sabato 22 settembre 2012

D’ora in poi di facile non ci sarà nulla....


Guardando una delle tante trasmissioni sportive dedicate al Toro, ho sentito il parere su Samp-Toro da parte di un opinionista molto accreditato in quello studio televisivo tanto da essere soprannominato “il Professore”. Sosteneva , “il Professore”, che aldilà delle difficoltà nell’affrontare una squadra in striscia di risultati positivi quindi con gran morale, non avremmo dovuto dimenticare che l’anno scorso li abbiamo sconfitti tutte e due le volte e in classifica li abbiamo distanziati di sedici punti. Non me ne voglia “professore” ma queste sono considerazioni senza senso e che non si confanno con una disanima di carattere tecnico, perché se così fosse che interpretazione si dovrebbe dare alla nostra vittoria sul Pescara che non più di quattro mesi fa ci rifilò una bella scoppola o come spiegare le due sconfitte consecutive a SanSiro di quel Milan che contese fino alle ultime giornate lo scudetto a chi lo vinse? Questa Samp è lontana parente di quella sconfitta da Suciu e Bianchi al Ferraris o da Meggiorini all’Olimpico, sia perché cambiata negli interpreti e con un Maxi Lopez in più comunque, sia perché ha superato il momento di crisi che a volte è inevitabile quando si ammainano certe bandiere logore (Palombo su tutti) o si devono sostituire ottimi giocatori (Pazzini) se non addirittura campioni come Cassano. In questi casi i tifosi giocano un ruolo negativo sulla squadra in quanto non accettano i ridimensionamenti o, come in questo caso, il declassamento in serie inferiori. Esercitano pressioni creando un clima di tensione dovuto alle troppe aspettative che invariabilmente portano alle delusioni madri delle contestazioni. L’anno scorso è stato sufficiente inanellare buoni risultati nella parte finale del campionato per ricreare entusiasmo e fiducia intorno alla squadra che ha così ripreso per i capelli la promozione subito dopo un solo anno. Non illudiamoci perché sarà una battaglia dall’esito incerto se scenderemo in campo con il giusto carico di voglia di giocarcela o sarà una deprimente sconfitta se affronteremo il match nel modo che conosciamo bene quando i nostri non trovano il ritmo partita o le giuste motivazioni. Permettetemi ancora una volta di fare una critica al nostro sistema di gioco, l’ennesima dimostrazione di quanto a me non piaccia il nostro 424, partendo dal modulo che ha adottato l’avversaria del Chelsea in CL risultato vincente. Il loro 352 prevedeva tre difensori (Barzagli-Bonucci-Chiellini) supportati dalla copertura a dx di Lichsteiner, di Pirlo in mezzo e a sx di Asamoah . Vidal e Marchisio a fare l’elastico senza trascurare né la fase difensiva né quella offensiva poiché erano in ogni caso ben coperti da una simile disposizione. I nostri due centrocampisti non possono permettersi grosse iniziative per due motivi : primo perché in un modulo come il nostro i centrocampisti devono per forza di cose possedere preponderatamente doti di copertura e di incontrista a discapito di un’attitudine ad attaccare o addirittura concludere, secondo perché , avendo ai fianchi giocatori con caratteristiche spiccatamente offensive come sono Stevanovic, Cerci, Santana, Sansone, Verdi ( a proposito che fine ha fatto?) e suppongo anche il nuovo arrivato Birsa che confesso di non conoscerne le caratteristiche, non possono permettersi di lasciare la difesa scoperta. E’ chiaro che possedendo una pletora di esterni offensivi come noi abbiamo non abbiamo alternative di gioco. Gli unici in rosa che potrebbero dare un’interpretazione diversa al ruolo degli esterni sarebbero lo sfortunato Suciu e in qualche misura il versatile Vives. Ultima annotazione e poi taccio su questo argomento che rappresenta per me un nodo vitale delle nostre prestazioni è che giocando con esterni alti risultano più difficili le sovrapposizioni e per i nostri avversari riesce più semplice raddoppiare sull’unico assaltatore di fascia, ne sa qualcosa Stevanovic a volte compresso in mezzo a due o tre difensori. Così la penso ma questa mia interpretazione non è una bocciatura al modulo di Ventura che avendo dato l’anno scorso grandi risultati e i risultati sono l’essenza di ogni attività, è in ogni caso stato un modulo vincente e se dovesse dimostrarsi tale anche quest’anno non farebbe altro che darci gioia e entusiasmo a noi che altro non aspettiamo.

Fulvio    

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