lunedì 26 settembre 2011

Quando bisogna saper vincere....tre punti preziosi

Vincere queste partite è fondamentale per l'obbiettivo finale. E'  innegabile.Proviamo però a guardare dentro questo risultato cercando con la lente di ingrandimento i segnali positivi e le note negative. Un segnale importante l'ha dato Mister Ventura passando dal 442 al più idoneo, visti anche i problemi di formazione, 433, dimosrando così una ragionevole flessibilità tattica che deve essere sempre contemplata da un buon allenatore. Giocare su quel campo e contro quegli avversari particolarmente dotati di furore agonistico che va a colmare il gap tecnico che esiste nei confronti di squadre più atttrezzate, con una formazione sulla carta sfacciatamente offensiva, sarebbe stato un rischio enorme. Tanto di cappello al Mister, anche perchè certe sue dichiarazioni del tipo "cerco la libidine pura" o "vi farò sempre godere" mi avevano lasciato parecchi dubbi sulla suo bagaglio professionale, convinto come sono che le le vittorie più goduriose sonoquelle che passano attraverso la sofferenza procurata da avversari forti. Invece no,c’è senza dubbio un'altra la chiave di lettura per queste affermazioni. Adeso tocca a Coppola cancellare le mie perplessità sulla sua completezza come portiere. Sono fuor di dubbio le sue referenze di ottimo e serio professionista ma ad oggi non ha ancora dato prova di essere padrone dell'area piccola. Questa è la prerogativa dei grandi portieri che da sicurezza a tutta la difesa sia sui cross in movimento che su quelli da palla ferma. Troppe volte il pallone attraversa l'area piccola fuori dal controllo dell'estremo difensore partenopeo. L'avversario ne trae la forza per insistere e il difensore va in affanno. Penso e soprattutto spero che sia questione di forma fisica che non arriva (mi sembra un po' pesante sulle gambe a discapito dello stacco) e comunque i pochi gol subiti fanno ben sperare. Un segnale positivo, per quel poco che si è visto, arriva da Surraco: ha dribbling, personlaità e coraggio. Diamogli un paio di partite e son convinto che arriverà anche la brillantezza nello spunto necessaria per arrivare in fondo e mettere palloni imortanti in mezzo. Infine vorrei sottolineare le difficoltà che creano al nostro impianto di gioco i fantasisti: lunedì con il Brescia è stato Antonio ieri Farias. Questi sono i giocatori più fastidiosi se sono lasciati liberi di muoversi su tutto il fronte offensivo e ricevere palla. Occorrono le giuste contromisure. Venerdì grande esame su un campo per noi ostico da sempre ma tranquilli ci siamo!
Fulvio

Nessun commento:

Posta un commento