domenica 22 gennaio 2012

Sotto un altro: la musica non cambia!


Cittadella amara per noi! Chi avrebbe mai pensato che il Cittadella sarebbe diventato la nostra bestia nera? Così come il Gubbio o, per chi ha più di trentanni, il Casteldisangro che battendoci a fine campionato  costrinse la nostra squadra al disastroso spareggio con il Perugia che ci costò la promozione in serie a con Reja in panchina. Per intenderci lo spareggio che si aprì con il fallaccio, non solo da esppulsione ma da ergastolo, di Materazzi su Lentini e la successiva espulsione, dopo pochi minuti di gioco, irrisoria rispetto al semplice richiamo verbale al buon Materazzi, di Tricarico che ci lasciò in dieci per più di un'ora, e si concluse ai rigori con il nostro Dorigo, di origini italiane ma di passaporto britannico, che stampò sul palo il pallone decisivo e sanzionò una delle tante ed  immeritate debacle di cui la nostra storia-leggenda è stracolma anche se noi ne siamo stufi. Il momento attuale  vede un Torino che cerca di riprendere il passo imperioso con il quale ha, fino poco tempo fa, tenuto a distanza gli avversari. Ma ciò che inorgoglisce me e tutti quelli che come me sono cresciuti a pane e Toro, è il fatto che siamo lasciati soli a contrastare tutti e tutto. Non è il solito vittimismo ma la contatazione che i media ci sottovalutano tanto da dedicare sevizi interi a squadre come il Sassuolo o il Pescara o il Padova e il Verona senza mai citare, credetemi è così, il Torino che mi dispiace per tutti è da tempo immemorabile primo in classifica. Mi vengono in mente le sperticate lodi dell'anno scorso ad Atalanta e Siena che ebbero partenze travagliatissime e poi si alternarono in cima alla classifica con Novara e Varese ma, a detta dei critici, ammazzarono il campionato. Noi no! Siamo primi ma che dire dello strepitoso Verona o dell'incantevole Pescara, o del ricco Padova? Vorrei solo ricordare l'ultimo Torino-Pescara 4-2 e Verona-Torino 1-3 per non parlare della sconfitta a Padova che solo la nostra ridicola giustizia sportiva ha definito regolare (sic!). A Modena poi, con la squadra emiliana inseguitrice con il tassativo obbligo di battere la capolista, lo zero a zero è stato addebitato al brutto gioco del Toro e non tanto all'improduttivo tic-tic e tic-toc del Sassuolo. Come se il Toro primo in classifica e in trasferta in casa di una diretta concorrente alla promozione, avrebbe dovuto rischiare per far risultato pieno. Ma noi abbiamo la simpatia di nessuno e nemmeno la vogliamo. Dicano pure che i falli da rigore che subiamo in area altro non sono che normali astuzie frutto dell'esperienza dei difensori che si oppongono a Bianchi e c. mentre ogniqualvolta c'è un contatto nella nostra area si tratta di un episodio senz'altro da rivedere e poco chiaro. Sfido chiunque si occupi di statistiche a verificare se nel corso dei campionati precedenti sia mai successo che dopo 22 giornate alla squadra prima in classifica, da sempre, sia stato assegnato uno, dico uno, rigore a favore. Credo che noi andremo in serie A alla faccia di tutte le Cassandre. Poi continueranno ad ignorarci come hanno sempre fatto recriminando sul fatto che la gloriosa (uno scudetto) Samp non ce l'ha fatta o lo strepitoso Pescara o Padova o Sassuolo o Verona hanno perso i play-off ma a noi non interessa perchè è sempre stato così che il Toro è il "Toro" per meriti esclusivi propri e i tifosi granata sono i "tifosi granata" per l'unicità e il sofferto ma grandissimo attaccamento alla squadra che ha segnato la storia del calcio italiano.

Fulvio

 
 Sulla partita con il Cittadella leggi anche:

http://culturagranata.blogspot.com/2012/01/niente-da-fare-padova-e-provincia.html

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