sabato 7 luglio 2012

Il personaggio del passato: LEO JUNIOR!!!!!!



 Ci sono persone che arrivano da un posto molto lontano, destinate a lasciare un segno indelebile nel cuore della gente, perchè sono capaci di farti gioire di farti sorridere
e di lasciare una ventata piacevole di allegria e di benessere, capaci di farti apprezzare l'essenza di quel calcio fatto di pura bellezza, perchè è un calcio raffinato, autentico e nello stesso tempo geniale.
Il Brasile ha regalato campioni e in Italia ne sono arrivati tanti, Zico nell'Udinese, Falcao e Cerezo nella Roma, Socrates nella Fiorentina e nel Torino è arrivato Leovegildo Lins Gama meglio conosciuto come Junior e per il popolo granata Leo.

Nasce a Joao Pessoa, un paese del nord-est del Brasile nel 29 giugno del 1954, a cinque anni si trasferisce a Rio De Janeiro con la sua famiglia, dove tira i primi calci a pallone sulla spiaggia di Copacabana per finire al Maracanà.
Nel nostro calcio arrivò quasi a 30 anni, proveniva dal Flamengo dove per dieci anni da capitano ha giocato prima da terzino destro e sinistro vincendo praticamente tutto,.disputa 601 presenze e 37 gol.
Un vero geometra del centrocampo, dai piedi vellutati capaci di confezionare assist per i compagni, dotato di una visione di gioco illuminante, Leo Junior arrivò nel Torino di Gigi Radice nel 1984, dopo
estenuanti trattative risultò uno dei più grandi colpi di mercato della storia del Torino calcio.
Il popolo granata si affezionò subito a lui, si ricorda per la sua aria schietta e quel sorriso sincero a volte allegro e a volte un pò triste tipico del giocatore brasiliano, Leo junior diventò un vero e proprio leader, oltre alla ciliegina di quel Toro formato già da campioni come Zaccarelli e Dossena.
Quando arrivò al Torino, Leo Junior aveva 30 anni e fece una richiesta specifica all'allenatore Radice cioè quella di abbandonare il suo vecchio ruolo di terzino per interpretare il ruolo di regista arretrato davanti alla difesa.
La sua scelta si dimostrò coraggiosa ma per di più azzeccata perchè con lungimiranza seppe intravedere in lui tutte le qualità di centrocampista rendendo un gioco veloce e brillante apprezzato dai tifosi e dalla critica sportiva che portarono lo stesso calciatore a giocare fino a 40 anni.
In Italia arrivarono campioni come Maradona, Socrates, Rummenigge Zico, Falcao e Platini, ma nessuno potè immaginare che proprio quel Toro di Leo Junior potè giocarsi fino all'ultimo le carte di quello scudetto che vinse il Verona e che vide il Toro classificarsi al secondo posto.
I tifosi ricordano ancora un derby strepitoso vinto dal Toro per 2-1 con la Juve, per prima a passare in vantaggio con un gol di Platini, poi fu Francini a pareggiare, e poi proprio Junior a pennellare dal calcio d'angolo un cross che Serena potè di testa comodamente appoggiare in rete.
Giocò nel Torino tre anni dal 1984 al 1987 collezionando 86 presenze e 12 reti, dimostrandosi un ottimo tiratore di calci di rigore e di punizione oltre che un'ottimo centrocampista abile organizzatore di gioco e la sua carriera ne è testimone giacchè segnò quasi cento gol.
Leo Junior ha saputo farsi apprezzare pure fuori dal campo per le sue doti canore e per le sue doti di ballerino come maestro di samba riuscendo a trasmettere quell'allegria tipica brasiliana.
Dopo tre anni brlllanti nel Toro di Radice, Leo Junior gioca nel Pescara del maestro Galeone disputando 62 partite e 6 gol, per poi tornare al Torino nel 1991 in occasione della finale Mitropa Cup che vide il Torino vittorioso.
Leo Junior conclude la carriera in Brasile nel Flamengo ritirandosi definitivamente nel 1993 ed è uno che torna spesso a Torino e nel Torino perchè è legato a quei colori granata perchè uno come Leo Junior è difficile dimenticarselo.

In Italia ha lasciato di se un ottimo ricordo è riuscito a mettere in mostra lodevoli qualità umane apprezzate da tutti, onestà, lealtà e simpatia un cocktail che solo uno come lui ha potuto preparare, il tifoso granata sarà sempre fiero di aver avuto una persona come lui un vero e autentico maestro dentro e fuori dal campo e a lui potrà dire solo grazie e salutarlo sempre con affetto e simpatia.


DFB

1 commento:

  1. Grande Junior !!! bellissimo articolo! complimenti!
    ai juventini non penso che faccia piacere ricordare quel 2-1 ahah
    scherzo scherzo
    ciao ;)

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