domenica 6 maggio 2012

Inchiesta sul nuovo Delle Alpi (terza ed ultima parte)

 I regali continuano. Ecco il progetto per la costruzione della nuova casa bianconera.  


Dopo aver ottenuto il Delle Alpi e il terreno circostante, senza aver mai provveduto alla ristrutturazione a proprie spese ( che era alla base dell'accordo, nell'autunno 2006 ) la Juventus S.p.A. ha dichiarato che avrebbe finalmente cominciato ad adeguare l'impianto secondo le norme UEFA e il decreto Pisanu, per un costo complessivo di 18 milioni, rendendolo disponibile per Euro 2012.
Dopo pochi mesi, fiutando la possibilità di finanziamenti pubblici, si è passati alla ristrutturazione dello "stadio faraonico", comprensivo di centri commerciali.
A metà gennaio l'ex presidente bianconero, Cobolli Gigli, dichiarava di lavorare ad un nuovo progetto da 90 milioni. Venti giorni dopo il preventivo era magicamente lievitato ad "almeno 120 milioni di euro".


Puntualmente il consiglio comunale di Torino, il 12 febbraio, ha approvato la richiesta di poter "fruire di un finanziamento garantito nella misura minima di euro 120.000.000 e della durata di almeno vent'anni, a tasso zero", che la Juventus Football Club S.p.A avrebbe inoltrato al Credito Sportivo. Hanno votato a favore tutte le forze politiche, tranne il consigliere della Leha, contrario, e i 4 consiglieri di Rifondazione, astenuti.
Con molti meno soldi sarebbe possibile e doveroso candidare per gli Europei un impianto di proprierà del comune come lo stadio Olimpico, ampliandolo e avvicinando gli spalti al terreno di gioco.
E' un impianto inaugurato da pochi anni, pensato unicamente per le Olimpiadi, che evidenzia la miopia con cui è stato progettato e che a causa della scarsa capienza attuale rischia d'essere abbandonato a breve anche dal Torino FC.
Il sindaco Chiamparino, insieme alle altri geniali menti dell'operazione ( gli assessori Montabone e Viano ), ripete che l'opera è necessaria per avere gli Europei a Torino e spega che dalle casse comunali non uscirà un euro. Argomenti penosi : sarebbe infatti più semplice ritenere che ampliando l'Olimpico ad almeno 30.000 posti sarebbe ampiamente a norma per ospitare gli Europei. Spulciando tra i documenti ufficiali delle norme FIFA si apprende infatti che 40.000 posti sarebbero necessari solo dai quarti di finale in su e permetterebbero alla città di ottenere tre partite anzichè due.
Lorenzo Matteoli urge a puntualizzare : " Si anticipano quindi almeno 120 milioni di denaro pubblico per un solo incontro. Il Credito Sportivo fornisce finanziamenti pubblici, se non comunali, statali, ma pur sempre soldi della collettività. Se anche si decidesse, per ragioni difficilmente accettabili, di candidare il Delle Alpi anzichè l'Olimpico, sarebbe comunaue inconcepibile sostenere un finanziamento superiore ai 18 milioni effettivamente necessari per poter giocare i quarti di finale a Torino". 
Per dirla breve, se un privato cittadino decide di intraprendere un'attività commerciale, sopporta sulle sue spalle i costi dell'iniziativa.
Ma a quanto pare, se lo fa la Juventus S.p.A., le sue spese sono finanziate a tasso zero con i soldi dello Stato.


Ecco la delibera comunale del 12 febbraio del 2007 che sancisce di fatto l'accordo tra Comune e Juventus FC riguardo la ristrutturazione del nuovo Delle Alpi. 





Di fronte a queste prove ogni fonte di stampa torinese e nazionale ha taciuto. Concludo con questa breve ma credo importante osservazione : il Credito Sportivo offre una agevolazione sul tasso pari all'1 % . Al giorno d'oggi  i tassi attuali concessi dal Credito Sportivo ( per qualsiasi società che abbia i requisiti )  sono pari all'IRS + 1% , e quindi a 4.35+1 = 5.35%.
La Juventus FC ha preteso ( ed ottenuto ) il tasso zero, concesso con un decreto ad hoc ai fini degli impianti per gli Europei. Per concludere, invece di pagare con un tasso già agevolato di 6 milioni di interessi l'anno per 30 anni ( pari a 180 milioni ), la Juventus FC non sborserà un centesimo.

Cito e pubblico l'articolo del giornalista Emanuele Gamba de La Repubblica uscito sul noto quotidiano il 7 febbraio 2007 :


" La partita degli stadi, si è sempre chiamata. Chi l´ha giocata si sa, chi l´ha sempre persa pure: la città di Torino. Il paradosso è che stanno per piovere, sempre se l´Italia otterrà dalla Uefa gli Europei del 2012,milioni di euro sulle nostre terre, ma non sarà soprattutto la collettività a goderne bensì un soggetto privato, ovvero la Juventus.
È l´ultimo atto di una storia ormai lunga più di un decennio (fu Gianmarco Calleri ad aprire le danze, scatenando quella sarebbe poi diventata una valanga) e quasi sempre sbagliata: l´ultima notizia è che uno stadio costruito appena 17 anni fa verrà demolito e ricostruito, mentre l´impianto di proprietà del Comune, pomposamente e inutilmente olimpico, rischia seriamente di diventare un ingombro insensato, oltre che continuare a essere quello che già è, una macchina senza soldi.La Juventus ha deciso: rifarà Il Delle Alpi, ipotizzando un investimento di 120 milioni, soltanto se potrà scucire al governo un finanziamento agevolato a tasso zero.
Altrimenti rinuncerà alla spesa e si limiterà ad adeguare l´impianto ai parametri della legge Pisanu, sborsando una quindicina di milioni. In pratica, se il Comune non approverà il progetto firmando il protocollo d´intesa con la società bianconera, e se lo stato non finanzierà i lavori, Torino non avrà gli Europei, perché lo stadio Olimpico non è adeguato alle norme Uefa, che prevedono una capienza di almeno quarantamila spettatori.
Esattamente quella prevista dal nuovo Delle Alpi, che (sempre se i soldi e i permessi arriveranno) verrà raso al suolo e ricostruito,prendendo a modello stadi come la Philips Arena di Eindhoven, l´Aol di Amburgo o lo Stade de Suisse di Berna. Tutti impianti nuovi, moderni. La struttura non sarà quella del classico ovale degli stadi italiani, ma dall´esterno assomiglierà a un gigantesco parallelepipedo arrotondato sugli spigoli. Del vecchio Delle Alpi rimarranno soltanto quei pali a forma di V che sovrastano le curve e reggono la vela di copertura. Sparirà anche la famosa tensostruttura e, naturalmente, compariranno ristoranti ed esercizi commerciali, sempre sul modello tedesco. Al progetto ha lavorato l´architetto Renzo Zavanella, che già aveva firmato il plastico che gli era stato commissionato dalla Juventus di Giraudo e Moggi. Lo studio Rolla si sta invece occupando delle strutture esterne. E il Comunale? Resterà lì, monumento a mille errori.
È un impianto inutile,troppo piccolo per il calcio e figurarsi per un Europeo. È anche considerato scomodo, bruttino e insicuro, visto che i tifosi granata della curva Primavera si lamentano per la facilità con la quale i tifosi ospiti li bersagliano di oggetti e petardi. È uno stadio senza futuro, pensato male e realizzato peggio: tutte le risorse cittadine si sono sempre concentrate sul Delle Alpi, che venne offerto alla Juventus per un cifra poco più che simbolica e sul quale, adesso, verranno dirottati anche gli eventuali finanziamenti pubblici, mentre il Comunale rischia di svuotarsi per sempre, visto che Cairo, paradossalmente, preferirebbe pagare l´affitto alla Juventus pur di disporre di un impianto più adatto alle esigenze del Torino e dei suoi tifosi, che in corso Sebastopoli stanno oggettivamente stretti. Ma ormai non c´è più molto da fare, perché anche le promesse di un ingrandimento dell´Olimpico sono vane: si può recuperare qualche posto (poche migliaia, in ogni caso), ma non procedere a un intervento strutturale. L´errore fu a monte, quando il Delle Alpi venne svenduto e l´altro stadio concesso al Torino di Cimminelli, nel quali tutti, in città, conoscevano le intenzioni e la disponibilità economica: non si può dire che il fallimento della società granata colse i torinesi di sorpresa, così come non si è mai diradato il sospetto che l´ex patron venne convocato alla guida del Toro proprio perché non si opponesse alla risoluzione della partita stadi."

 Lion


Se avete perso le prime 2 parti di questa inchiesta....eccovi i link:

-PARTE PRIMA:
e

PARTE SECONDA:
http://culturagranata.blogspot.it/2012/04/linchiesta-sul-nuovo-delle-alpi-parte_24.html

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