sabato 28 gennaio 2012

PASQUATO AL TORO? PERCHE' NO....

In questi giorni ho sentito alcune voci scettiche sul possibile arrivo del giovane Pasquato in maglia granata, i dubbi sono legati soprattutto al passato bianconero della talentuosa ala.
Ben 22 anni dopo Bruno, un giocatore potrebbe trasferirsi sulla sponda granata del fiume Po  provenendo da quella a strisce....la domanda che mi faccio è : se il giocatore è forte perchè non dovremmo essere contenti di strapparlo ai cugini pigiamati??? Come mai loro possono prendersi Balzaretti, Pessotto,Vieri e Quagliarella e noi non possiamo prenderci Pasquato???

Proviamo a guardare i giocatori che in passato hanno fatto lo stesso salto che potrebbe fare Pasquato nelle prossime ore e vediamo com'è andata....

Il primo che mi viene in mente è Guglielmo Gabetto.....
Attaccante completo, rapido nel breve e guizzante nel dribbling, con notevoli doti acrobatiche. Fantasioso realizzatore di gol apparentemente impossibili. La coordinazione e la potenza del tiro ne fecero un cannoniere implacabile.

Era acrobatico, astuto e malizioso, sfruttava il fisico longilineo e spigoloso per dare spettacolo. Odiava fare le cose banali. Per la sua eleganza e i capelli sempre in ordine, lisciati dalla brillantina a imitazione dell'altro grande juventino Raimundo Orsi, era chiamato il Barone, come accadrà decenni dopo prima a Liedhom e poi a Causio.
Era il cosiddetto "uomo spogliatoio", sapeva sdrammatizzare ogni situazione, gratificato da una spontaneità tipicamente popolana.
Torinese purosangue, della Borgata Aurora , incominciò a giocare negli strisciati nel 1934, e in soli sette anni segnò 102 gol (di cui 85 in campionato) che ne fanno ancora oggi uno dei migliori realizzatori nella storia della società bianconera.
Nel 1941 fu acquistato, dal Torino, per la somma, notevole per l'epoca, di 330.000 lire. Nello stesso anno la società granata acquistò altri due juventini, Felice Borel e Alfredo Bodoira.
Qualcuno, scherzosamente, lo chiamava «La Santa Rita dei goleador», per i suoi gol così difficili da realizzare, un po' come i miracoli attribuiti alla Santa. Era molto amato dai tifosi, che lo chiamavano "Gabe". Lui legava profondamente con Franco Ossola, e ciò era proficuo anche in campo, dove il loro affiatamento dava buoni risultati alla squadra.
Perì insieme ai suoi compagni di squadra nella tragedia di Superga. Nel Torino aveva segnato 127 gol in 225 partite, la stessa media eccezionale che aveva tenuto nella Juventus e che ne fa uno dei più grandi attaccanti italiani.  Bel bottino non credete?

L'ultimo calciatore ad aver fatto il salto dai bianconeri ai granata è stato Pasquale Bruno, difensore arcigno e non molto dotato tecnicamente, faceva del gioco duro la sua arma principale. Tuttavia, ingaggiando duelli non sempre regolari con gli attaccanti avversari, sapeva fornire ottime prestazioni come marcatore a uomo.

Il soprannome O' Animale fu coniato da Tricella, suo compagno ai tempi della giuve.Giocò nel Torino dal 1990 al 1993 facendo 74 presenze ed una rete in maglia granata.

Dopo questi due esempi, vorrei far riflettere i fratelli granata su un fatto....strappare un giovane talento ai pigiami a condizioni economiche vantaggiose potrebbe essere una goduria....immaginate il prossimo anno che figata vedere il TORO di Ventura vincere il derby con la rete decisiva di Pasquato....chissà....


Vediamo di conoscere un po' meglio il ragazzo: classe' 89, il suo ruolo naturale è quello di seconda punta ma può ricoprire anche il ruolo di esterno offensivo in un 4-3-3 o in un 4-4-2. È dotato di un'ottima tecnica individuale, molto abile nel dribbling e in possesso di un tiro preciso e discretamente potente che gli consente di essere anche un buon tiratore di punizioni. Durante la sua stagione a Modena nella serie cadetta, si avvicina di più alla porta e migliora le sue finalizzazioni.


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