Non ce l'abbiamo fatta nemmeno questa volta. Il Cittadella ci ha preso
un punto a Torino e altrettanto ha fatto in casa propria. I primi
quindici minuti affrontanti a ritmo altissimo dai veneti ci ha messo in
difficoltà enorme tanto che il gol di Gasparetto pareva fosse l'inizio
di una sconfitta inaspettata ma molto temuta. Calati a poco a poco gli
uomini di Foscarini, il Toro prendeva possesso della partita dopo che il
pregevole gol di Antenucci aveva rimesso a posto le cose. Purtroppo una
quantità industriale di palle gol sprecate dai nostri avanti, tutti
nessuno escluso, ha vanificato il durissimo lavoro di Iori, Basha e
Darmian che sono stati i più attivi nel doppio compito di chiusura e
rilancio. Alla fine Ventura mandava in campo tutte le bocche da fuoco a
disposizione ma nulla di fatto. Anche con l'Ascoli abbiamo subito il gol
all'inizio e poi si è rimediato con Antenucci. Oggi non è andata così
soprattutto per demerito delle nostre punte perchè dal punto di vista
dello svolgimento della gara non c'è molto da dire: quindici minuti di
affanno con il pressing del Cittadella e poi a cercare la vittoria
riuscendo a entrare nelle maglie dei veneti con una certa frequenza ma
senza successo. Forse, senza timore di ripetermi, partire con il modulo
disegnato da Ventura è sempre un azzardo tant'è che spesso si è pagato
il dazio nei primi minuti di gioco. Sgrigna molto sottotono un
Meggiorini ancora lontano dalla forma migliore. Bianchi, entrato nel
finale, si divorato un gol giungendo in ritardo, imbeccato da
Antenucci, a porta spalancata all'apuntamento con la palla che sarebbe
stata quella della vittoria e della sua rinascita.
Fulvio Moneta
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