martedì 17 luglio 2012

Noi abbiamo sempre avuto un ruolo, adesso riprendiamocelo!!!!!!!


 Il Torino, nel corso della sua lunga storia calcistica, ha sempre avuto un ruolo di primaria importanza nel panorama del calcio italiano. Lo testimoniano gli scudetti (otto vinti sul campo), le Coppe d'Italia vinte e le numerose finali disputate con esito negativo, nonchè le altrettanto numerose partecipazioni alle coppe internazionali seppur sfortunate. Siamo stati sempre stati avversari tosti per chiunque andando a vincere a San Siro contro l'Inter di papà Moratti e Helenio Herrera o contro il Milan di Rivera come in occasione dell'ultimo scudetto. Sto tralasciando i derby vinti a raffica negli anni settanta e quelli epici con Giagnoni in panchina. Per Roma ,Lazio,Fiorentina venire al Comunale contro il Toro significava giocare per il pari come unico obiettivo, per Genoa, Doria, Bologna e Udinese era un incubo. Ecco, questo era il posto che abbiamo sempre occupato finchè l'arrivo del potere televisivo non ha trasformato il calcio in una macchina da soldi con tanti profitti per i potenti (il trio dell'asse Mi-To) e tanti rischi e crolli per i pesci più piccoli non attrezzati per sedersi al banchetto e quindi da questo esclusi. Così in questi anni abbiamo assistito a involuzioni incredibili con nobili squadre precipitate addirittura in campionati dillettantistici (la Viola) o in serie C (Napoli, Genoa, Bologna), il nostro fallimento e quello evitato (!!!!) dalla Lazio e addirittura tante società cancellate.


C'è un però ed è che queste società si sono riprese grazie a imprenditori prestigiosi come i Della Valle, Garrone e De Laurentis o oculati come i Pozzo, Zamparini o Lotito. Noi abbiamo avuto unico appiglio per tentare la risalita in Urbano Cairo, anch'egli imprenditore in ascesa ma non all'altezza dei primi e non certo oculato come i secondi perchè alla prima esperienza come dirigente di calcio e con l'aggravante tipica del meneghino che ha la pretesa di trovare le soluzioni da solo: il famoso "ghe pensi mi" tollerabile negli anni cinquanta e sessanta ma assolutamente inadeguato e dannoso oggi. Cairo comunque, sulla sua e nostra pelle, sta sperimentando tutto ciò e nonostante il perdurare di certe incongruenze nel modus operandi che fanno parte della sua personalità, vedi il tirare per le lunghe le trattative o la sua ritrosia a metter in società manager con carisma da leader, ricomincia a sintonizzarsi sulle strategie giuste.


 Son convinto inoltre che non appena il Torino tornerà essere Toro (speriamo prestissimo perchè non ne possiamo più) diventerà appetibile da quei giocatori di categoria che adesso ci snobbano rifiutando di trasferirsi da noi per mancanza di fiducia nel progetto temendo di macchiare la propria immagine con una retrocessione.

Fulvio

6 commenti:

  1. Cari fratelli di sangue (granata), apprezzo il vostro impegno per un tifo non violento ma permettemi di esprimere qualche riserva su certi giudizi in merito all'attuale Presidenza.
    Non desidero fare della dietrologia e ritornare sul merit0 di aver consentito, a suo tempo, al Nostro Toro di sopravvivere dopo ripetute traversie allucinanti, risparmiandoci altern<ative devastanti.
    Cito :"..C'è un però ed è che queste società si sono riprese grazie a imprenditori prestigiosi come i Della Valle, Garrone e De Laurentis o oculati come i Pozzo, Zamparini o Lotito..." Così afferma l'amico granata
    Voglio stare all'oggi e invitarvi a riflettere su queste mie convinzioni:
    1)Il prestigio e i soldi non bastano per fare bene subito. Gli alti e bassi sono all'ordine del giorno (Della Valle).Le grosse cazzate , anche (Garrone ha letteralmente smontato in corso d'opera un giocattolo che funzionava, ...Cassano, Pazzini etc..)senza che i tifosi dicessere beh .
    Delaurentis si è ripetutamente invaghito e disfatto di allenatori di buona qualità,(Donadoni, Reja etc..),e ha cacciato fior di dirigenti (Marino) prima di pescare la carta giusta (Mazzarri).EGLI si segnala anche per una costante egocentrica prosopopea, che risulta spesso insopportabile.
    2) Tanto di cappello ai Pozzo, bravi a fare e disfare guadagnandoci, senza compromettere il risultato sportivo finale...grazie anche a san Di Natale...
    Zamparini è un Cairo più furbo,più navigato, più spregiudicato e più fortunato, ma anche Lui fa e disfa che è un piacere senza rendere conto a nessuno, Meno che mai ai tifosi. Accentratore come Lotito e Preziosi ma fortunatamente ..più simpatico.
    Lotito, così amato dalla sua gente,é per me un mistero. Per molti forse no...
    Concludo consigliando, a costo di essere tacciato di "cairotismo congenito", di avere un po' più di fiducia nell'evoluzione positiva del Nostro.
    Grazie per l'accoglienza.
    Dadin

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  2. caro Dadin,
    purtroppo la campagna acquisti (o meglio prestiti) in corso è a mio modo di vedere la pietra tombale sulle speranze di "evoluzione positiva" del nostro. C'è poco da sperare: un'accozzaglia di giocatori presi non perchè realmente funzionali al progetto (progetto??) ma solo perchè disponibili/svincolati/non appetiti dalla concorrenza, concorrenza che nel migliore dei casi è rappresentata da società di bassa/bassissima serie A. Ci si affida nuovamente del tutto a Ventura ed alla fiducia cieca che ripone in giocatori, di medio calibro, già allenati in passato in squadroni tipo Bari e Pisa. Un po' limitante, leggi umiliante, per le aspettative di una tifoseria che bene o male resta tra le prime 7/8 d'Italia, non credi? La tifoseria non farà gol, siamo d'accordo, ma con i parametri della distribuzione dei diritti televisivi in vigore da qualche anno ormai, il Torino in serie A sarebbe in grado di autofinanziarsi senza problemi innescando quel meccanismo virtuoso tipico di società stile Catania, Siena e l'inarrivabile Udinese, ma partendo da una base economica ancora più solida. Invece cosa fa il nostro prode? Smantella la spina dorsale della squadra che bene o male ha conquistato la serie A, non conduce una trattativa in modo lineare che sia una, punta su giocatori a fine carriera o che comunque con ogni probabilità il meglio l'hanno già dato, millanta reti di osservatori in giro per il mondo e poi non compra uno straccio di giovane straniero su cui almeno poter ipotizzare un minimo di plusvalenza. Non ci siamo proprio. I nomi finora "acquistati" e quelli che con ogni probabilità lo saranno da qui alla fine del mercato sono da salvezza nel caso in cui vada tutto bene, Ventura riesca nuovamente a creare l'alchimia giusta e la maggior parte di essi non continui ad avere i problemi fisici che ne hanno contraddistinto le ultime stagioni. Questo non è scommettere, è giocare d'azzardo. Sulla nostra pelle.
    Saluti granata.
    tuo figlio

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    1. Cari amici di CULTURA GRANATA,
      non so se è la prima volta che ospitate un "botta e risposta" in famiglia. In tal
      caso, voglio rassicurarvi
      sulla "autenticità " dell'evento.
      Confermo che il sottoscritto ha un figlio, che desidera mantenere l'anonimato,che ho l'orgoglio di aver strappato sin dalla più tenera età dalla insopportabile eventualità che diventasse ,crescendo, tifoso di un qualsiasi altro colore che non fosse il Nostro.
      Ha vissuto, quasi sempre al mio fianco, gli alti(pochi)e i bassi(molti)del Nostro Toro,dell'ultimo trentennio.
      Ha calcato,infante , i gradini del Filadelfia...
      Ha partecipato,ragazzo, alla trasferta di Madrid...
      Ha forgiato il suo Granatismo negli stadi di mezza Italia...
      No, credetemi , questo dibattito non è frutto di una "combine familiare", ma del caso e della nostra comune condivisione della vostra "mission" .
      Questo mio ragazzo è venuto maturando nel tempo una "visione" delle vicende granata assai divergente dalla mia.
      Segnatamente per quanto riguarda la Presidenza.
      Conseguentemente io sono per lui, e per molti, un "procairota a prescindere" e lui è per me un " anticairota a priori".

      Sarebbe a questo punto interessante uscire dall' ambito familiare avviando un confronto tra gli amici del sito sul tema :
      "2011/2013 - LA PRESIDENZA CAIRO - BILANCI RECENTI E PROSPETTIVE FUTURE"
      Grazie per l'accoglienza.
      Dadin

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  3. caro Dadin,sicuramente sarebbe interessante,magari potrei riproporre il vostro botta e risposta sotto forma di articolo utilizzandolo come spunto per una discussione tra tifosi, che ne pensi? a me basta far copia-incolla e lancerei la discussione...le argomentazioni di entrambi sono condivisibili perchè da un lato c'è l'esperienza accompagnata da un buon istinto di conservazione, dall'altro la grinta, il desiderio di rivincita e di vittoria, accompagnata dall'audacia dei giovani...fatemi sapere la vostra opinione ed io procederò....
    salutoni granata
    Benny

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    1. Caro Benny,
      ti ringrazio ,sono d'accordo, e sarò ben lieto di partecipare al dibattito.
      Un abbraccio GRANATA.
      Dadin

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  4. Cari amici granata, leggo sollecitato dal padre quanto scrive il figlio, di cui condivido il pensiero. Non mi sento anti cairota per principio, ma, consentitemi dopo tanti anni, di avere dei dubbi sulle sue capacità di gestire una società di calcio con un passato così meraviglioso ed ingombrante. Mi ricrederò quando vedrò arrivare nuovi talenti scoperti in giro per il mondo, quando acquisteremo qualità certe e non giramondo, quando ci sarà un vero progetto. Spero nei prossimi giorni di potermi ricredere.
    Carlo

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