sabato 26 novembre 2011

SEMPRE PIU' SCACCHI E MENO CALCIO

Il mondo del calcio ha subito negli ultimi anni trasformazioni radicali così profonde che diventa difficile individuare quale metodo di gioco dia risultati migliori a prescindere dalla rosa di giocatori che è  a disposizione del tecnico. Ci sono allenatori che sposano un modulo e non si discostano da quello adattando giocatori con caratteristiche non compatibili con il sistema preferito ottenendo di conseguenza risultati inferiori alle attese. Prende sempre più piede l’idea del calciatore specifico per ruoli reinventati come definizione ma esistenti di fatto fin dalla nascita del gioco più bello del mondo. Il portiere che imposta l’azione dal nascere con passaggi precisi anziché calciare lungo, sperando che l’attaccante amico faccia suo il pallone, i difensori centrali che operano a zona uno a destra l’altro a sinistra dove prima c’era lo stopper e il libero e prima ancora il centromediano, i cosiddetti centrali di centrocampo al posto del mediano di contenimento o di interdizione e il regista. Per non parlare del laterale basso (ex terzino) e il laterale alto ( terzino di spinta). Nel frattempo sono spariti o stanno sparendo ruoli che hanno acceso la fantasia dei tifosi per anni come il fantasista o mezza-punta alla Maradona o  Baggio per intendersi che nella loro libertà di azione richiedevano la marcatura speciale di un giocatore difensivo duttile e agile in grado di sapersi muovere in ogni parte del terreno di gioco. 

Ricordate il Gentile campione del mondo su Maradona e Zico nell’ottantadue o per chi ha la mia età, il Trapattoni che marcò Pelè in un’amichevole Italia- Brasile per ventisei minuti quanti ne giocò O Rey in quell’incontro? E vi accorgete che un giocatore come Borriello, classico centravanti da sfondamento, sempre nella terminologia in uso prima dell’arrivo di Sacchi e i sacchiani (quelli che hanno trasformato il contropiede in ripartenze), non trova spazio nel campionato di vertice italiano. Quel tipo di attaccante è destinato a sparire e vive solo nei campionati minori, vedi i vari Bonazzoli, Sforzini e ahimè! Bianchi e qualcun altro mentre uno come Caracciolo che in B era nell’elite, ora in serie A non trova posto in squadra. Altra conseguenza di ciò e il modo di disporre gli uomini di fascia in campo: chi usa meglio il destro va a sinistra e viceversa. Il perché è spiegato dal fatto che se il mancino,per esempio, agisse sulla fascia sinistra sarebbe portato ad allargarsi e effettuare cross alti per l’ariete d’area senza alternative, invece spostato sull’altra fascia il suo piede migliore lo metterebbe in condizione di dribblare l’avversario verso l’interno aumentando le possibilità di far male con un passaggio all’uomo smarcato avendo la completa visuale dell’area di rigore di fronte a lui  o addirittura andando a concludere direttamente. Il rovescio della medaglia è che tutti questi accorgimenti tattici hanno reso più rigido e quindi meno votato alla fantasia che nasce dall’improvvisazione del momento,il gioco con conseguente impoverimento dello spettacolo che dovrebbe sempre potersi illuminare all’improvviso di giocate tanto folgoranti quanto imprevedibili. Non so a voi ma a me il gioco di continuo possesso palla con passaggi ripetuti fino all’ossessione in orizzontale o all’indietro in attesa che si apra un minimo varco nella difesa piazzata dell’avversario per infilarvi un guizzo di Messi, oppure gli innumerevoli dribbling a rientrare dei vari Xavi o Iniesta, a lungo andare mi annoiano nell’attesa infinita di un tiro in porta. Mi piacerebbe discutere con voi di questo per sapere come la pensate.

Fulvio

1 commento:

  1. Ciao Fulvio, personalmente ritengo il Barca il Grande Torino dei nostri tempi...e ti spiego il perchè..gico corale...tecnica straordinaria...squadra più forte del mondo e con campioni straordinari...inoltre immagine positiva...azionariato popolare....sponsor benefici ( Unicef..quanto lo verrei vedere sulle nostre maglie....Qatar fondation,ecc....)...pero' condivido il tuo ragionamento sul tipo di gioco e sulla fantasia, sopratutto se si esaminano realtà più piccole....un saluto granata e Forza Toro!!!

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