lunedì 29 ottobre 2012

Adesso il bicchiere è decisamente mezzo vuoto



A differenza delle mie abitudini,  mi butto sul computer con ancora il sangue bollente procuratomi dalla sconfitta, forse immeritata ma certamente significativa. Sarò telegrafico perchè non voglio ripetermi come un disco rotto.
1)L'arbitro. Espulsione ingiusta senza ombra di dubbio e non sto a commentare. Non da rigore, ok siamo abituati, ma Sansone non può restare in piedi dopo lo scontro con il difensore. Risultato falsato.
2) Manca qualità, manca qualità, manca qualità. Quest'estate si doveva provvedere con decisione.
3) Il prescelto per colmare in qualche modo questa lacuna è stato individuato in Cerci. Ebbene, a parte i dubbi suscitati da questa scelta fin dall'inizio da parte di molti fra cui il sottoscritto, mi pare che a questo punto si deve lavorare solo per rimediare in qualche modo e rendere quello del romano come un acquisto perlomeno utile visto che non può essere decisivo.
4) Uscire dagli equivoci su Bianchi. Il capitano si avvia verso i trent'anni che sono decisivi per un calciatore. Va verso lo svincolo, ha ancora due anni buoni e giustamente vorrebbe realizzare l'ultimo contratto vantaggioso. La società deve decidere su quelle che sono le proprie intenzioni. Il mio parere è che il Torino attuale non riesce nemmeno raggiungere obiettivi minimi come un tal Barreto o personaggi come Zarate (altro giocatore difficilissimo da inquadrare in un modulo e dal rendimento discontinuo oltrechè capriccioso). Bianchi, comunque giocatore di livello, rappresenta quindi un punto da cui partire.
5) Ripeto ed insisto sulla qualità che ci darebbe la possibilità di salire di livello. Ci serve un centrocampista con i baffi e con una tecnica superiore in grado di dare una caratura importante alla squadra e una seconda punta che sappia giocare con intuizioni e estro dietro la punta principale. Basta con questi esterni che non esplodono mai: Stevanovic (eterna promessa), Verdi (bocciato dall'allenatore), Santana (in fase atletica calante), Birsa (uguale nel bene e nel male ai suoi compagni), Cerci (incapace di capire che deve svoltare decisivamente altrimenti sparirà nell'anonimato). E' altro ciò che ci serve.
Adesso siamo là dove temevano saremmo stati dopo una decina di partite con ancora squadre a noi superiori come Atalanta, Chievo, Bologna e Palermo dietro di noi ma non so fino a quando. Forza Ventura, l'autocritica è una risorsa eccezionale. In Italia non ci sono solo ex giocatori di un buon Bari( ma sono passati tre anni da allora) o del Pisa di un quattro anni fa.

Fulvio

Nessun commento:

Posta un commento