venerdì 2 dicembre 2011

A Padova con un po' di apprensione


Quella che si sta concludendo è stata una settimana molto difficile,trascorsa da tutti noi incollati alla radio la mattina appena alzati, leggendo tutti i principali quotidiani subito dopo e  guardando i tg della sera nella speranza di trovare la notizia che racchiudesse dentro di se il seme della  ripresa  del paese e dell'Europa del cui sistema economico facciamo parte. I segnali che aspettavamo non son sono ancora arrivati e ci toccherà trepidare in attesa ancora qualche giorno. Per questo chi vi scrive ha trascurato leggermente la propria passione per le vicende legate al Toro ma solo leggermente e vi garantisco che se fosse anche stato molto di più l'attenzione sarebbe stata comunque tanta roba. Gli allenamenti sostenuti in settimana hanno fatto suonare un campanello di allarme perchè abbiamo notato sedute svolte prive dell'intensità cui eravamo abituati assistere ed anche con qualche momento di tensione e nervosismo fra il pubblico. Brutte sensazioni che ci ricordano gli anni grigi trascorsi con una squadra che si allenava in modo abulico quasi non ci fosse partecipazione emotiva alle sorti del campionato. Ma parliamo di calcio. Sabato all'Appiani di Padova ci aspetta una prova impegnativa ma alla portata sicuramente di chi nutre grosse ambizioni come il Toro. Probabilmente ci sarà il debutto assoluto per quest'anno di Morello se, come oggi sembra, Coppola non recupererà dalla indisposizione che non gli ha permesso di allenarsi.

Debutto come titolare quest'anno anche per  De Feudis al fianco di Iori data la contemporanea assenza per squalifica di Basha oltre a Vives e al match-winner dello scorso turno con il Livorno Parisi. Queste tre assenze insieme a quelle degli infortunati Darmian, Guberti e Surraco, dei convalescenti Suciu e Pagano oltre al già citato portierone Coppola fanno pensare ad un Torino in grande emergenza ma la rosa di quest'anno è molto ben calibrata e, dovessimo far punti, la partita di domani sarebbe la miglior testimoniaza dell'ottimo lavoro svolto quest'estate da Petrachi. Non so se Milanetto sarà in campo ma sicuramente Italiano sì per cui Manuel Iori si troverà in ogni caso antagonisti nel suo stesso ruolo due professionisti molto forti e che hanno avuto in qualche modo a che fare con la maglia granata. L'Omar Milanetto di Venaria, dichiarato tifoso granata da curva Maratona dove andava a vedere le partite del Toro insieme a Jmmy Fontana quando entrambi militavano nelle giovanili della squadra che casualmente ha sede in questa città ma che non ne porta giustamente il nome (non riesco definirla in altro modo,scusate). Purtroppo per noi e con suo grande dispiacere, Milanetto non è mai riuscito ad indossare la nostra gloriosa casacca nonostante a più riprese ci siano stati avvicinamenti in passato. Così anche il nome di Italiano è stato svariate volte accostato al Toro e non solo per il gol che ci fece quando negli ultimi minuti di un Torino- Chievo, direi determinante per la permanenza in serie A, ci costrinse ad un uno a uno desolante che sommato al successivo pareggio casalingo con il Bologna rese drammatico lo scontro con il Genoa al Delle Alpi in quel nefasto campionato. Tralasciando i brutti ricordi penso che sia assolutamente fondamentale domani scendere in campo con la giusta grinta e concentrazione senza lasciare in mano il pallino del gioco ai biancoscudati. Importantissimo sarà tenere alta l'intensità del match e sfruttare al massimo la rabbia accumulata da Bianchi in queste due giornate di forzata assenza.  Se la condizione invece sarà quella intravvista negli ultimi incontri allora il registro sarà diverso perchè per tornare dal Veneto con almeno un punto si dovrà invece abbassare il ritmo della gara, compattare al massimo le linee per chiudere i varchi agli avanti avversari con una particolare attenzione ai calci da fermo e ai tiri da lontano dei summenzionati Italiano e Milanetto bravissimi in questa specialità.


Fulvio

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