martedì 7 febbraio 2012

Adesso so perchè tifiamo Toro


Pochi giorni fa ho assistito alle esternazioni televisive di un allenatore di una famosa, per molti versi, squadra di serie A. Si tratta di un allenatore che non ha vinto ancora niente di eclatante, che si affaccia per la prima volta alla grande ribalta e che è diventato famoso più per la sua ossessiva paura di rimanere calvo, portandolo a frequentare più i parrucchieri che le buone compagnie se non le buone letture, che per le sue grandi capacità ancora tutte da dimostrare. Questo personaggio, intervistato dalla tv di stato in occasione del rinvio di un incontro per le evidenti condizioni atmosferiche avverse che hanno caratterizzato queste settimane, ha fatto sfoggio di tutta l'arroganza tipica di chi sente di stare dalla parte del più forte e potente e quindi di godere di una immunità particolare che consente, senza timore di essere perlomeno richiamato, di dire ciò che si vuole, come recitava la divina Virna Lisi reclamizzando un dentrificio. Mi domando cosa avrebbe detto se fosse capitato a quella squadra quello che è capitato a noi a Padova. Apriti cielo! Tutto sarebbe già risolto, siatene certi. A favore di chi lascio voi immaginare. Non amo particolarmente quei tre club che si dividono tutto ciò che orbita nel mondo del calcio, vedi diritti, calciatori e proventi derivanti dalla raccolta pubblicitaria, come se il Lecce o il Catania o il Chievo e domani, speruma, il Torino, solo per fare esempi, esistessero solo per esaltare la loro potenza. Finchè il Calcio, con la C maiuscola, inteso come sport come lo intendiamo noi del Toro, saremo orgogliosi di non far parte di quell'elite, anzi il nostro successo sarà quello di dar loro  qualche brutta giornata anche se solo molto raramente. Ma grande sarà la soddisfazione di quei rari successi ottenuti con forze impari come grande fu il gesto di David nell'abbattere il gigantesco Golia.

Fulvio

Leggi anche l'altro articolo scritto da Fulvio e pubblicato oggi alla pagina: http://culturagranata.blogspot.com/2012/02/cogito-ergo-sum.html

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