mercoledì 28 marzo 2012

Calma ragazzi ! Primi eravamo e primi siamo


Vi ricordate di come ho descritto i tifosi del Toro di cui anche io, nel bene e nel male, faccio parte? Pessimisti o ottimisti entrambi in maniera estrema. Dopo Torino- Verona tutti a dire che il Verona ci avrebbe stracciati e dopo J stabia (proprio non riesco a pronunciare quel nome, è un mio limite ma ci convivo benissimo) tutti a dire: vergogna! Da sabato, dopo il successo clamoroso con il Gubbio, per i nostri tifosi solo osannazioni di questo o quel giocatore granata e tutti a pensare di essere già in serie A. Addirittura Tuttosport di oggi parla della possibilità di affiancare Ranocchia ad Ogbonna l'anno prossimo. Calma! Continuo a sostenere che c'è un solo modo per contenere il Toro quest'anno ed è quello che il Sassuolo e il Verona e persino lo J Stabia hanno usato, perchè in qualsiasi altro modo si affrontano i granata se ne esce con le ossa rotte e lo sanno fior di squadre come lo stesso Verona dell'andata e il Pescara che è l'unica squadra incapace di cambiare modulo di gioco. Il Gubbio ha fatto la sua partita e ha fatto la fine della vittima sacrificale rimediando una secca sconfitta che ridà fiducia e morale ai nostri. Non c'era da vergognarsi prima, non siamo stati ridimensionati dal Verona, un Verona fra l'altro reduce da una brutta sconfitta a Genova e nuovamente ricaduto e piuttosto pesantemente con la Nocerina ultima in classifica, così come dobbiamo prendere questa vittoria roboante con gli Umbri come la conferma che siamo una squadra solida, con un ottimo impianto di gioco, prima in classifica dopo trentadue giornate ma dobbiamo stare con i piedi per terra senza farci prendere dall'angoscia al primo pareggio o peggio, facciamo gli scongiuri, ad un'eventuale sconfitta che su dieci partite ancora da disputare ci può stare (di nuovo scongiuri e toccamenti vari). Ieri sera passeggiando da una delle tante trasmissioni  di impronta granata all'altra, ho sentito commenti, diciamo così, farneticanti. Si facevano paragoni fra Vives e Iori sostenendo che il primo è anche trequartista e più regista, si esaltavano le doti di giocatori (Surraco) fino ieri criticatissimi e ne sono certo di nuovo criticatissimi alla prima prova giudicata negativa. Il calcio, oggi più di ieri, ma comunque da sempre, è gioco di squadra e se la squadra gira è perchè tutti danno il loro contributo nei modi e nei tempi richiesti dal proprio allenatore; è quando le cose non girano nel modo giusto che saltano agli occhi i difetti di questo o quello e chi ha caratteristiche di combattente irriducibile riesce comunque ad ottenere una sufficienza in pagella. Questo è il dramma delle punte che quando sono sorrette dalla squadra e armate con cross, passaggi smarcanti e suggerimenti a getto continuo allora piovono i gol  e vengono osannate da critica e tifosi, viceversa quando toccano si e no due palloni e il resto è uno sbattersi inutile su lanci lunghi da sole in mezzo ad una difesa schierata, allora apriti cielo: vengono tacciate di scarsa forma se va bene, di broccaggine nella peggiore delle ipotesi. La storia del calcio è piena di centravanti saliti all'onor della cronaca per aver segnato valanghe di gol in squadre di provincia ed una volta approdati in  squadre più ambiziose in virtù di queste loro doti, sono andati incontro a fallimenti incredibili. Per citarvi uno dei tanti esempi a noi capitati userei il caso di un certo Orlando, centravanti capocannoniere con la maglia della Roma ed acquistato da Pianelli per mettere in mezzo a Meroni e a Simoni un bomber autentico, nazionale,  addirittura autore di quattro reti in una sola partita contro la Turchia, se la memoria non mi tradisce. Quell'anno il Torino di Rocco aveva delle grosse ambizioni ma il nostro attaccante dalle spiccate doti di veloce contropiedista, messo in un contesto completamente diverso da quella che allora era una Rometta, fallì realizzando solo cinque reti in tutto il campionato una delle quali grazie ad un rimbalzo sulla schiena che fece prendere al pallone una parabola irresistibile. Questo per dirvi che dobbiamo essere orgogliosi del nostro Toro di quest'anno e che quando riusciamo ad imporre il nostro gioco non ce n'è per nessuno, se invece troviamo avversari che cercano di impedire di sviluppare le nostre trame, ebbene nervi saldi e pazienza se a darci ragione è solo il risultato, non c'è niente da vergognarci ma solo da imparare per non ripetere gli stessi errori.

Fulvio 

Continuiamo a votare Stevanovic in corsa per vincere il premio come miglior giovane della serie cadetta al link qui sotto...Steva è passato alla fase successiva ad eliminazione diretta e adesso più di prima i nostri voti sono importantissimi.

http://sport.sky.it/sport/speciali_sport/miglior_giovane_serie_b_2012.html
 

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