nella quale cominciano a vedersi i frutti di un lavoro che tende a recuperare meccanismi di gioco che si erano persi. In secondo luogo il Torino si è presentato in Sicilia privo di tre titolari difensivi del calibro di Darmian, Glick e Ogbonna eppure, nonostante i telecronisti ci abbiano descritto la prova dei palermitani come fossero i blaugrana del Barcellona, una sola volta in novanta minuti gli avanti si sono presentati a pochi passi da Gillet. E' stato verso la fine del match quando con un perfetto inserimento alle spalle della difesa granata, Ilicic ha colpito malissimo mettendo a lato di un paio di metri alla destra del portierone belga. Per il resto della partita la nostra difesa bis ha tenuto alla larga dall'area gli avversari che meritano gli applausi per quattro o cinque conclusioni da fuori area insidiosissime. Ma da applausi sono state le risposte di Gillet, il quale dispone di uno stacco da terra impareggiabile grazie a due gambe che sembrano due molle e gli permettono di superare il gap costituito da un'altezza non eccezionale. Mi piace pensare che se il portiere della nazionale azzurra avesse le gambe del nostro belga, sarebbe un mostro, invece, è una mia personale convinzione, proprio nella scarsa forza propulsiva degli arti inferiori sta il tallone di Achille del numero uno dei portieri italiani. Tornando alla partita dobbiamo riscontrare che sull'altro versante, il Toro ha costruito almeno tre palle-gol che solo un generoso ma non ispiratissimo Bianchi ha sciaguratamente  sciupato. Se avessimo vinto non avrei gridato allo scandalo perchè certe partite devono essere lette così e solo così si possono vincere. Sì mi sono divertito, ho temuto la sconfitta ma mai disperato di poter anche vincere. Questo è il Toro di cui vi ho parlato alla vigilia di Palermo-Torino. Un Toro attento e conscio della propria forza oltrechè pronto a fare quadrato per sopperire ai difetti nei momenti difficili. Si segna pochissimo anche per la mancanza di imprevedibilità dietro le punte e in questo senso sarebbe ora che Cerci desse il suo contributo, ma questo sarà il nostro limite per tutta la stagione. Da sottolineare la sorpresa piacevole della prestazione di Rodriguez e le continue conferme che arrivano da DiCesare e D'Ambrosio. Con negli occhi lo spettacolo dei voli vincenti di Gillet aspettiamo il prossimo appuntamento di campionato con la convinzione che Ventura tiene la squadra con gran polso e la certezza che con il gran lavoro che fa fare ai suoi giocatori primo o poi i risultati arriveranno.

Fulvio  

domenica 21 ottobre 2012

Video: Highlighthts Sky Palermo-Torino


Palermo-Torino 0-0 le pagelle dei granata!


Gillet 8 Il ritratto del portiere perfetto, se il Torino ha la seconda difesa meno battuta del campionato il merito è anche il suo,se il primo tempo il Torino non è sotto di due gol si deve ringraziare il gatto belga, una prestazione da incorniciare

D'ambrosio 6 Soffre le scorribande dei palermitani nel primo tempo, migliora nella ripresa acquistando sicurezza e padronanza della fascia

Di Cesare 6,5 Guida la difesa con grande sicurezza, cerca di trovare gloria anche in avanti e per poco non ci riesce

Rodriguez 6 Sostituire Ogbonna non è cosa facile ma lui ci riesce non facendolo rimpiangere si fa saltare solo in una circostanza da Ilicic nel secondo tempo ma per fortuna il tiro del giocatore è impreciso

S Masiello 6,5 Padrone assoluto della fascia sinistra, bene sia in fase di copertura che in fase di spinta, minaccia Ujkani con una botta dalla distanza

Basha 5,5 In netta difficoltà nel primo tempo, prende le misure al centrocampo palermitano nella ripresa

Gazzi 6 A centrocampo c'è da lottare molto è lui non si tira indietro del resto parliamo di un vero mastino di centrocampo

Vives 6 Primo tempo da dimenticare becca pure un giallo dopo pochi minuti, cresce nella ripresa e diventa efficace nella manovra

Cerci 5,5 Prova sotto la sufficienza qualche spunto degno di nota, manca il gol nel secondo tempo

Bianchi 6 Ha l'occasione per portare il Toro in vantaggio e lui la spreca, però dell'attacco granata è il più pericoloso

Meggiorini 5 Lotta, si impegna ma quando c'è da tirare in porta è buio totale

Stevanovic 5 Sembra fare meglio di Cerci ma è solo un impressione

Sgrigna sv

DFB

sabato 20 ottobre 2012

Perchè dobbiamo essere ottimisti..



Niente da dire il capitombolo all'Olimpico con il Cagliari ci ha lasciati con l'amaro in bocca e potrebbe far nascere in molti il dubbio che deriva dalle certezze perse. Quali erano queste certezze che sono crollate? Una di sicuro era che ormai tutti pensavamo di aver raggiunto una linearità di risultati tale da pensare di ottenere facilmente tre punti da un incontro sulla carta con un livello di difficoltà bassissimo data la partenza stentata dei sardi. Un'altra certezza crollata era che finalmente il Toro quest'anno avrebbe avuto nulla da temere per quanto riguarda la lotta per la salvezza. Non è ancora così perchè dovremo ancora guardarci alle spalle. Però ci è rimasta una certezza, quella più importante e che ci  fa stare tranquilli e non pessimisti sul futuro: comunque sia questo Toro ha un gioco suo consolidato e se non sempre riesce fluido come dovrebbe ebbene dipende dall'avversario e dalle contomisure adottate ed esclusivamente da questo. Il Mister Ventura dovrà quindi trovare formule correttive in corso di partita per uscire dall'asfissia con cui si cerca di bloccare il modulo supercollaudato dei granata. Sono fiducioso per la partita al Barbera di Palermo, dove si potrà anche perdere (scaramanzia!!!) ma non essere travolti come squadra. Non torneremo a mani vuote, ma stiamo sempre con i piedi a terra e pensiamo che abbiamo avuto un calendario iniziale agevole.

Fulvio

giovedì 18 ottobre 2012

MERCATORO: APERTA LA CACCIA ALLA PUNTA!!!

Dopo 7 giornate e con 9 gol realizzati, di cui 5 solo con l'Atalanta , il Toro si è deciso a muoversi già ora per prendere una punta a gennaio.
I nomi che circolano come al solito sono tanti, alcuni sono vecchi obiettivi sfumati in estate come Pozzi, Barreto, Floccari; altri nomi nuovi come Wellington ( punta del Cruzeiro) e Mbakogu. Proprio quest'ultimo sembra il nome più caldo per la campagna invernale del mercato, con Petrachi che ha già manifestato il suo interesse per il giocatore sia con le due società che ne detengono il cartellino  ( Padova e Juve Stabia) sia con il procuratore di Mbakogu. Su questa giovane punta ( classe 92) ci sarà da battere la forte concorrenza del Palermo!
Sempre per rimanere in tema di punte , la società granata deve decidere che fare con il capitano Rolando Bianchi. Il giocatore vuole assolutamente rimanere ( accetterebbe anche una riduzione del l'ingaggio) la società continua a rimandare l'incontro con il procuratore di Rolly. Perdere un giocatore e un uomo come Bianchi sarebbe un grave errore, perché si sta dimostrando un ottimo capitano ed è anche la punta più forte che abbiamo!

Pupi

martedì 16 ottobre 2012

La prima di Meroni!



A fine agosto del 1964 mio padre, amante di tutti gli sport e moderatamente juventino, così moderatamente che l'esserlo non gli impediva di simpatizzare, essendo milanese di nascita e mentalità, per l'Inter, situazione storicamente incompatibile, decise di portarmi al vecchio Comunale ad assistere all'amichevole di precampionato in notturna fra il mio adorato Toro e la Fiorentina di Hamrin e tanti nazionali anche ex granata come Petris e Castelletti. Si era accorto che l'estate per me era stata sconvolta dlla notizia che un tal Gigi Meroni, talentuosissimo giovane del Genoa, oltretutto nato a pochi km dalla Bovisa dove era nato lui (zona già considerata periferia di Milano e confine sud di quella Brianza di cui Como, citta natale di Gigi, ne costituiva quasi il confine a nord) e per farmi felice e per curiosità, tornando a casa dal lavoro un po' prima mi fece impazzire di gioia mostrandomi due biglietti per la partita serale. Avevo quindici anni e il calcio per me era l'unico svago concessomi al di fuori dello studio. Il Toro stava in cima a tutto e quindi lascio a voi immaginare l'emozione che provai quella sere. Lo stadio era colmo, tanta era l'attesa per quell'esordio da parte della città che tifava giusto, inoltre si dovevano vedere altresì l'altro acquisto e altro Gigi, cioè quel Simoni che approderà in nazionale in un'Ungheria-Italia pre mondiali 66, anche se il radiocronista ( niente tv allora per i match non di grande importanza) lo confonderà con un altro Gigi, addirittura Riva, alla sua prima convocazione in azzurro ma che esordirà in un'altra occasione. Rientrava dal Genoa dove era andato in prestito un altro cuore granata, Natalino Fossati, che sarà per un decennio il numero tre del Toro dell'ineguagliabile Presidentissimo Orfeo Pianelli. I miei occhi però rimasero incollati per tutto il tempo su quel groviglio di nervi, muscoli, estro, colpi geniali e movenze feline che giostrava sulle fascie, ora a destra e ora a sinistra secondo i dettami del povero Rocco, roccioso come calciatore del Padova e burbero allenatore di Milan prima e Toro per quei tre anni che coincisero con i tre della farfalla granata. Ero affascinato nel vedere come, con finte continue e movimenti imprevedibiliche lo portavano a cambiare direzione di continuo, si liberava di tal Robotti, terzino poderoso dei viola e della nazionale azzurra e del quale nutrivo grande stima. Ero felice e l'indomani a scuola non riuscii a seguire la lezione di storia per l'eccitazione che non si placava tanto che la profia (così chiamavamo i professori) accorgendosi che invece di seguire la lezione continuavo a scarabocchiare su un foglio, mi chiese cosa stessi facendo e di portargli il foglio. Quando vide che avevo disegnato un toro con sul corpo i nomi dei calciatori con quello di Meroni gigantesco, pur non sapendo neanche chi fosse ma lei stessa simpatizzante per i nostri colori, si limitò a dirmi che mi avrebbe interrogato la lezione successiva e mi fece un sorrisetto ammiccante. Ancora un ricordo legato all'ammirazione che ho sempre nutrito per Meroni mi fa tornare indietro alla coppa dei campioni 68/69. Devo confessare che l'unica mia passione calcistica extra Toro l'Ho provata per Gianni Rivera perchè incarnava nel ruolo e nella tecnica ciò che sempre mi è piaciuto di più in questo gioco. Decisi di andare a vedere a San Siro Milan- Manchester United per ammirare Rivera e vedere all'opera il MU che era campione europeo in carica e annoverava fra le proprie fila il pallone d'oro Denis Law. Lo scozzese è stato l'unico pallone d'oro che abbia militato nel Toro seppur per un anno solo. Rivera nel pre riscaldamento  avvertì problemi muscolari per cui non scese in campo mandando deluse le mie aspettative e vanificando quella trasferta a Milano. Al suo posto giocò un altro prodotto importante del vivaio granata: Romano Fogli. Inutile dire che la partita perse subito interesse per me cosìi mi distrassi pensando che il destino con il Toro fu atroce perchè ci sottrasse un campione come il Gigi e un pauroso incidente fu una delle cause per cui un altro grande campione come Law non si ambientò a Torino e la prepotenza di un novello Don Rodrigo sotto le sembianze di un presidente di calcio cittadino che si invaghi del biondo scozzese dal gol facile, convinse i tifosi del Toro a rimandare in patria il giovanissimo numero dieci granata. In campo mi sembrava di rivedere in Bobby Charlton la tecnica e l'intelligenza calcistica di Moschino, inimitabile suggeritore e regista del Toro di Rocco e poi di Fabbri fino a Giagnoni, in Stiles, mediano mastino e tostissimo, la grinta e la passione di Ferrini, in Jakie Charlton, fratello di Bobby, la stessa eleganza e puntualità nelle chiusure  



Fulvio

Altro sulla farfalla granata alla pagina:
http://culturagranata.blogspot.it/2012/10/video-tributo-gigi-meroni-la-farfalla.html



lunedì 15 ottobre 2012

Video-Tributo a Gigi Meroni, la farfalla granata

Come può ricordare con le parole chi non ha avuto l'onore di vederlo giocare?
Come può un simbolo restare giovane e donare nuove emozioni?
La forza delle immagini è una nostra alleata....
Ciao Gigi....



Benny

Rolando Bianchi capitan futuro???



Quale sarà il destino di Rolando Bianchi ???? E la domanda che tutti si fanno.
Ma ci può essere una domanda migliore da porsi:
Come mai ad un giocatore che è arrivato a quota 70 gol entrando nella storia del Torino non gli viene prolungato immediatamente il contratto tenendo sulle spine il calciatore stesso e tutta la tifoseria???
Questo è un vero mistero da romanzo giallo perchè francamente non ci sarebbe alcuna spiegazione logica.
Per non parlare quali potrebbero essere le conseguenze in caso di non conferma di Rolando Bianchi da parte di tutta la tifoseria, perchè il giocatore in questione coadiuvato dal suo fratello procuratore
credono nel progetto Toro e chiedere un adeguamento contrattuale alla fine non è che sia cosa sbagliata, per una persona che ha mostrato grande attaccamento alla maglia a costo di prendersi qualche multa.
Trovare poi di questi tempi giocatori che si avvicinano ai colori di una squadra in cui militano facendolo in maniera del tutto passionale come sta facendo Rolando è veramente difficile, anche perchè ci troviamo sempre di fronte ad un calcio che sono i soldi a comandare e a far decidere in fretta i calciatori a cambiare aria.
Pertanto quella di Bianchi risulterebbe un'anomalia a vantaggio del popolo granata, cosa si vuole di più da un ragazzo che il giorno della promozione si tuffa in quella meravigliosa  tifoseria da quel magnifico Toro esposto in curva Maratona è simbolo di attaccamento alla maglia, quando vedremo più gesti così espliciti fatti da un calciatore del Toro???
C'è da dire una cosa mister Ventura da Rolando Bianchi vuole sempre il massimo e al momento il calciatore non si è fatto mancare e lo ha dimostrato con le reti di questo inizio campionato, ma se si vuole fare una piccola valutazione tecnica, proprio con Mister Ventura il calciatore si completerà e si può tranquillamente affermare che Rolando ha acquisito una maturità completa perchè è diventato un attacccante che dialoga con i compagni, si vedono belle triangolazioni, il solito velo in attacco che si vedeva col Bari nel gioco di Ventura lo si vede nel Toro perchè disorienta le difese avversarie e libera la punta al tiro, si vede finalmente un attaccante che si sacrifica e viene a prendere palla a centrocampo per non dire in difesa, insomma tutti ingredienti per dire che Rolando Bianchi è un attaccante completo.
Perciò la parola che ora tutti si vogliono sentir dire, Rolando Bianchi compreso è la parola RINNOVO !!!
Attendiamo fiduciosi

DFB

domenica 14 ottobre 2012

Vogliamo un Toro in prima fascia perchè con i ritocchi giusti si può..


E' da luglio che sostengo ciò di cui adesso un po' tutti si sono resi conto e adesso non possiamo far altro che aspettare aspettare e aspettare. Ma se il Torino FC per noi tifosi è il giocattolo preferito, quello che ci fa divertire (raramente ma intensamente), dal quale non ci separeremo mai e siamo disposti a riaggiustare ogni qualvolta qualcuno ce lo rompe, per un imprenditore ambizioso con il logico obiettivo di far fruttare il capitale investito nell'impresa, questa squadra che racchiude in sè uno scrigno di tesori come nessun'altra squadra al mondo dovrebbe rappresentare una miniera preziosa di opportunità.  A luglio sostenevo infatti che per fare un balzo in avanti era necessario mettere in piedi una squadra che presentasse a sinistra un fluidificante giovane dotato tecnicamente e atleticamente  che sostituisse un Parisi, ottimo esterno basso mancino ma con una situazione anagrafica deprimente,  con grandi prospettive. Serviva poi un centrale di centrocampo degno di una squadra ambiziosa. Il terzo ritocco necessario, indispensabile addirittura, doveva essere la seconda punta, il cui profilo tecnico individuavo in una punta rapida, in continuo movimento alla ricerca della posizione favorevole per colpire sfruttando la potenza atletica e la bravura nel gioco aereo di Bianchi. Questa punta avrebbe, a parer mio, avuto molto più spazio da sfruttare agendo in uno schieramento offensivo a tre coperto alle spalle da due mediani e un regista di spessore. Investire in questi tre campioni o futuri calmpioni dovrebbe essere il famoso progetto di successo che i nostri dirigenti dovrebbero perseguire per realizzare il salto di qualità che tutti auspichiamo. Il problema è che la rigidità del modulo adottato non prevede la presenza di un regista che sappia impostare prevalentemente il gioco offensivo e quindi necessiti del supporto di due mediani mentre non verrebbe oltremodo snaturata la fase offensiva in quanto sulla fascia destra agirebbe sempre un esterno d'attacco e a sinistra il terzino, dotato di corsa e tecnica notevoli, costituirebbe, con i suoi inserimenti, una spina nel fianco non facilmente contrastabile come sono difficili i pericoli portati da lontano. Da cosiderare che un centrocampo a tre può coprire senza affanno le sgroppate di un difensore di fascia. A questo punto vorrei anche fare due conti perchè è importantissimo, per una società dichiarata fallita solo sette anni fa, tenere in ordine la situazione contabile. Santana, Birsa, Cerci, Verdi, Stevanovic e Sansone sono sei, dico sei, esterni alti e di questi almeno due sono superflui. Ritenendo Bianchi, per il suo peso specifico di carisma che gli viene dalla quantità di impegno profuso, gol fatti e professionalità, inamovibile, considerando Diop giovane di talento che potrebbe esplodere da un momento all'altro, Sansone giocatore da sfruttare come seconda punta ecco che Sgrigna e Meggiorini diventerebbero altri due superflui. A centrocampo Brighi, Gazzi, Suciu e Bakic oltre al factotum Vives sono ok mentre in difesa Caceres rappresenta un di più di cui è difficile immaginare la utilità. sono cinque o sei i giocatori che possono ritenersi superflui e anche se il loro sacrificio non è di grande aiuto per le finanze granata c'è da considerare che rappresenterebbero comunque un buon risparmio. Se per la punta e per il terzino sinistro non ho nomi da proporre, per quanto riguarda il centrocampista con doti di regista soprattutto offensivo ho un'idea che potrebbe sembrare strampalata ma io ci credo e si tratta del ceco  Rosicky, trentaduenne campione attualmente all'Arsenal, in grado di dare un taglio super al nostro gioco e che essendo agli sgoccioli di una grande carriera ma con due anni ancora buoni da disputare ad alti livelli potrebbe venire a confrontarsi con il calcio in Italia. Sarebbe una scommessa ma una scommessa attraente molto più di quelle fatte per i vari Fiore, Recoba e Di Michele.

Fulvio

sabato 13 ottobre 2012

Torino-Rijeka 2-2 le pagelle dei granata



Gomis 6 Grave errore di disimpegno in occasione del vantaggio dei croati si riscatta compiendo due autentici miracoli, soprattutto quello su punizione

D'ambrosio Prestazione lucida sulla fascia destra senza sbavature

Di Cesare 6,5 E' il più attendo della retroguardia gioca con grande personalità

Rodriguez 6 Il gol fa tenere la sufficienza, in difesa sbanda nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo poi si riprende, peccato per quell'errore grossolano in occasione del vantaggio croato

Migliorini 6 Un quarto d'ora tenendo bene la posizione

S Masiello 5,5 Si vede che tornava dall'infortunio, un pò in affanno sulla sua fascia, in ritardo in occasione del pareggio croato

Caceres 5 Partita timida sulla fascia sinistra, di questo passo quando lo vedremo esordire in A?

Agostini 6 Pochi minuti ma positivi per uno che è ancora in ritardo di condizione

Basha 5,5 Non contiene come lui sa fare un pò in affanno col centrocampo croato

Bakic 6 Bel tocco di palla e si vede

Brighi 6 Geometria e sostanza come lui sa fare

Gazzi 6 Solita legna a centrocampo, un vero combattente

Cerci 5,5 Non il miglior Cerci, lo si aspetta presto in partite di serie A dove deve fare il salto di qualità facendo ricordare la partita di Bergamo contro l'Atalanta

Birsa 6,5 Buon impatto sulla partita ci mette tanto impegno, può essere utile in casa granata

Bianchi 5,5 Oggi il capitano si è preso una giornata di riposo, succede

Sgrigna 5,5 Ci prova con qualche occasione personale senza metter alcuna apprensione alla difesa croata

Sansone 5 Prova veramente poco convincente

Meggiorini 6,5 Sgomita e si impegna lotta come sempre su tutti i palloni si procura il rigore del pareggio e lo trasforma

Verdi 6,5 Questa amichevole è una vetrina per mettersi in mostra e lui è davvero in palla giocate raffinate che mettono l'ansia alla difesa croata

Vives 6 Prova senza infamia e senza lode


DFB

Cena Toro-club CTO Claudio Sala e Giuristi Granata


giovedì 11 ottobre 2012

Il Torino FC a Colonia!

giovedì 11 ottobre 2012

Il Torino Football Club ha partecipato dall'8 al 10 ottobre ad una tre giorni a Colonia, in Germania, organizzata dall'Associazione "Freundeskreis Städtepartnerschaft Köln-Turin" che si occupa di scambi culturali tra le due città, gemellate fin dal 1958.
L'incontro è culminato con la tavola rotonda di martedì sera, cui hanno assistito un centinaio di persone, che aveva come tema la violenza negli stadi e, nella fattispecie, l'attività di comunicazione tra le Società e i tifosi nell'ottica del fairplay e del riportare le famiglie allo stadio.
All'evento ha partecipato, in rappresentanza del Torino FC, Andrea Canta, ufficio stampa della Società. Inoltre erano presenti il Comandante in capo della Digos di Torino, Giovanni Di Gregoli, l'Ispettore in capo, Roberto Cannata, e un tifoso, Davide Barra, Presidente del Toro Club Punt Masin.

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Road to Palermo: il video

 giovedì 11 ottobre 2012

Il Toro lavora in Sisport per preparare la trasferta di Palermo: ecco il video degli ultimi allenamenti!



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Torino-Rijeka su Sportitalia

giovedì 11 ottobre 2012
Sabato ale ore 15, a Leinì, il Torino affronterà in amichevole il Rijeka, squadra che milita nella massima serie del campionato croato. La partita sarà trasmessa in diretta tv da Sportitalia. Per Valter Birsa, qui nella foto con Alessandro Agostini, potrebbe essere la prima occasione per debuttare con la maglia granata.

Pubblicato da: www.torinofc.it

lunedì 8 ottobre 2012

TORO-CAGLIARI: TOP & FLOP !!


Dopo la grandissima delusione di ieri cerchiamo di individuare il TOP ( davvero difficile trovarne uno) e il FLOP ( mezza squadra dovrebbe essere inserita nella categoria flop)

TOP: uno dei pochi a salvarsi ieri è stato il Capitano Rolando Bianchi.
Si sbatte dal primo minuto, a volte sbagliando anche dei passaggi ma è l'unico che la davanti cerca di creare dei problemi ad Agazzi. Nel secondo tempo trova anche un bellissimo gol di testa ma il guardalinee decide di segnalare un fuori gioco INESISTENTE!!

Voto: 6,5



FLOP: ci sarebbero tanti giocatori di cui parlare ( Brighi, Sgrigna, Stevanovic. ) ma io voglio concentrarmi su uno solo, Riccardo Meggiorini. Non riesco proprio a capire cosa ci trovi Ventura in lui; sbaglia passaggi elementari, sbaglia tiri che una punta di serie A non può sbagliare e quando si trova in area di rigore non sa mai cosa fare. Fossi in Ventura rivedrei le gerarchie in attacco e come prima alternativa al duo Sgrigna-Bianchi, userei Sansone e in seconda battuta il giovane Diop!

Voto: 4,5

Pupi

Leggi gli altri articoli sulla partita con il Cagliari ai link:
http://culturagranata.blogspot.it/2012/10/un-rigore-non-datoun-gol.html

e

http://culturagranata.blogspot.it/2012/10/buon-cagliari-e-un-toro-imbrigliato.html

e

http://culturagranata.blogspot.it/2012/10/torino-cagliari-0-1-le-pagelle-dei.html 

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http://culturagranata.blogspot.it/2012/10/il-cagliari-ha-centrato-il-riscatto-il.html

Il Cagliari ha centrato il riscatto. Il Toro ha fallito la conferma.



Vorrei tornare a mente fredda sul disgraziato match contro i rossoblu di Cellino dopo aver scritto le precedenti note mentre si era ancora sullo zero a zero a conferma che la chiave di lettura della partita era abbastanza evidente visto che dopo un primo tempo opacissimo per le ragioni che mi sembra di aver colto, non c'era stata nella ripresa quella svolta che ci si attendeva. Mi sembra che dopo l'incontro casalingo con l'Inter avessi espresso una certa soddisfazione nel constatare che nonostante il risultato bugiardo, l'impianto di gioco del Toro, dopo un anno di consolidamento, fosse pronto a reggere il maggior livello di difficoltà che avremmo inevitabilmente incontrato nella serie superiore. Ma avevo altresì rilevato lo squilibrio esistente, nelle dinamiche di gioco, fra la buona disposizione tattica che la squadra è in grado di fornire e l'inadeguato bagaglio tecnico di molti suoi componenti. Non fraintendiamoci perchè in ogni caso il Toro è sempre in grado di mandare in campo un undici più che dignitoso, ma l'incapacità di capovolgere una situazione resa ingarbugliata dall'atteggiamento dell'avversario ben disposto in campo è tipico delle squadre che hanno nelle proprie file giocatori dotati che con colpi super possono risolvere partite compromesse. Non basta avere in campo un generoso Bianchi se non sei in grado di caricargli il cannone con giocate efficaci, tanto per spiegarci meglio. Esaminiamo gli ultimi due incontri, Atalanta a Bergamo e Cagliari in casa, così uguali e così diversi. La banda di Colantuono, contro di noi è scesa in campo con la stessa organizzazione di gioco dei sardi di Pulga ma gli obiettivi e le situazioni non erano le stesse. L'Atalanta, davanti al proprio pubblico, voleva fare il risultato pieno e un briciolo di quella sfortuna che avemmo noi con l'Udinese ha complicato le cose. Il pareggio su rigore a fine tempo, ottenuto in uno dei pochi capovolgimenti di fronte portati da Santana, ha costretto i nerazzurri a iniziare il secondo tempo con poco raziocinio allungando oltremisura i reparti e lì siamo stati micidiali. Il Cagliari, dopo un inizio travagliatissimo di campionato che è costato la panchina a Ficcadenti, è arrivato all'Olimpico disponendosi con l'identico modulo che prevedeva il marcamento asfissiante sui difensori di Ventura solitamente demandati ad impostare dalle retrovie il gioco, ma il suo obiettivo era soltanto quello di impedire che i rifornimenti ai vari Sgrigna, Bianchi, Cerci e Stevanovic giungessero a destinazione. Mai gli uomini di pulga e c. si sono scoperti ma chiaro era l'intento di attendere i granata sapendo che la voglia di vincere e la frustazione per non ottenere il bottino pieno, a gioco lungo, avrebbe pesato come un macigno nelle menti e nelle gambe dei torinisti, concedendo loro la chance della inaspettata vittoria. Sul rigore non mi posso esprimere in quanto non sono riuscito a capire se il pallone ha sbattuto sul braccio destro di Glick, quello stretto a copertura del corpo, o su quello sinistro aperto naturalmente per via della torsione del polacco. Per quanto concerne il gol annullato a Bianchi mi sento di affermare senza ombra di dubbio che il nostro indomito capitano, seppur di poco, si trovava in fuorigioco. Non ci sono alibi quindi alla sconfitta se non quello che vale per tutte le partite finite male e cioè che il nostro avversario è stato bravissimo a leggere il match ed ha meritato. Il Toro deve voltare pagina e fare tesoro della lezione senza tralasciare di considerare che forse in questo momento deve sempre tenere come riferimento la sua condizione di neo-promossa con tutta umiltà. Ribadisco infine che se a gennaio torneremo sul mercato dovrà essere anche solo per uno o al massimo due giocatori ma di qualità medio-alta. Adesso come adesso ci manca, a mio avviso, la seconda punta tecnicamente forte e un centrocampista di carisma superiore che sappia leggere in campo ciò che è necessario per modificare l'andamento di una partita messa male. Può non riuscire di raddrizzare una giornata storta ma ci si deve provare nel modo giusto e non con cross dalla trequarti.

Fulvio

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domenica 7 ottobre 2012

Torino-Cagliari 0-1 le pagelle dei granata



Gillet 6,5 Smanaccia nel primo tempo un tiro-cross di Avelar, spettacolare parata nel secondo tempo su Nenè,battuto solo dal rigore

Darmian 6,5 Buone iniziative sulla fascia destra, però l'ammonizione su Ibarbo nel secondo tempo lo ridimensiona e lo fa essere meno propositivo

Glik 5,5 Sarà pure sfortunato perchè gli episodi decisivi capitano tutti a lui e ancora una volta a suo danno come il rigore perchè per il resto disputa una buona gara

Ogbonna 6,5 Ci sono più apprensioni del solito rispetto alle gare precedenti ma lui se la cava come sempre, Ibarbo se pur pericoloso non lo impensierisce più di tanto

D'ambrosio 6 Positivo sia in fase di spinta che in fase di copertura

Brighi 5,5 Viene sovrastato dal centrocampo cagliaritano, non riesce ad illuminare il gioco, lo si ricorda per una bella incursione nel primo tempo non raccolta dal compagno Stevanovic

Gazzi 5,5 La grinta non gli manca e forse combina qualcosa in più del compagno di reparto, ma pure lui finisce nella morsa dei centrocampisti sardi

Cerci 6 Dalla sua fascia arrivano i pericoli maggiori, ma nei cross è un po impreciso, cala vistosamente nella ripresa

Bianchi 6,5 Primo tempo un pò nell'anonimato, nel secondo tempo si scuote e gli viene ingiustamente annullato un gol da autentico centravanti

Sgrigna 5 Prova insulsa mai pericoloso ci si aspettava molto di più da un giocatore come lui

Stevanovic 5 Prestazione in chiaro scuro non salta mai l'uomo

Meggioriini 5 Rileva Sgrigna e non incide sulla partita, mai pericoloso

Vives 5,5 Prova assolutamente anonima, viene gettato nella mischia ma non riesce a dare idee a centrocampo

Sansone 6 Più pericoloso lui in un quarto d'ora degli altri compagni di squadra entrati nel corso della gara


DFB

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e

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Buon Cagliari e un Toro imbrigliato...



Come facilmente prevedibile i rossoblu sardi sono scesi all'Olimpico con le idee ben chiare su come affrontare i granata. Pressing alto per impedire che il gioco parta fluido fin dalla rimessa del portiere e di conseguenza ecco le consuete difficoltà da parte del Toro di portare minacce in area avversaria. Stante l'assoluta mancanza di uomini in grado di accelerazioni improvvise i pericoli là davanti sono sempre meno frequenti se non addirittura assenti. Con il trascorrere dei minuti inoltre i due centrali, Brighi e Gazzi, vanno in riserva di ossigeno e tutto diventa complicato. Puntare su Cerci adesso è un azzardo e chi vi scrive già aveva palesato. Non è ancora nella condizione di saltare l'uomo e creare la superiorità sulla fascia. Non ingannino gli assists di di Bergamo due dei quali venuti su calcio da fermo. Non sono convinto inoltre che Meggiorini, gran lottatore diamogliene atto, abbia le qualità tecniche necessarie per la massima serie. Urge trovare alternative di gioco perchè il canovaccio inaugurato dall'Atalanta contro il Toro con pressing alto sui difensori granata che per sessanta minuti ha dato buni risultati, sarà probabilmente adottato da molte squadre nell'affrontarci.

Fulvio


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UN RIGORE NON DATO...UN GOL ANNULLATO...UN'OCCASIONE SPRECATA!

Sono un po' arrabbiato questa domenica...eh sì, perchè credo che i Ventura boy's abbiano sprecato un'occasione importante....di fronte a noi un Cagliari ultimo in classifica, che ha ritrovato la vittoria in casa nostra, e questo non va bene....
La partita è stata noiosa e combattuta a centrocampo, ma con pochi tiri in porta....Il Toro ha da recriminare per un netto fallo di mano in area sullo zero a zero...vero...un gol annullato a Bianchi per un fuorigioco a parer mio molto dubbio...però non ha fatto niente, o meglio, ha fatto poco per meritarsi i tre punti...così non va....Il Cagliari ha mostrato un palleggio migliore ed ha vinto, anche se, per ciò che si è visto, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto....speriamo serva da lezione....

Benny


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venerdì 5 ottobre 2012

Il Cagliari in cerca di riabilitazione e riscatto, il Toro cerca conferme e morale...


Le partite di calcio di solito vengono classificate in varie categorie prima del loro svolgimento e in altrettante dopo la loro conclusione. Proviamo a catalogare Torino-Cagliari di domenica prossima sia prima del match che dopo con il resoconto post-partita. Parliamo intanto del Cagliari e di come vivrà questa tormentata  vigilia. Il presidente Cellino vittima, come spesso gli accade, del malfunzionamento del suo self-control che lo ha portato, la settimana scorsa, a sfidare gli organi competenti in ordine alla sicurezza dello stadio cagliaritano con le conseguenze che tutti sappiamo, in questi giorni ha dato il benservito a Ficcadenti sostituendolo con un allenatore esordiente come Pulga. Non entro nel merito delle motivazioni tecniche che hanno influito sul disastroso avvio di campionato dei sardi ma mi permetto di osservare che ci sono stati numerosi cambiamenti nella formazione affidata a Ficcadenti alla fine della campagna acquisti e vendite di quest'estate quindi, in questi casi, succede a volte che sia fondamentale dare il tempo necessario alla squadra per trovare i giusti assetti e poi eventualmente rimediare nella sessione di gennaio del mercato calciatori con gli innesti necessari. Detto questo penso che la preparazione alla partita contro i granata che stanno svolgendo in Sardegna i rossoblu, sarà molto accurata per affrontare nel migliore dei modi un Toro su di giri dopo la roboante vittoria di Bergamo. Già Colantuono, domenica scorsa, sapendo quanto è importante, nel gioco di Ventura, l'impostazione della manovra facendo scivolare la palla dal portiere ai difensori, ha disposto i quattro suoi avanti in maniera che marcassero fin da subito i vari Darmian. Glick, Ogbonna e D'Ambrosio costringendo così Gillet al rilancio lungo. Con questa mossa gli atalantini hanno snaturato il gioco del Toro risultando, nei primi cinquanta sessanta minuti, più pericolosi senza però cogliere i frutti della loro relativa superiorità. Sicuramente anche i cagliaritani faranno pressing fin da subito sui nostri difensori per taglire i rifornimenti ai nostri avanti. Solo che il rischio di avere dopo un tempo la squadra in debito d'ossigeno per l'impegno fisico altissimo che richiede questo tipo di pressing asfissiante così come è costato caro agli orobici ( non appena si sono allungati i reparti atalantini Cerci e Stevanovich prima e sul finire Bianchi ne hanno approffittato colpendo letalmente) altrettanto potrebbe accadere loro. Tornando al tema di questo articolo non si può che definire quella che sarà la partita dei cagliaritani come la partita del riscatto. Il nostro invece sarà e deve essere assolutamente inteso in questo senso, un grosso impegno che ci dovrà dare la certezza di aver trovato finalmente un equilibrio di classifica e di gioco duraturo. Da queste certezze si svilupperà la crescita della società. Definirei pertanto la prossima contro un Cagliari disperatamente alla ricerca di punti, come la partita delle conferme.

Fulvio

lunedì 1 ottobre 2012

ATALANTA-TORO: TOP & FLOP !



Eccoci all'analisi del migliore e del peggiore della partita di ieri vinta per 5a1 dal nostro amato Toro!

TOP: ieri il migliore in campo senza nessun dubbio è stato Alessio Cerci. Nel primo tempo l'ala di Velletri si vede poco ( poco cercato dai compagni ) ma nel secondo tempo diventa devastante. Confezione tre assist, due da calcio d'angolo e uno con un splendido dribbling a rientrare  e tocco morbido a trovare perfettamente Stevanovic. Dice di non essere ancora al 100% ma se continua così è il giocatore che fa fare il salto di qualità alla squadra!

Voto: 8

FLOP: dopo una vittoria per 5 a 1 é impossibile trovare un peggiore, possiamo cercare un giocatore che è stato meno brillante rispetto a i compagni e questa ricerca porta a Santana. Ieri l'ala argentina è stata poco brillante, portava troppo palla e parecchie volte ha rischiato di perder palla nella propria metà campo. Ma anche lui come Cerci è un giocatore fondamentale per il Toro per la sue grandi capacità tecniche.

Voto: 6

Infine fatemi aggiungere solo una cosa: CHE GODURIA!!!!!

Pupi


Leggi gli altri articoli di Cultura Granata sulla vittoria di Bergamo ai link qui sotto:
http://culturagranata.blogspot.it/2012/09/atalanta-torino-1-5-le-pagelle-dei.html

http://culturagranata.blogspot.it/2012/09/eccolo-il-colpo.html